Chloe
Arrivati a fine cena, Tobìa inizia subito a parlare e richiama la mia attenzione dicendo: <<Mamma>>.
È tutta la giornata che mi assilla su questo cucciolo, non mi ha lasciato in pace un minuto. Mi chiedo perché lo voglia proprio adesso.
James, Ryan e Wendy oggi pomeriggio sono usciti insieme e quest'ultima sembra aver fatto conoscere al mio migliore amico una ragazza.
Non credo che lui sia interessato ma sembra così carina, visto le foto che hanno pubblicato oggi. Per adesso pare che siano solo amici, perlomeno da quello che mi ha detto Wendy poco fa in un messaggio, ma io spero in qualcosa di più.
<<Dimmi>>, mi pulisco la bocca e lo guardo.
<<Allora? Me lo compri?>> ripete.
Sospiro e guardo Dylan. Lui incrocia le braccia al petto e abbassa lo sguardo.
Ah bravo. Si autoesclude dalla conversazione.
Complimenti Dylan, complimenti.
<<Amore lo sai che per voi farei e darei il mondo, ma non ho il tempo di stare dietro ad un cucciolo>> spiego per la milionesima volta.
<<Ci penso io>> replica Tobìa.
<<Posso sapere perché lo vuoi? Perché proprio adesso?>> chiedo.
<<Perché... perché...>> esita per qualche secondo ma alla fine cede e dice: <<La verità è che mi sento solo qui>>.
<<Non ho nessuno>> aggiunge.
<<Ma cosa dici amore, ci siamo noi>>, indico la famiglia ma lui scuote la testa.
<<Non ho amici, Hope e Marylin passano sempre del tempo insieme e non mi piace giocare con le bambole. Zoe è piccola, lo so, ma mi piace passare il tempo con lei. L'unico problema è che non c'è mai>> spiega lui.
<<Ma come fa a piacerti se quando c'è l'unica cosa che fa è dormire>> aggiunge mio marito.
<<Lo so, ma è così>> replica mio figlio.
<<Ti piace vederla dormire?>> domanda Dylan alzando un sopracciglio.
Il bambino annuisce e poi dice: <<Mi piace passare il tempo con lei. È carina e piccola, in pratica è come se fosse una sorellina a cui badare. Mi piace addormentarla e prendermi cura di lei, ma purtroppo non c'è mai e Hope e Marylin sono abbastanza grandi da non farsi più cullare da me>>.
<<Tobìa ma Zoe è qui. L'hai vista fino a ieri sera, siete stati tutta la sera insieme>> dico riferendomi alla notte passata, alla notte del mio matrimonio.
<<Ma non è lo stesso. Tra una settimana lei tornerà a New York e fino alle vacanze di natale, se tutto va bene, non la vedrò più>>.
<<Tesoro..>> piagnucolo.
<<Ti prego mamma. Voglio un cagnolino a cui dare amore, solo questo>> insiste.
Come posso dirgli di no? Lo voglio pure io infondo. L'ho sempre desiderato sin da piccola ma mia mamma non c'era mai in casa e non ha voluto comprarmelo.
<<Ragazze voi che dite?>> chiedo alle bambine. Loro si guardano e annuiscano.
<<È ok>> risponde Hope.
Scoppio a ridere per la millesima volta.
È un angelo questa ragazza ma è buffa da morire. Ha sentito dire queste due parole da James, qualche giorno fa, e adesso non smette di ripeterle. Risponde con "è ok" anche quando non dovrebbe, ed è buffa.
<<Allora va bene, vada per il cane>>.
Tobìa sgrana gli occhi e anche Dylan.
<<Davvero?>> chiede eccitato mio figlio.
<<Davvero?>> chiede incredulo mio marito.
<<Sì, davvero>> rispondo.
<<Grazie mamma!>>, Tobìa scende dalla sedia e fa il giro del tavolo per venirmi ad abbracciare.
<<Torna a sedere che devo fare un annuncio importante>>, dico indicandogli la sedia.
Dylan mi guarda e corruga la fronte.
<<Allora bambini. Tanti anni fa dissi a vostro padre che avrebbe dovuto creare la sua casa di moda qui a Los Angeles. C'erano due motivi per la quale desideravo che la sede fosse qui.
Di uno papà ne è al corrente, ma sono cose per grandi e siete ancora troppo piccoli per scoprire la verità, ma dell'altro no>> dico ai miei 3 figli. Guardo mio marito che mi sprona a parlare e poi dico tutto d'un fiato: <<Ho preso la decisione di vivere definitivamente qui a Los Angeles. Ho chiuso con New York>>.
<<Cosa?!! Davvero?!!>> chiedono tutti e tre all'unisono. Wow, che sincronizzazione.
<<Sì>> rispondo.
<<Menomale, odiavo fare avanti e indietro ogni volta>> dichiara Tobìa.
<<Lo so, pure io>> ammetto.
<<E il lavoro mamma?>> mi chiede Marylin.
<<Andrò a lavorare con papà>> rispondo.
<<Dici sul serio?>> chiede Dylan alzandosi di scatto in piedi. Gli sorrido e annuisco.
<<Ma Richard?>> domanda.
<<Lo sapeva già da un po' di tempo, infatti il 1 giugno è stato il mio ultimo giorno come sua assistente>> rivelo.
<<Perché non me l'hai detto quando te lo chiesi quella sera?>>.
<<Perché non ne ero sicura>> annuncio.
<<E quando hai capito che lo eri?>>.
<<Quando mi hai chiesto di sposarti. In questa città ci siamo conosciuti e in questa città desidero continuare a far vivere il nostro amore>> gli confesso.
<<Troppo romanticismo mamma!>> dice Tobìa facendo una smorfia.
Rido per la sua affermazione e poi dico: <<Guarda che non ti compro il cane eh>>.
<<No no, scusami. Continuate pure, anzi, toglieremo il disturbo. Vero ragazze?>>.
Le bambine annuiscono e tutti insieme escono di cucina, chiudendo la porta alle loro spalle.
<<Certo che sono proprio...>>, vengo interrotta dalle labbra di Dylan che si posano sulle mie. Mi tiene stretta per la vita con una mano, mentre con l'altra preme il mio viso contro il suo. La sua lingua esplora la mia bocca come se fosse la prima volta ed io mi abbandono completamente alle emozioni.
<<Che ti prende?>> chiedo sorridendogli poco dopo esserci staccati.
<<Non ci credo che l'hai fatto davvero>>.
<<Avevi qualche dubbio?>> chiedo divertita.
<<Si questa volta sì>> risponde ridacchiando.
Ridacchio pure io e dico: <<Ok sì, forse hai ragione. Lo avrei avuto pure io se fossi stata nella sua posizione>>.
<<È che... Mi sembravi così presa da New York che ormai ci avevo perso le speranze. Mi sono chiesto tante volte come saremo riusciti ad andare avanti, ma non sono mai stato in grado di darmi una risposta concreta>> ammette.
<<Rachel e Richard sono stati fin troppo pazienti con me. Si sono fatti bastare tutti quei chilometri che ci sono tra New York e Los Angeles pur di tenermi come loro segretaria, ma sapevo che sarebbe stata una cosa passeggera e che tutto sarebbe tornato come prima dopo il matrimonio. Ci saremmo dovuti separare nuovamente e non volevo, perciò ho preso questa decisione e se mi vorrai, sono tutta tua>> dico con un sorriso timido.
<<Certo che ti voglio>> replica sicuro di se.
<<Ma come faremo con la casa a New York?>> chiede subito dopo.
<<Preferirei non venderla. Potremmo andarci nei mesi invernali a incontrare Rachel e Richard. Hai sentito quanto Tobía tiene alla loro figlia, Zoe, ed è il minimo che potremmo fare>> rivelo nell'immediato.
<<Hai ragione, e con le ragazze?>> chiede sempre lui riferendosi a Steffy e Katie.
<<Sanno già tutto. I loro nonni avevano una casa a pochi isolati da qui, perciò a settembre si trasferiranno in quelle mura per poter continuare a lavorare per noi, in nostra assenza ovviamente>> annuncio.
<<Wow. Vedo che hai pensato a tutto tu>>.
<<Ovvio>> replico.
<<Stai rendendo tutto quanto perfetto>> dice con un sorriso ampio in voto.
Amo vederlo così felice.
Mi alzo in punta dei piedi e lo bacio un'ultima volta. La sua bocca ha il sapore di casa.
È una sensazione piacevole, meravigliosa e unica. Sapere che dopo tutti questi anni siamo ancora qui, più innamorati di prima, è una vera e propria soddisfazione.
<<Tu sei la mia vita, sarai la mia realtà fin quando morirò. C'è solo una donna per me e sei te, sei sempre stata tu>> dice senza giri di parole. Forse non sarà il classico principe azzurro, ma vi posso assicurare che nel suo piccolo, la favola me la sta facendo vivere ugualmente. Con o senza lieto fine, io saprò che in questo momento lui è stato in grado di sapermi rendere una principessa.
La sua principessa, e lui... Il mio principe.
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Nothing more 5 || amore incondizionato
Literatura KobiecaCOMPLETA. ⚠️⚠️ A BREVE IN REVISIONE ⚠️⚠️ Questo è il sequel di "Nothing more 4 || strade opposte" e ULTIMO LIBRO della serie Nothing More. È consigliabile leggere prima gli altri quattro libri e da ultimo questo per capire meglio tutta la storia. ...