Capitolo 37

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Niccolò
Non riesco a dormire manco stanotte. Sto diventando uno zombie. C'ho certe occhiaie che sembro morto.
Basta. Vado da Chiara. No, non è vero. Starà sicuramente con Adriano. Non posso andarci. Che stupido che sono. L'ho persa. Lei non mi vuole. Sto perdendo pure Adriano. Non so stare con nessuno.
Ormai è mattina quindi mi alzo e mangio qualcosa.

Chiara
Adriano sta ancora dormendo, mentre io mi sono alzata e mi sto facendo una doccia. Esco dal bagno in accappatoio e vedo che Adriano è sveglio e mi sta fissando. Vado verso di lui e lo bacio.
-Buongiorno- gli dico.
-Ciao piccola mia- mi dice.
-Mi vesto e facciamo colazione- gli dico mentre prendo dei vestiti dall'armadio. Vado in bagno a vestirmi e poi andiamo in cucina a fare colazione.
-Oggi devo andare in conservatorio- dico ad Adriano.
-Ah ok. Tanto io devo andare in studio a preparare delle cose per il nuovo album.- dice lui.
-Ci vediamo stasera? - chiedo.
-Posso anche venire per l'una e pranziamo insieme, se ti va.-dice lui.
-Sì, va bene- dico.
-Poi stasera che vuoi fare? - mi chiede.
-Cinema?- propongo io.
-Sì dai. Che film ci stanno? - chiede lui.
-Vediamo... -. Prendo il telefono e vedo la programmazione del cinema vicino casa mia.
-Mh... Puoi scegliere tra A un metro da te e Dumbo. - dico poi.
-Dumbo? - chiede Adriano guardandomi e ridendo.
-Hai qualcosa contro i film Disney? - mi avvicino con fare minaccioso.
-No no, li adoro- dice lui capendo che sono pericolosa se mi contraddice.
-Allora è deciso, andiamo a vedere Dumbo. Vieni a casa mia alle 21.00 perché il film inizia alle 21.30.- dico.
-Che cinema è? - chiede Adriano.
-Uno qui vicino, ti ci porto io tranquillo. - rispondo.
-È per questo che mi preoccupo- dice lui ridendo. Io cerco di saltargli addosso ma lui mi prende in braccio e io non posso muovermi.
-Mettimi giù - gli dico mentre lo colpisco sulla schiena.
-No, poi mi picchi. - dice lui.
-Noooooo. Ioooo??? Ma che dici? Non lo farei mai. Sono la ragazza più pacifica del mondo. Non farei del male ad una mosca. - dico. Adriano ride di gusto.
Mi mette giù e mi guarda negli occhi.
-Ti amo anche se sei violenta- mi dice. Io lo bacio e gli mordo un labbro.
-Aiii! Lo vedi? Sei violenta. - dice Adriano.
-Oh... Non l'ho fatto apposta, scusa- dico io.
-Che buciarda- mi dice ridendo.
Mi riprende in braccio e mi bacia.

Adriano
Resterei così per sempre ma mi stacco perché Chiara deve andare al conservatorio e io agli studi.
-Dai dobbiamo andare - dico.
Usciamo e ci salutiamo con un bacio.

Io vado in macchina e dopo mezz'ora arrivo agli studi.

Arianna
Adesso chiamo Chiara perché è un po' che non la sento. Chissà come sta.
*chiamata *
A: Hey Chia', come stai?
C: Bene, tu?
A: Tutto bene dai.
C: Devi dirmi qualcosa?
A: Che stai a fa'?
C: Sto in metro che sto andando in conservatorio.
A: Ah. Come va con Adriano?
C: Tutto bene. Anzi, ci dobbiamo vedere che ti devo dire una cosa. Però non oggi, domani mattina vieni da me. Ok?
A: Sì ok. Ma dammi qualche anticipazione.
C: No, ti racconto tutto domani.
A: Uff ok.
C: Tu con Giorgio?
A: Benissimoooo. Lo amoooo.
C: Bene. Sono felice.
A: Grazieeeeeeee.
C: A domani allora.
A: A domani Chia'.
* fine chiamata*

Chiara
Quando arrivo alla mia fermata scendo e vado al conservatorio. Entro e vado in aula. Ci sono già altri quattro compagni di corso che parlano. Uno di loro è Edoardo. Mi saluta e mi invita ad aggiungermi a loro. Vado da loro. Parlano degli esami e dicono che quest'anno sono difficilissimi. Giusto perché non avevo già ansia di mio.
Entra il maestro e iniziamo le lezioni.

Adriano
Sono agli studi e sto sistemando delle cose per l'uscita del nuovo album di Niccolò.
Quando arriva l'ora di pranzo vado da Chiara. Prima, però, passo per casa perché voglio farle una sorpresa. Preparo la pasta fredda, prendo due birre e metto tutto in un cestino da pic nic. Esco e vado a prenderla al conservatorio. È già fuori e quando mi vede mi viene incontro e mi abbraccia.
-Cos'è quel cestino? - chiede appena mi vede.
-Sorpresa. Facciamo un pic nic. Ti va?- dico io.
-Certo che mi va- dice sorridendo.
Io la bacio e poi andiamo a villa borghese.
Facciamo il nostro pic nic e poi ci stendiamo sul prato. C'è un po' di vento e a Chiara cade un fiore in faccia. Aveva gli occhi chiusi e quindi si prende un colpo pensando che sia un insetto. Io scoppio a ridere e poi resto a fissarla. È bellissima.
-Non ti muovere- le dico. Le scatto qualche foto mentre quel fiore è ancora sul suo viso.
-Vi assomigliate tu e questo fiore, sai?- le dico poi.
-Posso toglierlo adesso? - chiede. Io le tolgo il fiore dal viso e poi la bacio. Mi stendo su di lei e poi la situazione si ribalta ed è lei a stare sopra di me.
-Hai altre lezioni oggi pomeriggio?- le chiedo.
-No, ho finito- risponde lei.
-Torniamo a casa allora. - dico alzandomi.
-Ma stavo bene.- mi dice lei facendo il broncio.
-Qui però non possiamo approfondire- dico io sorridendo.
-Ma io stavo bene così- dice lei.
-Ma come? Non vuoi... -
-No- dice lei.

Storia stupida ~UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora