Capitolo 34

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Adriano
La mattina mi sveglio perché mi arriva una notifica di WhatsApp. È Tiziano.
*chat*

Fra', hai risolto con Chiara e Niccolò?

Sì Tizia', tranquillo.

Bene. Buona giornata.

Ci vediamo

*fine chat*

Vedo che Chiara si è svegliata.
-Buongiorno! - dico guardandola.
-Buongiorno - dice ancora assonnata. Io rido e la bacio.
-Posso farmi una doccia? - dice.
-Vai pure- rispondo - Io vado a preparare la colazione. -
Chiara entra in bagno e si fa la doccia. Io vado in cucina a preparare la colazione come ho detto. Dopo un quarto d'ora Chiara esce dal bagno e mi raggiunge in cucina. Le porto la colazione a tavola e lei mi ringrazia.

-Che facciamo oggi? - chiede mentre mangia.
-Quello che vuoi- dico io - Anzi no, devo andare da mio padre, non ci vado da un po'. -
-Vengo con te allora- dice lei.
-Se ti va. Di sicuro gli farà piacere. - le dico io.

Mi vesto e andiamo in ospedale.
Entro nella stanza di mio padre e c'è anche mia madre seduta sulla poltrona.
-Ciao mamma, ciao papà - dico quando entro.
-Buongiorno- dice Chiara educatamente.
-Ciao ragazzi - dice mia madre.
-Ciao- dice mio padre.
-Novità? - chiedo io.
-Sì, stiamo per dimettere il signor Cassio- dice un dottore che è appena entrato, togliendo le parole di bocca a tutti.
-Questa sì che è una bella notizia- dico io andando verso papà per abbracciarlo.
-Oggi pomeriggio potrà tornare a casa- continua a dire il dottore- Dovrà sottoporsi ad alcuni controlli periodici per tenere sotto controllo la sua salute, ma sta bene. Deve solo stare attento a non stancarsi troppo e a non affaticare il fisico. Per il resto va tutto bene. -conclude il dottore.
-Vuol dire che anche quest'anno non potrò correre alla maratona- dice mio padre per fare il simpatico. Lo abbraccio e si unisce anche mamma. Allora faccio cenno a Chiara di unirsi a noi. Lei viene e stiamo tutti abbracciati. È una scena così bella che pure il dottore si aggiunge all'abbraccio.

-Allora noi ora andiamo e torniamo oggi pomeriggio. Ciaoooo- dico io mentre vado via con Chiara.
Saliamo in macchina.
-Che bello vederti così felice- dice Chiara sorridendomi. In effetti mi brillano gli occhi. Sono felice.
La bacio con tantissima passione. Ah che bella.
-Dai andiamo a pranzare- dico poi.
Metto in moto la macchina e andiamo a casa mia a mangiare. Mangiamo velocemente e poi torniamo all'ospedale dai miei genitori. Non vedo l'ora che mio padre esca.

Arriviamo all'ospedale e andiamo correndo mano nella mano nella stanza di mio padre. Mia madre è in piedi che prepara le cose di papà e io vado ad aiutarla. Chiara si mette a parlare con mio padre:
-Allora bella, come ti sembra mio figlio? Ti tratta bene? - dice mio padre.
-Papà - dico io - Stai tranquillo che la tratto bene. -
-Suo figlio è fantastico signore. Non si deve preoccupare, l'avete educato benissimo. Dovete essere orgogliosi di Adriano. - dice Chiara. Mi guarda e io le sorrido.
-Noi siamo molto orgogliosi di Adriano- dice mio padre. Io vado verso di lui e lo abbraccio.
Mia madre mette una mano sulla spalla a Chiara e lei sorride.

-Allora signori, potete andare a firmare per uscire- dice io dottore.
-Andiamo subito- dice mio padre. Io lo aiuto ad alzarsi e andiamo a firmare.
Poi torniamo in stanza, prendiamo tutto e usciamo dall'ospedale.
Saliamo tutti nella mia macchina. Io e mio padre stiamo davanti, mentre mia madre e Chiara stanno dietro.
Accompagno i miei genitori a casa, li aiuto a sistemare un po' e poi io e Chiara torniamo a casa mia.

Appena entriamo Chiara mi abbraccia. Io la stringo forte.
-Pensi davvero quelle cose su di me che hai detto a mio padre? - le chiedo poi.
-Sì Adriano, sei fantastico. - mi dice lei. Io la guardo e la bacio lentamente. La prendo in braccio e ci sdraiamo sul divano. Sono sopra di lei. Continuiamo a baciarci a lungo. Poi sento il suo viso inumidirsi. Le sta scendendo una lacrima. Mi stacco lentamente e asciugo la lacrima con il pollice. Continuo ad accarezzarla. Ci mettiamo seduti e le chiedo:
-Che succede? -
-No niente. È che... Avevo davvero paura di perderti. - mi dice mentre le scende un'altra lacrima. Io le accarezzo il viso asciugando anche questa lacrima.
-È tutto apposto. Tu non mi perderai mai, capito? Sarò sempre con te.- le dico mentre ho il suo viso tra le mani e le nostre fronti si toccano. Riavvicina le mie labbra alle sue e ricominciamo a baciarci. Non voglio più staccarmi.
Dopo un tempo infinito ci stacchiamo e andiamo in camera. Ci addromentiamo mentre lei è nelle mie braccia. Ha addosso una mia maglietta.

Storia stupida ~UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora