Capitolo 104

191 4 3
                                    

Niccolò
La Favola. Chi se lo sarebbe mai immaginato. Chi se lo sarebbe mai immaginato 2 anni fa che sarei arrivato a riempire lo stadio Olimpico. Lo stesso stadio a cui sono abbonato da quando ero bambino per vedere le partite della Roma con mio padre.
Rimango a pensarci e senza accorgermene diventa giorno. Eh niente, non ho dormito manco stanotte.
Mi alzo e lascio dormire Gabriele. Mi faccio un giro dello stadio mentre piano piano sorge il sole. Iniziano ad arrivare i tecnici a sistemare le ultime cose. Dicono che la gente è già in fila da stanotte alle quattro. Mi sarebbe piaciuto uscire e salutarli. Ma se lo facessi con loro, dovrei farlo anche con tutte le altre 64.000 persone.
Mi preparo. Intanto arrivano anche Adriano e Chiara.
Io mi riscaldo la voce. Alle 12.00 mangiamo e alle 14.30 fanno entrare quelli col vip pack, anche se mi dicono che quelli fuori scalpitano. Facciamo il sound check e canto anche qualche canzone in più. Fa caldissimo e ste persone stanno sotto al sole da stamattina per me. Che ve devo dì?

Adriano
Alle 16.00 fanno entrare quelli del prato. Prendono posto e si siedono per terra. Mi hanno detto che alle 13.00 si sono alzati tutti e quindi sono stati 3 ore sotto il sole in piedi. Nell'ora più calda!
Verso le 19.00 porto Andrea, il bambino che canterà Poesia senza veli con Nic, sotto al palco. Mentre stiamo passando per il prato gold mi sento chiamare.
-ADRIANOOOO-urla qualcuno. Mi giro verso il prato rosso e cerco di capire chi mi chiama. Una sorride e mi manda un bacio. Io ridacchio imbarazzato e la saluto con la mano. Si è girato mezzo stadio a guardarmi ma solo lei mi ha salutato. La stimo. Io non avrei mai fatto una cosa del genere. Soprattutto per un non famoso come me. Mi fa piacere.
Io e Andrea arriviamo sotto al palco. Lo lascio lì con i suoi genitori e vado dietro. Prima faccio l'in bocca al lupo a Chiara e poi vado da Nic. Alle 21.15 i musicisti salgono sul palco. Alle 21.20 iniziano a suonare. Alle 21.21 esce Niccolò dalla passerella. La gente inizia ad urlare. Cantano Colpa delle favole. Ci stiamo tutti. Tutti gli amici di Niccolò, tutti gli amici degli amici, tutti i fans. Siamo tutti qua.

Niccolò
Siamo 64.000 amici.
Il primo brano è Colpa delle favole. Dopo averlo cantato saluto e continuo i brani in scaletta. Dove il mare finisce (sbaglio pure il testo nonostante avessi i monitor davanti), aperitivo grezzo, ovunque tu sia, quella casa che avevamo in mente, cascare nei tuoi occhi, sabbia, piccola stella, il ballo delle incertezze, quando fuori piove e tutte le altre. È davvero bello. Quando arriva pianeti la canto prima da solo e poi faccio cantare il ritornello al pubblico. Cavolo se ho i brividi. Mi metto a piangere ma ho gli occhiali da sole e quindi non lo nota nessuno. Poi continuo. Ovviamente gli ospiti sono stati grandissimi. Fab è sempre impeccabile e Antonellone mi ha regalato emozioni fortissime. Poi canto Poesia per Roma. Ci tengo molto alla mia città e questa canzone la descrive. Poi canto La stazione dei ricordi. Presento i musicisti, saluto ed esco. La gente inizia ad andarsene. Possibile che non si aspettano che canti Sogni appesi? È il nostro inno. Sento anche gente che urla:"SE NON METTI L'ULTIMA, NOI NON CE NE ANDIAMO" allora esco e cantiamo Sogni appesi. Qua sì che piango come una fontana. E penso di non essere l'unico.
Dico la frase:
-Da quando ero bambino SOLO UN OBBIETTIVO...-
E tutti:
-DALLA PARTE DEGLI ULTIMI, PER SENTIRMI PRIMOOO-
Che emozione. Poi lo ripeto e loro mi seguono. Alla fine mi alzo dal pianoforte. Corro per la passerella.
-DAVANTI A ME... ULTIMOOOOO. NON SMETTETE MAI DI CREDERE ALLE FAVOLE. QUESTA, QUESTA È STATA LA MIA. OGGI ABBIAMO VINTO NOI... OGGI... HANNO VINTO QUELLI CHE NON DOVEVANO VINCERE... OGGI... HANNO VINTO GLI ULTIMIIIIIIII... GRAZIE - urlo. Non smetto di piangere. Saluto ed esco. Corro negli spogliatoi dove ci stanno tutti i miei amici ad aspettarmi. Bacio Fede e abbraccio i miei amici.

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Storia stupida ~UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora