Capitolo 112

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Chiara
Sono passati due giorni. Oggi dimettono Adriano. Io a casa non ci sono ancora tornata. Finisce di firmare le ultime carte e Adriano esce dalla stanza. Mi fissa. Lo fisso. Ci fissiamo. Si avvia verso l'uscita dell'ospedale seguito da Niccolò.
Escono ed esco anche io.
Vanno verso la macchina di Niccolò. Adriano cammina molto lentamente.
Salgono in macchina. Niccolò fa salire Adriano e poi si gira verso di me.
-Vieni con noi?-mi chiede Niccolò.
-OK-rispondo.
Salgo dietro e partiamo. Adriano non parla.
-Allora-dice Niccolò per togliere l'imbarazzo-Te sei fatto una bella vacanza - dice.
-Potevo pure risparmiarmela-dice.
-Vabbè mo ti riprendi-dice Niccolò.
Arriviamo a casa mia. Saluto, ringrazio e scendo.

Adriano
Aspettiamo che Chiara entri in casa sua e ripartiamo. Niccolò mi accompagna a casa mia.
-Resto un po' con te, cuciniamo qualcosa-dice.
-Va bene-rispondo.
Entriamo in casa e per prima cosa mi cambio. Poi andiamo in cucina e prepariamo il pranzo. Le minestrine dell'ospedale facevano proprio schifo.
-A Nicco! Famme 'na Carbonara come se deve-dico.
-Arriva subito - dice lui. Prepara quello che gli ho chiesto e mangiamo.

Chiara
Per prima cosa mi faccio una bella doccia che puzzo come non so cosa. Poi vado in cucina in accappatoio e mi preparo da mangiare. Poi mi vesto e mi metto nel letto a dormire.

Niccolò
Io e Adriano stiamo tutto il pomeriggio a giocare a fifa. Poi io me ne vado dopo cena. Torno a casa mia e chiamo Chiara. Non risponde. Boh.
Allora chiamo Federica.
*chiamata*
F:Niccolò?
N:Fede sono a casa
F:Vuoi che venga là?
N:Se ti va...
F:Stasera no. Magari domani.
N:Ma seriamente sei arrabbiata perché sono stato da un mio amico in ospedale?
F:Sì. Devi pensare a me sempre
N:Io ti penso sempre. Ma non sei l'unica persona a cui voglio bene.
F:Mi vuoi solo bene?
N:Ti amo
F:Allora dimostramelo
N:Con tutte le canzoni che ti ho dedicato continui a dire che non ti dimostro il mio amore? Buonanotte Fede
*fine chiamata*
Me ne vado a dormire.

Adriano
Non ce la faccio senza di lei. Ed è solo colpa mia se l'ho persa. Lei colmava il vuoto che ho dentro. E adesso non so che fare. Non può finire così. Devo rimediare.

Chiara
Mi sveglio la mattina dopo. Avevo proprio sonno.
Mangio qualcosa e mi metto sul divano. Guardo un po' di TV e poi chiamo Arianna.
*chiamata*
A:Chia'
C:L'ho lasciato.
A:Come? Ma non vi eravate già lasciati?
C:Sì ma lui voleva che tornassimo insieme.
A:Ah e tu non volevi?
C:No. Cioè lo amo ma ha sbagliato troppo. Non riesco più a fidarmi e penso che stare da soli sarà meglio.
A:Secondo me hai fatto una cavolata
C:Perché?
A:Non puoi fartelo scappare così se lo ami
C:Ma mi ha tradita. E chi mi dice che non possa farlo di nuovo.
A:È questo il bello della vita. Bisogna rischiare. Sennò è troppo semplice.
C:Vabbè ormai è andata così. Passerà.
A:Lo spero per te.
C:Usciamo oggi?
A:Non lo so.
C:Vabbè ho capito. Ciao
*fine chiamata*

Mi vesto velocemente ed esco di casa. Vado al parco a fare una passeggiata. Poi torno a casa e mi metto a suonare.
Nel tardo pomeriggio mi arriva una chiamata da Niccolò.
*fine chiamata*
N:Chia' fai la valigia.
C:Cosa?
N:Prepara una valigia e mettici 2 vestiti da sera, uno floreale, e uno tutto bianco. Poi due o tre costumi e vestiti da mare. Portati anche una felpa.
C:Perché?
N:Fallo e basta. Vengo a prenderti domani mattina.
C:Io non faccio niente se non mi dici che dobbiamo fare.
N:Partiamo
C:Perché?
N:Hai bisogno di una vacanza.
C:No
N:Invece sì. Passo a prenderti domani mattina alle 11
*fine chiamata*

Vabbè facciamo sta valigia.
Metto quello che ha detto Niccolò. Poi ceno. Guardo un po' il telefono e vado a dormire.
Mi sveglio alle 9.30. Mi vesto, chiudo casa e alle 11 esco da casa mia. Niccolò è poggiato alla sua macchina.
-Buongiorno - dice.
-Ciao-dico.
-Devo chiederti una cosa. - dice.
-Dimmi-
-Ami ancora Adriano, vero?-dice.
-Penso di sì - dico.
-OK. Andiamo - dice.
Saliamo un macchina e arriviamo al porto di Civitavecchia.
-Dove... Dove andiamo? - chiedo.
-Lo vedrai-dice.
Scendiamo dalla macchina e Niccolò mi dice di chiudere gli occhi.
Quando ci fermiamo li apro. Davanti a me c'è Adriano con una valigia. La sua valigia. È molto serio e mi guarda.
-Che significa? - chiedo girandomi verso Niccolò.
-Stai tranquilla. Adesso voi partite. State un po' insieme. Vi chiarite le idee visto che ne avete bisogno. Vi rilassate e la prossima settimana vengo a riprendervi.-dice.
-No, io non voglio-dico.
-Dai non succede niente. Se hai bisogno mi chiami. Vedrai che andrà tutto bene. State una settimana in crociera. Vedrai che ti piacerà - dice Niccolò. Guardo Adriano. Non smette di guardarmi. Aspetta che lo raggiunga. Vabbè dai vado. Abbraccio Niccolò e lo saluto. Prendo la mia valigia e raggiungo Adriano.
-Ciao-dico.
-Ciao-risponde lui. Mi prende la valigia e inizia a camminare. Lo seguo. Facciamo tutti i controlli e saliamo sulla nave. È davvero enorme. Ci fanno strada fino alla nostra stanza. Oh benissimo! Letto matrimoniale. Fantastico direi.
-Ti va di andare a fare un giro della nave?-chiede Adriano dopo aver posato le valigie in un angolo.
-Va bene-rispondo.
Usciamo dalla stanza e saliamo al ponte 16. L'aria condizionata è fortissima. Fortunatamente Niccolò mi ha detto di portare una felpa.
-Queste sono le piscine. Lì le jacuzzi, poi c'è lo scivolo acquatico che sicuramente vorrai provare-dice lui entusiasta.
-Poi vediamo-dico.
-I ristoranti stanno al piano di sotto. Questa è la spa e lì c'è la palestra. Comunque non ci annoieremo per niente. Tra un'oretta partiamo e la prima tappa è Palermo. Ho già prenotato tutte le escursioni.-dice mentre torniamo in stanza.
-Posso chiederti quando hai programmato tutto questo? - dico.
-Perché? - dice.
-Perché so che una crociera va prenotata con molto anticipo. Non l'hai prenotata ieri, dico bene? - dico.
-No. Ti ricordi quando ti avevo chiesto dove volevi andare in vacanza questa estate? Tu mi avevi detto che dovevo decidere io. Allora il giorno dopo ho prenotato-dice.
-Ah ho capito. Siamo venuti solo perché non volevi perdere i soldi-dico.
-Non è vero. Avrei potuto disdire appena ci siamo lasciati. Ma non l'ho fatto perché volevo davvero passare una settimana con te. Rilassarci insieme e goderci questi pochi giorni-dice.
-Sisi-
-Che ne dici di andare a farci un bagno in piscina?-dice.
-Ma hai visto quanta gente c'era? - dico.
-Che ti frega? Non conosci nessuno - dice.
-Ma di stare in una piscina con altre 40 persone non mi va-dico.
-OK. Cosa ti va di fare? - chiede.
-Che ne so.-dico.
-Potremmo andare a prendere un gelato. È compreso nel prezzo. Ho già pagato tutto quindi puoi fare ciò che vuoi-dice.
-Vada per questo gelato- dico.
-Perfetto-
Andiamo al bar dove fanno i gelati e ne prendiamo due. Ci sediamo a un tavolo a mangiarlo. Intanto notiamo che siamo partiti. Ci affacciamo e guardiamo la terra allontanarsi pian piano da noi. Adriano fa un video da mettere sulle storie ma si accorge che già non prende più il cellulare. E non prenderà fino a domani.
Facciamo ancora un giro della nave e poi torniamo in stanza. Questa sera non è richiesto un abito particolare allora mi metto una semplice gonna a ruota nera e una maglietta rosa cipria. Tengo le scarpe da ginnastica. Adriano si mette una maglietta bianca e dei jeans azzurri.
Andiamo al ristorante per la cena. Mi sento abbastanza in imbarazzo perché è pieno di camerieri ovunque per servirti e riverirti. Ci guidano fino al nostro tavolo per due. Ci portano i menù e da bere. Poi torna il cameriere e prende le ordinazioni. Arrivano gli antipasti.
-Ammazza oh! Se sono sprecati-dice Adriano.
-Non commentare-dico temendo di fare brutte figure. Siamo gli unici giovani. Ci sono persone di una certa età oppure famiglie con bambini.
Sì, i piatti non sono molto abbondanti ma io sono piena. Era tutto buonissimo. Abbiamo anche bevuto un vino rosso molto buono. Ma non ci siamo ubriacati.
Andiamo sul ponte e guardiamo lo spettacolo di stasera. Ogni sera fanno spettacoli diversi. È molto bella questa cosa. Poi usciamo e andiamo a guardare le stelle. Ci sono delle poltrone e ci sediamo là.
-Ti piace? - mi chiede.
Annuisco.
-Dalla tua faccia non si direbbe-dice.
Non parlo.
-Sei arrabbiata?-dice.
-Scusa ma di solito le coppie che si lasciano non partono per una crociera insieme.-dico.
-Vabbè noi siamo speciali-dice.
-Speciali perché non facciamo altro che allontanarcia ma stiamo sempre insieme? Oh sì, questa cosa è molto speciale - dico.
-Avresti preferito stare da sola? Davvero non vuoi più stare con me?-dice.
-Non lo so. Ma di certo non puoi obbligarmi a tornare con te. Ti ho chiesto di stare da sola e tu mi porti in crociera.-dico.
-Hai ragione. Ma tu sei meglio di me. Io senza te non so proprio stare. La verità è che il mondo va a rotoli se non stiamo insieme.-dice.
-Sei abbastanza intelligente da poter capire che la vita non finisce dopo un rottura.-dico.
-Per me è finita. Se non sei tu con me non può starci nessuno. Chia' io sono sicurissimo di te. Non voglio nessun altra. È per questo che ti ho portata qua. Ho poche certezze nella vita. Una di queste è che ti amo. E voglio stare con te. Sempre - dice.
-Lo hai capito tardi.-dico. Mi alzo e me ne vado.
-Dove vai adesso?-dice.
-Non lo so, ci vediamo in stanza-dico.

Secondo voi Adriano fa bene a lottare per Chiara?

Storia stupida ~UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora