Capitolo 26

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Chloe

Settembre.

In questi mesi sono successe tante cose, ognuno di essi ha portato qualcosa di nuovo, notizie belle e altre brutte ma per fortuna le cose adesso sembrano calmarsi.
A giugno ho dovuto affrontare la depressione di mia madre e le sono dovuta stare vicino ma sono contenta di averlo fatto e non rimpiango nulla di ciò che ho fatto e che sto facendo per lei. Farei qualunque cosa pur di vederla felice.
Alcuni di voi avranno sicuramente capito che cosa è successo ma aspettate che vi aggiorni. Dopo quella sera non ho visto mia madre per due settimane, ho dovuto aspettare 14 giorni prima ancora di poterle parlare e sono stati i più brutti della mia vita.
Ogni giorno chiamavo mio padre e gli chiedevo come stesse ma è la risposta non cambiava mai, era sempre la stessa.
Mangiava a malapena, dormiva poco, non aveva voglia di parlare con nessuno e l'unica cosa che riusciva a fare durante la giornata era incolparsi della morte di mio fratello.
Durante il mio periodo di stanchezza affrontato a New York a causa della mia gravidanza, all'epoca ancora non certa, mia madre ha perso un bambino. Non sapeva ancora il sesso ma lei, proprio come ha sempre desiderato per me, sperava fosse un maschietto.
Ha avuto un aborto spontaneo e non c'è stato nulla da fare per il piccolo.
Mi sono sentita inutile in quelle due settimane, non potevo fare nient'altro che aspettare una chiamata di mio padre solo per sapere come stava mia madre ma le notizie non erano affatto buone. Ha persino perso la parola però adesso, a distanza di quasi tre mesi è riuscita a superarlo, non del tutto ma questo credo che non succederà mai però perlomeno si sta riaprendo al mondo esterno.
A luglio sono stata male e ho dovuto fare delle visite. Per fortuna la gravidanza sta andando nel verso giusto ma per un momento ho temuto di doverla cessare.
Agosto invece è stato il mese più difficile e pieno di delusioni.
Non ho ottenuto il lavoro che desideravo avere per questi mesi prima ancora di entrare in maternità e alla terza ecografia non ho scoperto il sesso dei miei figli nonostante sia già al quinto mese di gravidanza... Ah e come se non bastasse, Dylan ha ricevuto una chiamata da Wendy ed essendosi stufata di aspettarlo, gli ha detto di prendere una decisione e così è stato.
Tra due settimane mi lascerà nuovamente da sola e se ne tornerà a Parigi.
Per fortuna a fine dicembre ritornerà e starà con me fin quando non nasceranno i bambini.
A proposito di loro... Tra una settimana saprò i sessi o almeno così spero.
Da poco sono entrata nel sesto mese e non desidero altro che sapete il loro sesso. Mi ci è voluto un sacco di tempo per pensare ai tanti nomi da dare a Tobía, figuriamoci quanto mi ci vorrà per altre due personcine.
È stata un'estate da dimenticare e molto movimentata. Non c'è stato un momento di pace ma per fortuna ad oggi, che è ormai settembre, siamo riusciti ad organizzarci una piccola vacanza solo noi tre.
Siamo appena arrivati nel nostro hotel a Malibu e staremo qui per sette giorni.
<<Amore, porto Tobìa in giro per la città. Vuoi venire anche tu o preferisci stare in stanza a riposarti?>> chiede Dylan uscendo dal bagno.
<<Sono un po' stanca dal viaggio, se non ti dispiace preferisco stare qui. Magari più tardi se ho voglia vi raggiungo>> confesso.
<<Va bene>>, prende le chiavi della camera e poi si avvicina a me.
<<Mi raccomando... Ricordati che siamo in vacanza e le persone normali in vacanza si rilassano. So che hai ancora quel pensiero in testa ma ti prego di goderti ogni singolo giorno di questa piccola vacanza, va bene? Voglio che tu stia bene proprio come sto bene io in questo momento, qui con te e Tobìa>> dice mettendosi in ginocchio per arrivare alla mia altezza. Annuisco e poi mi sporgo in avanti per baciarlo. Le sue labbra morbide si appoggiano sulle mie e sono proprio esse a formare un bacio pieno di amore. Questo momento dura ben poco visto che Tobìa, essendo geloso di me, tira un piccolo schiaffo sulla guancia di Dylan ed inizia ad emettere delle lamentele.
<<Si si ora andiamo>> dice Dylan rassicurandolo.
Si alza in piedi e poi mi guarda.
<<Capito?>> chiede per avere certezza.
<<Sì signor capitano>> rispondo scherzosamente. Lui ridacchia e poi dice: <<Chloe dai, sono serio>>.
<<Anche io sono seria, ho capito ciò che intendi e lo sai che ti do ragione su questo. Cercherò di non pensarci va bene? Farò di tutto e te lo prometto. Sai che sono una di parola, quando prometto una cosa è quella>> affermo.
<<Brava, adesso vado o si mette a piangere. Ci vediamo dopo>>, mi lascia un'altro bacio sulla fronte e poi esce dalla stanza.
Mi lascio cullare dal letto e proprio quando decido di riposarmi un attimo, sento squillare il cellulare posto sulla scrivania.
Mi alzo piano piano e lo afferro.
<<Pronto mamma>> rispondo.
<<Ei amore, sei già arrivata?>> chiede.
<<Si>> confesso.
<<Com'è andato il viaggio?>> domanda.
<<È stato normale, non mi sono divertita ma nemmeno annoiata, tu piuttosto come stai?>>.
<<Sto bene Chloe stai tranquilla>> ammette.
<<Lo sai che per qualsiasi cosa puoi chiamarmi vero?>> le ricordo.
<<Lo so Chloe ma sto bene>> ripete sicura di se stessa. Sospiro e a quel punto mi rassegno.
<<Sei con papà?>> chiedo.
<<Sì sono in macchina con lui. In realtà ti ho chiamata semplicemente per sapere come stavi e se il viaggio era andato bene, a breve dovremmo uscire con i nostri amici>> spiega,
Dopo il periodo buio di maggio e giugno, mio padre ha deciso di far conoscere a mia madre delle persone ed è anche grazie a loro se adesso sta meglio.
<<Va bene allora sentiamoci più tardi d'accordo? Divertiti>> dico.
<<Va bene amore a dopo>> replica ed infine riattacca.
Mi siedo nuovamente sul letto ma il telefono squilla di nuovo e così lo riprendo in mano.
<<James che sorpresa!!>>.
<<Ciao Chloe, come stai?>> chiede.
<<Bene grazie, tu?>>.
<<Bene bene>> risponde.
<<Il viaggio com'è andato?>> domanda.
<<Normale. Sai... Non c'è molto da fare>> confesso ridacchiando.
<<Hai ragione>> scoppia a ridere e passiamo così due ore, a parlare del più e del meno.
James, nonostante la distanza, è sempre stato al mio fianco. Quasi ogni giorno mi chiamava e parlavamo per chat quasi a tutte le ore. Sento davvero tanto la tua mancanza ma non fraintendetemi, come amico ovviamente.
Dylan e mi ha beccato delle chat con lui qualche mese fa e mi ha costretto a cessare ogni singolo rapporto a causa della sua gelosia.
Sono stata male per tre giorni visto che James in quel momento era l'unico che riusciva a capirmi e così una volta, quando Dylan non era a casa, gli ho scritto e ho iniziato a parlare con lui di nascosto.
Con quel "era l'unico che riusciva a capirmi" non intendo che Dylan non lo faccia più, ma ultimamente si è concentrato sul lavoro ed è felice di ritornare a lavorare a Parigi.

Nothing more 5 || amore incondizionato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora