Capitolo 19

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Adriano
Mi sveglio. Sono le 8.00 e voglio andare da Chiara. Però non so se dorme. Ora le scrivo.
*chat*
A: Hey bella mia, stai dormendo o posso venire?
C: Vieni.
*fine chat *
Io esco subito di casa e salgo in macchina. Non vedo l'ora di arrivare.
Dopo venti minuti arrivo e busso al citofono. Chiara apre e io entro dentro casa.
-Buongiorno- le dico. Poi la prendo e la bacio. Lei chiude la porta.
-Buongiorno- risponde lei sorridendo.
-Che vuoi fare? - chiedo io.
-Film, cibo, coccole e divano? - dice lei.
-Che proposta allettante. Ci sto! Anche se a me basti tu- dico io.
Lei mi bacia. Poi mi fa sedere sul divano e mi fa scegliere un film mentre lei va a prendere qualcosa da mangiare.
Ci vediamo il film mangiando merendine kinder e dandoci dei baci ogni tanto.
Quando il film finisce, decidiamo di andare a fare una passeggiata.
-Andiamo in centro? - mi chiede lei.
-Basta che non facciamo shopping- rispondo io.
-No, andiamo al Pincio. -
-Ah... Ti dovrei proporre io un posto romantico. Sono io l'uomo. - dico io lamentandomi scherzosamente.
-Vabbè ti dò 'na mano- dice lei. Che carina.
-Ok. -
Andiamo a prendere la metro e arriviamo a Piazza del Popolo, saliamo le scalette ed arriviamo alla terrazza del Pincio. È pieno di coppiette che si baciano, ragazzini che fumano, turisti con occhiali da sole bizzarri, cinesi con i sandali e i calzini...
-Dai andiamo a vedere il panorama- mi dice con il suo modo di fare da bambina, trascinandomi verso la terrazza.
-Non ti sporgere- le dico mentre la prendo per i fianchi.
-Tranquillo- mi dice lei mentre continua a guardare Roma. Io guardo lei. Poi la faccio girare verso di me e la bacio.
Un vucumpra' ci interrompe.
-Ma che c*#%÷...?- esclamo io innervosito.
-Capo, la vuoi una rosa per tua ragazza? - dice lui.
-Sì... Damme sta rosa e lasciace la privacy. -
Gli porgo una moneta, lui mi dà una rosa, io la dò a Chiara e poi ricominciamo a baciarci.
-Grazie della rosa- mi dice lei alla fine.
-Di niente. - dico io- dai facciamoci un giro! -
-Sì - la prendo per mano e iniziamo ad andare in giro per villa borghese ma dopo pochi metri Chiara si ferma:
-Prendiamo il risciò? Ti preeego.-dice lei con la sua voce da bimba.
-Va beneeee- rispondo io prendendola in giro.
Andiamo dove si noleggiano i risciò, paghiamo, gli lascio il documento e partiamo.
Mi metto io al posto del guidatore, anche se ci sarebbe voluta stare Chiara. E allora adesso mi tiene il broncio.
-Dove la porto, signorina? - dico io cercando di farla divertire.
-Andiamo di là - dice lei indicando un punto di villa borghese che non avevo mai notato. Allora pedaliamo fino a lì. È bellissimo. Non c'è nessuno, è all'ombra ed è pieno di margherite per terra.
-Questo è il mio posto preferito. - dice Chiara con aria sognante.
-È bellissimo- dico io. Lei mi bacia. Io continuo. Poi ci stacchiamo e facciamo un giro di tutta la villa. Quando è passata mezz' ora, torniamo dove abbiamo noleggiato il risciò, mi faccio ridare il documento e decidiamo di tornare nel posto dove ci eravamo fermati prima.

Chiara
-Ogni volta che vengo in questo posto, è come se fosse la prima volta. Si sta proprio bene- dico io.
-È vero. E poi penso che sia l'unico punto di villa borghese dove non c'è nessuno. Si vede che lo hanno lasciato per noi. - dice lui con tono provocatorio.
Mi bacia. Ci mettiamo sul prato. Ci sdraiamo e io sono sopra di lui. Ci baciamo a lungo. Sono tra le sue braccia ed è bellissimo.
Ma... Veniamo interrotti da ragazzini cretini che si mettono a fischiare, allora Adriano si alza incavolato. Penso che voglia picchiarli, allora lo fermo, ma lui comunque dice:
-Fanc*%& è per di là. Andateci che fate un piacere a tutti.- dice lui incavolato nero.
-Adrianoooo- gli dico io.
-Scusa ma ci voleva. Quei cretini erano solo invidiosi. - mi stringe a lui e mi dà un bacio in fronte.

Andiamo a prendere due hamburger da burger King a piazzale Flaminio e da lì riprendiamo la metro per tornare a casa mia, visto che prima di andare alle prove io devo prendere il violino e Adriano ha lasciato la macchina parcheggiata da me.
Io prendo il violino e riscendiamo. Andiamo agli studi in macchina.

Niccolò
Arrivo alle prove con cinque minuti di ritardo e quindi mi scuso.
Iniziamo le prove e va tutto bene. Mentre Chiara suona e io canto, ad Adriano arriva una chiamata. Noi inizialmente continuiamo la prova ma poi vediamo che Adriano ha 'na faccia preoccupata e allora ci fermiamo.

-Ma che vuol dire sta male? Che ha?... Ok arrivo subito... Sì ciao. - dice Adriano al telefono. Poi attacca e io chiedo:
-Fra' che succede? - mi preoccupo anch'io.
-Mio padre s'è sentito male, devo andare. Voi continuate le prove tranquilli. Nic, dopo puoi riaccompagnare Chiara perfavore? - dice lui di fretta mentre prende le sue cose e se ne va.

Adriano
Lascio un bacio a stampo a Chiara e vado via di corsa.

Chiara
Non ho avuto il tempo di dire niente... Sono rimasta ferma.
Niccolò vede la mia faccia preoccupata e allora dice:
-Oh tranquilla, vedrai che va tutto bene. Sarà un calo di pressione. Non è la prima volta che succede. -
Io annuisco.
-Ti va se ricominciamo le prove? - continua lui.
-Ehm...sì. Scusa. -
Ricominciamo a suonare e dopo un'altra oretta decidiamo che per oggi può andare.
Usciamo dall'edificio.
-Allora ti riaccompagno a casa... - dice Niccolò.
-Vabbè posso anche prendere un taxi, tranquillo.- rispondo io.
-Scherzi? Adriano mi ammazzerebbe.- io sorrido.
-Forse hai ragione- dico io.
Mi fa salire in macchina e mi accompagna a casa. Durante il tragitto mi dice:
-Stai bene con Adriano? -. Ma che gli frega a lui? Porello, non è che è antipatico, però mi mette in imbarazzo.
-Molto- dico io un po' infastidita.

-Guarda che se stai con Adriano non vuol dire che mi devi ignorare. - dice Niccolò dopo un po'.
-Guarda che io non ti ignoro.- dico io sicura di me.
-Certo certo-
-Perché, che dovrei dirti? -
-Non lo so, prima parlavamo di tutto-
-Ok, sono felice di lavorare con te, è una bella esperienza. -
-Anche io sono contento di lavorare con te- mi sorride. Arriviamo sotto casa mia. Io lo saluto e scendo.
Entro in casa e mangio qualcosa. Poi mi faccio una doccia e mi metto una maglietta di Adriano che non gli ho restituito. Mi siedo sul divano e accendo la TV. Dopo un po' mi addormento.
Suonano al campanello.
-Ma chi è a quest'ora? - parlo da sola.

Storia stupida ~UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora