Capitolo 16

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Chloe

Quando arrivo a casa, mi spoglio velocemente e vado a sedermi sul divano. Durante il viaggio ho avvertito dei dolori in fondo alla mia pancia. Quelle dannate fitte stanno tornando ed era già da dieci giorni che non succedeva.
Ogni volta che mi arrabbio ho sempre dei momenti così, mi inizia a fare male la pancia e non riesco a calmarmi. L'ultima volta Dylan si è spaventato molto ma per fortuna sono riuscita a convincerlo che non era nulla di grave. Lo conoscete... Sapete anche voi com'è.
Quando ha scoperto delle fitte si è subito allarmato, voleva portarmi dal medico ma per fortuna sono riuscita a convincerlo di non farlo e quindi si è limitato solo a chiamarlo per farsi dire che cosa era meglio fare. 
Stavo bene fino a pochi minuti fa e adesso no.
Inizio a fare dei respiri profondi e per far passare il dolore mi tocco la pancia iniziando a muovere di poco la mano.
Con la coda dell'occhio vedo Dylan avvicinarsi e quando si siede affianco a me chiede subito: <<Le hai di nuovo?>>.
Annuisco e appoggio la testa sullo schienale chiudendo successivamente gli occhi.
Continuo a massaggiarmi la pancia ma quando le sue mani mi impediscono di continuare quel movimento, tolgo la mano e lascio fare a lui.
<<Vuoi che chiami Gray?>> domanda.
<<No Dylan, sto bene e te l'ha detto pure lui che sono normali queste fitte>> gli ricordo. Annuisce e continua con il massaggio.
<<Dov'è Tobìa?>> chiedo non vedendolo in casa e non avendo ancora visto le ragazze.
<<È uscito a fare spesa con Steffy e Katie>> risponde tranquillizzandomi.
<<Certo che lui le adora proprio...>>, sorrido al pensiero e Dylan mi segue a ruota.
<<Eh già>> replica subito dopo.
<<Sono proprio due ragazze grandiose>> ammetto riferendomi a Katie e Steffy.
<<Cosa credevi amore? Che avrei scelto chiunque per stare ventiquattr'ore su ventiquattro con te?>> domanda guardandomi.
<<Be' no>> rispondo.
È pazzesco questo suo cambio di umore.
Fino a qualche secondo fa era arrabbiato con me mentre adesso mi chiama amore ed è dolce, proprio come piace a me. Nonostante siano passati due anni dalla prima volta che mi ha chiamato in quel modo, mi credete se vi dico che devo ancora farci l'abitudine?
Non è uno romantico e questo lo abbiamo capito tutti, ma quando pronuncia quella parola mi fa venire i brividi e a distanza di quasi due anni ho ancora le farfalle nello stomaco quando mi chiama in quel modo.
È una sensazione fantastica, di conforto ma allo stesso tempo di sicurezza.
In questo momento, se non fossi arrabbiata con lui, lo bacerei e gli ripeterei quanto lo amo.
<<Ecco allora non stupirti>>, mi fa l'occhiolino e poi guarda la mia pancia.
<<Ti sta passando?>> domanda.
Scuoto la testa ma lo tranquillizzo dicendo: <<Però sento che a breve passerà proprio come le altre volte>>.
Lui annuisce ma dalla faccia non mi sembra ancora molto convinto.
Dopo più di mezz'ora il dolore si attenua e Dylan nel mentre mi prepara una bella tisana.
Quando me la porta aspetto che si ghiacci e poi inizio a berla.
<<Vuoi fare qualcosa?>> domanda.
<<A dirti la verità nulla, desidero solo starmene qui beata sul divano a vedermi qualcosa in TV>> rispondo.
<<Posso restare qui con te se vuoi>> dice offrendosi. È gentile da parte sua ma abbiamo smesso di litigare solo un'ora fa e ho paura che riaverlo vicino porterebbe ad un'altra discussione inutile.
Mi è stato vicino fino ad ora quindi sarebbe un controsenso, ma so che se solo iniziasse a scusarsi e a ritornare sull'argomento, litigheremo di nuovo e non ne ho voglia. 
<<Come preferisci>>, mi piego in avanti e afferro il telecomando in mano.
Prima di scegliere un canale interessante passano vari minuti e quando trovo quello giusto, mi metto comoda e ascolto questo documentario. Ultimamente non c'è mai nulla di interessante alla televisione e mi stupisco che Dylan si sia offerto di guardarla insieme a me visto che l'ha sempre odiata.
È bello vedere questi piccoli suoi cambiamenti lui, significa che ci tiene e che è disposto a fare anche una delle cose che più odia al mondo pur di stare con me. Nell'ultimo mese, come credo si sia intuito, Dylan ha passato molti pomeriggi su questo divano a guardare la televisione; sia da solo sia insieme a nostro figlio.
Io non sono una grande appassionata di televisione ma nell'ultimo periodo mi sto appassionando a dei documentari che trasmettono ogni giorno sugli animali. 
Dylan, proprio come immaginavo, si addormenta e mi lascia da sola a guardarla.
Poco dopo gli squilla il telefono e subito mi giro nella sua direzione. È situato sul bracciale del divano e lo schermo è rivolto al soffitto.
Accipicchia... Dylan deve essere davvero stanco per non svegliarsi.
A quel punto metto in muto la televisione e quando lo prendo in mano noto che è Wendy.
Ancora lei... Ma che vuole da mio ragazzo?
<<Dylan, Dylan svegliati>> lo scuoto spintonandolo per un braccio e lui emette dei gemiti fastidiosi.
<<Che c'è?>> chiede assonnato.
<<Tieni, la tua manager ti vuole>> rispondo passandogli in modo brusco il telefono.
Lui corruga la fronte e guarda il cellulare.
Subito cambia espressione e poi mi guarda con aria triste.
<<Vado su e stai tranquilla perché ci metto due secondi>> mi avverte tranquillizzandomi.
<<Oh si immagino>> distolgo lo sguardo e lo porto sullo schermo grande della TV.
Quando parla con lei ci mette parecchio e non è mai una questione di minuti, o meglio dire di "due secondi" proprio come dice lui.
<<Chloe... Gli chiederò di non chiamarmi più durante la giornata, ok?>> afferma alzandosi.
<<Poco mi interessa vai pure>> rispondo in tono freddo e poi lo sento sbuffare.
Sapendo che sono un caso perso, se ne va al piano superiore e mi lascia da sola in salotto a guardare la televisione che ovviamente non guarderò, non perlomeno fin quando non saprò di cosa hanno parlato quei due insieme.

Nothing more 5 || amore incondizionato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora