Capitolo 10

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Adriano
La mattina mi sveglia Niccolò con il rumore dei suoi passi svelti e ''leggeri'' verso il bagno perché deve vomitare ancora. Mi sembra la canzone di Mostro Amore perfavore resta.
Va avanti così da tutta la notte.
Mi rassicura solo il fatto che prima o poi non avrà più niente da vomitare.
Comunque... Devo andare a fare la spesa perché a pranzo viene Chiara e devo cucinarle la cacio e pepe più buona che sia mai stata cucinata in tutto il mondo.
Vado da Niccolò, che sta ancora in bagno e gli dico che esco. Lui mi risponde con un colpo di tosse.

Esco di casa e vado al supermercato. Prendo tutti gli ingredienti e torno a casa soddisfatto.

Chiara
Mi sveglio e chiamo Arianna.

*chiamata*
C:Hey Ari
A:Hey Chia'.
C:Adriano mi ha invitata a pranzo da lui oggi.
A:Uuuu. Ma quindi è andata bene ieri.
C: All'inizio sì... Poi è successa una cosa.
A:Cosa? Cosa? Cosa?
C:Dai vieni da me così mi aiuti a prepararmi e ti racconto.
A:Arrivoooooo.
*fine chiamata*

Dopo dieci minuti, Arianna è a casa mia.
Ci sediamo sul divano e inizio a raccontarle tutto quello che è successo ieri sera.

-OMMEODEO.-dice Arianna quando finisco di raccontare
-Che c'è? -
-Ultimo ti ama.-
-Noo ti ho detto che era ubriaco.-
-Appunto. Non capisci?-
-No-
-Ti ama perché quando si è ubriachi si dice sempre la verità -
-Non dire cavolate. Quando si è ubriachi non si capisce più niente. Probabilmente non se lo ricorda neanche. -
-Mi sembri stupida-
-Hey -
-Ma scusa... Ti bacia... Ti dice che ti ama. Fai due più due-
-Ti dico di no. E poi oggi vado da Adriano. -
-Dai ti aiuto a prepararti. -
Mi vesto con un jeans e una maglietta corta. Metto le mie converse nere e poi mi pettino.

Mi arriva un messaggio da Adriano.
*chat*
Ad:Io ho preso tutti gli ingredienti. Manchi solo tu.
C:dammi venti minuti e sono da te
Ad:Perfetto.
*fine chat*

Prendo il violino, le chiavi ed esco salutando Arianna.

Niccolò
È stata la mia più grande sbornia stanotte. Nun me ricordo manco che me so' bevuto. Ho vomitato fino a mo'. Adriano è uscito perché doveva comprare delle cose. Quando torna mi dice:
-Nic te ne devi andare, viene Chiara a pranzo. -
-Ah... Ok mo me ne vado-
Che pizza 'sti due.
Prendo le mie cose e torno a casa mia. Mi mangio qualche scarto che trovo in frigo. Do' da mangiare a Spugna (il mio cane) e a Tonno (il mio gatto) e poi mi sdraio sul divano.

Adriano
Ok, Niccolò se n'è andato, l'acqua per la pasta sta bollendo, Chiara sta per arrivare e io... Oh cavolo ma come sono vestito... Sono ancora in tuta. Vado di corsa a cambiarmi. Metto i jeans e una maglietta verde militare. Mi do' una sistemata ai capelli e torno giù.
Suona il campanello. Dev'essere Chiara. Vado ad aprirle.
-Ciao- le dico.
-Ciao- mi da' un bacio sulla guancia.
La faccio entrare. Andiamo in cucina.
-Allora... È pronta questa pasta? - chiede lei.
-Non ancora. Ti aspettavo, devi vedermi all'opera.-
-Che onore- ridiamo.
Metto la pasta nella pentola.
Quando è pronta la scolo e aggiungo il condimento fatto rigorosamente da me con tanto amore e le mie belle manine.
Faccio i piatti.
-A lei signorina.- le metto il piatto davanti.
-Grazie caro- scherza.
Iniziamo a mangiare. Quando finiamo interviene lei:
-Non male chef, non male. -
-La ringrazio- ridiamo. Mi diverto tanto quando sto con lei. Sto proprio bene.
Ritiro i piatti.
-Sorpresa- dico.
-Cosa? -
-Ho fatto pure il dolce. Ma quanto sono bravo? -
-Prima fammelo assaggiare magari. - le faccio il broncio e lei mi sorride.
-Ecco la torta. Assaggia. -
Ne prende un po'.
-Mh... Ma che bravo uomo di casa. -
-Visto? - faccio un sorrisetto compiaciuto.
Finisce il suo pezzo di torta.
-Vedo che ti è piaciuto il dolce, eh? -
-Sisi proprio buona sta torta-
-E ti ho fatto cambiare idea sulla cacio e pepe? - chiedo.
-Devo ammettere che era buona. Però... La carbo è la carbo. -
-Allora mi sa che ho perso -
-Non ti demoralizzare, tanto domani provi la mia carbonara. -
-Non vedo l'ora- ci sorridiamo.

-Scusa ancora per ieri, non è andata proprio come mi aspettavo la fine. - dico per cercare di rimediare a quello che è successo ieri anche se non è colpa mia.
-Ma figurati, non è colpa tua. Anzi sono stata molto bene... fino a quando non è arrivata la chiamata. È stato molto piacevole uscire con te. -
-Pure per me. Questo vuol dire che potremmo uscire di nuovo? -
-Perché no? Mi farebbe piacere. -
-Bene. -
Ci guardiamo sorridendo per un po'.

Guardo l'ora. O cavolo dobbiamo andare in studio.
-È tardi, dobbiamo andare in studio.- la avviso.
-Sì andiamo. -
Usciamo di casa e saliamo in macchina. Arriviamo agli studi Honiro dopo pochi minuti. In sala c'è già Niccolò che ci saluta e poi iniziamo.

Chiara
Iniziamo da La stella più fragile dell'universo lui inizia a cantare e io suono. Dopo poco tempo mi interrompe:
-No Chia' stai fuori tempo. Ricominciamo. -dice scocciato.
-Ok- rispondo io. Non penso di essere andata fuori tempo in realtà però vabbè, se si sente più sicuro ricominciamo.

Riprendiamo e mi ferma di nuovo:
-Oh ma non lo senti che stai fuori? -
-Veramente no. Possiamo provare più lentamente e mi fai un cenno quando devo attaccare?-
-Va bene ricominciamo. -
Inizia a cantare e mi fa' un cenno quando vuole che attacchi. Non è cambiato niente ma ok

Storia stupida ~UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora