Capitolo 101

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Chiara
Mi spoglio ed entro nella doccia. Mi lavo ed esco dopo dieci minuti. Mi asciugo i capelli ed esco dal bagno. Vado verso la valigia e prendo i vestiti. Mi metto una gonna e un top. Vado in bagno e mi vesto. Poi esco di nuovo.
Vedo Adriano in balcone che fuma.
-A quanto sei arrivato?-chiedo riferendomi al numero delle sigarette che si è fumato negli ultimi 20 minuti.
-Che ti frega? Tanto se muoio non ti interessa-dice.
-Non scherzare. Cretino. Io tutto voglio tranne vederti stare male- dico.
-E allora perché ti allontani da me? Non lo sai che questo mi fa stare male? - si gira verso di me e mi guarda negli occhi.
-Non dartela tutti i giorni significa allontanarmi da te? - dico.
-Ma che dici? Pensi che a me importi solo quello, vero? Tu pensi che io pensi sempre e solo al sesso. - dice.
-No. Ma a volte mi dai motivo di pensarlo - dico.
-Io ti amo in tutti i sensi. Perché sei la mia piccola, sei dolce, sei bellissima. - dice prendendomi le mani.
-Anche io ti amo- dico guardando in basso.
-Allora guardami negli occhi-mi prende il mento e mi alza il viso.
-Ti amo- ripeto guardandolo negli occhi.
-E allora smettiamola di litigare. Ci fa solo male-dice.
-Scusa-
Mi avvicino a lui e mi infilo tra le sue braccia. Avevo proprio bisogno di un suo abbraccio. Adesso sto bene.
Adriano va in bagno, si lava e si veste. Poi torna da me.
-Andiamo dai-dice prendendomi per mano.
Andiamo a cena con gli altri e subito dopo torniamo in hotel.

Adriano
Mi butto sul letto e vedo che in camera c'è la TV.
-Ci vediamo un bel film? - chiedo a Chiara.
-Sì dai. Cosa fanno? - chiede lei.
-Ci sta Netflix- dico.
-Fico. Scegli tu allora-dice lei.
-Questo potrebbe piacerti. - dico.
-Mh... New York Academy? Sì dai, ci sta-dice.
Chiara va a mettersi il pigiama e intanto io mi metto in mutande. Esce dal bagno e si viene a sdraiare vicino a me. Faccio partire il film e intanto ci infiliamo sotto le lenzuola. Metto il braccio attorno alle sue spalle e lei si stringe al mio petto.
A metà film Chiara si sposta. Si mette tra le mie gambe. Poggia la testa sulla mia spalla e le accarezzo la testa mentre lei mi fa i grattini sulle gambe.

Chiara
Il film è molto bello.
Quando finisce mi giro verso Adriano e lo bacio.
-Andiamo a dormire? - chiedo.
-Sì - dice. Ci sistemiamo nel letto e ci addormentiamo.
Dopo qualche ora mi sveglio e non trovo Adriano vicino a me. Mi giro e vedo che è in balcone. Sta fumando e mandando messaggi.
Non mi va di alzarmi perché sembra che lo controlli. Però non so davvero con chi si stia scrivendo. Spero con i suoi amici.
Cerco di non pensarci. Non riesco a riprendere sonno. Dopo qualche minuto Adriano torna dentro e si sdraia accanto a me.
-Adri... - dico.
-Amore... Ti ho svegliata? - chiede agitandosi.
-Che stavi facendo? - chiedo.
-Mi è venuta voglia di fumare. Lo so che non dovrei ma non ho resistito- dice lui.
-Tranquillo. Ma con chi ti scrivevi? - chiedo ancora.
-Con Giorgio. Sta partendo adesso con Arianna così arrivano domani mattina per le prove- risponde lui.
-Ah ok. - dico.
-Adesso dormiamo- dice. Mi dà un veloce bacio sulle labbra e mi abbraccia.
Quello che mi ha detto potrebbe essere vero ma anche no. Resto un po' a pensarci e poi decido di aspettare e vedere cosa sta succedendo.
Mi addormento.

La mattina mi sveglio prima di Adriano. Gli metto le mani tra i capelli e lui sorride.
-Buongiorno- dico avvicinandomi alla sua bocca.
Lui mi bacia.
Ci alziamo, ci prepariamo e usciamo. Andiamo allo stadio. Iniziamo le prove. Facciamo la pausa pranzo e poi arrivano Giorgio e Arianna. Saluto lui e poi corro ad abbracciare la mia amica. Parliamo un po' e poi ricominciamo le prove.
Una volta finito tutto torniamo in hotel.
-Io vado a farmi la doccia- dico.
-Dovrei farla anche io-dice Adriano.
-E cosa aspetti a venire in bagno? - dico sicura di me. Lui entra in bagno e chiude la porta.
Indosso un body e degli shorts. Lui cerca di levarmi il body come se fosse una maglietta. Giustamente non riesce a fare niente. Inizio a ridere.
-Sei in difficoltà? - chiedo.
-No no. Ti pare? - dice lui concentrandosi.
-Ah mi pareva - dico continuando a ridere.
-Sì però sta maglietta si è incollata- dice.
Io scoppio a ridere.
-Adri... È un body- dico.
-Sì vabbè ma dillo. Pure te che te metti ste cose complicate - dice.
-Allora? Adesso sai come levarlo? - gli dico all'orecchio.
Lui mi sbottona i pantaloni e abbassa la zip lentamente. Poi apre i bottoncini del body e tocca anche qualcosa in più causandomi piacere. Gli bacio il collo. Poi, finalmente mi leva il body e in seguito l'intimo. Io gli levo la maglietta e lui si sfila i pantaloni. Gli levo i boxer ed entriamo in doccia. Regolo l'acqua e ci laviamo.
Poi usciamo dalla doccia. Io mi metto l'accappatoio e Adriano si mette un asciugamano in vita.
-Aspetta amore voglio fare una foto. - dice. Prende il telefono. Mi fa mettere davanti a lui e mi mette una mano sul fianco mentre con l'altra scatta la foto. Io sorrido dolcemente.
-Bellissima- dice.
-La foto molto- dico.
-Tu sei bellissima - dice. Inizia a baciarmi e fa qualche passo. Usciamo dal bagno e ci avviciniamo al letto.
-Ti va? - dice lui tra le mie labbra.
-Faremo tardi alla cena-dico io.
-Sti gran c**** della cena. Io voglio te- dice lui buttandomi nel letto. Si leva l'asciugamano e poi leva la cintura al mio accappatoio per aprirlo. Si mette sopra di me e mi bacia toccandomi dappertutto.

È stato bello, è stato molto bello. Siamo nudi nel letto che riprendiamo fiato.
-Scusa, ho esagerato- dice lui.
Mi giro verso di lui.
-No. È stato bellissimo- dico.
-Ti amo- dice.
Ci baciamo ancora e poi ci alziamo.
Abbiamo decisamente fatto tardi per andare a cenare con gli altri. Allora Adriano manda un messaggio a Niccolò in cui gli dice di andare a cena senza di noi e che noi avremmo mangiato da soli.

Adriano
Andiamo in bagno e ci facciamo un'altra doccia veloce. Poi ci vestiamo e decidiamo di uscire. È tardi e non abbiamo fame quindi andremo solo a bere qualcosa.
Entriamo in un piccolo locale. Non c'è molta gente. Ci sediamo al tavolino e ordiniamo due birre. Arrivano subito e ne ordiniamo altre. Faccio fermare Chiara e ne ordino un'altra per me. Poi ne bevo giusto un'altra. Vediamo entrare anche tutti gli altri e gli facciamo cenno di venire a sedersi con noi. Loro vengono e ordinano da bere. Chiacchieriamo un po'.
-Avete notato quanto sono sottili le pareti dell'hotel? - dice Giorgio. Oh c****. Guardo Chiara che è sbiancata. Giorgio e Arianna stanno proprio nella camera affianco alla nostra. Che figura...
-Perché? - dice Niccolò.
-No niente. È che si sentono tutti i rumori delle persone nelle altre stanze.-continua Giorgio.
-Tipo? - insiste Niccolò.
-Tutto- lo liquida Giorgio.
Metto una mano sulla coscia a Chiara per tranquillizzarla. Lei mette la mano sopra la mia.
-Vabbè rega'. Andiamo a farci un giro? - dico per cambiare discorso.
Tutti sono d'accordo e allora paghiamo e usciamo. Facciamo una breve passeggiata e poi torniamo in hotel.

Chiara
Mentre stiamo camminando per tornare in hotel mi squilla il telefono. È la mia prozia. Mi distacco dal gruppo per rispondere al telefono.

*chiamata*
C:Pronto zia?
Zia: Chiara, tesoro, come stai?
C:Tutto bene zia. Voi come state?
Z:Bene bene. Senti, mamma ti ha detto che il 30 venite a pranzo qua da noi?
C:No, non me l'ha detto. Il 30 mattina ho un esame al conservatorio però dovrei riuscire a venire a pranzo. Nel caso mi aspettate.
Z:Certo. Mamma mi ha detto anche che ti sei fidanzata. Che dici? Ce lo fai conoscere questo giovanotto?
C: Va bene. Poi gli chiedo se vuole venire.
Z:Brava. Allora ci vediamo presto tesoro. E porta il violino che voglio sentirti suonare.
C: Certo zia. Anche perché verrò direttamente dal conservatorio.
Z:Ok. Buonanotte Chiara
C:Buonanotte zia
*fine chiamata*

Torno vicina agli altri. Adriano mi mette un braccio attorno alle spalle. Stanno fumando tutti e a me dà un po' fastidio questa cosa. Inizio a tossire. Adriano butta la sigaretta per terra e mi prende il viso.
-Tutto bene? - chiede.
-Sisi. Mi dava un po' fastidio il fumo-dico.
-Scusa - dice.
Continuiamo a camminare. Arriviamo in hotel e saliamo in ascensore. Poi salutiamo gli altri e andiamo in stanza.
Mi metto il pigiama e mi infilo nel letto. Ho molto sonno.
-Chia' ma chi era prima al telefono? - chiede Adriano.
-Ah già. Era mia zia, in realtà prozia. Ti spiego. Tutti gli anni in questo periodo facciamo una specie di pranzo di famiglia. Nella sua casa in campagna. E niente ci ha invitati il 30.-dico.
-Aspetta. Pure io? - dice spaventato.
-Non ti va? - chiedo.
-Ma se è una cosa di famiglia...-dice.
-Appunto. Non ti senti parte di una famiglia?-dico. Mi avvicino al lato del letto dove è seduto lui. Mi metto in ginocchio sul letto e gli metto le mani sulle guance.
-Non ho detto questo. Ma... -
-Ma cosa? - chiedo io.
-Una cosa è conoscere i tuoi genitori e una cosa è conoscere tutti i tuoi parenti.- dice cambiando tono. Sembra arrabbiato.
-Ma guarda che alla fine la cosa è molto dispersiva. Io manco mi ricordo i nomi della metà di quella gente. È un semplice pranzo in piedi. Stiamo in campagna. Poi di solito io non parlo con gli adulti. Io sto con i bambini a giocare. - dico. Ci tengo che venga.
-Chia'... Cerca di capire. Inizieranno tutti a farmi domande... - dice lui.
-Ma che ne sai?-
-T'HO DETTO CHE NON MI VA- risponde in tono duro. Mi allontano e mi metto a dormire.

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Storia stupida ~UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora