Dylan
Non appena usciamo fuori dall'aeroporto aspettiamo il taxi che ci porterà a casa di mia madre. È strano tornare qui, era da tantissimo che desideravo rivedere Parigi e non so perché ma in un certo senso è strano essere qui di nuovo. Nei mesi passati, prima ancora di prendere la decisione di tornare finalmente a lavorare qui, credevo di dover rinunciare alla mia vita di Parigi, al mio lavoro e a tutto ciò che ne comportava.
Lo avrei fatto, eccome se lo avrei fatto.
Lo avrei fatto per Chloe.
<<A che cosa pensi Dylan?>> chiede mia madre prendendomi sotto braccio.
<<A niente>> rispondo.
<<Sei agitato?>> domanda a sua volta.
<<No, perché dovrei?>>.
<<No no assolutamente, solo che ti vedo un po' pensieroso>> confessa.
<<Sono stanco dal viaggio, ti ricordo che sono pur sempre 11 ore di volo e ho bisogno di dormire>> ammetto.
<<Sei contento di vedere Wendy domani mattina?>>, mi sorride e con la mano destra mi accarezza una spalla.
<<Perché dovrei essere contento?>>.
<<Be' perché è tanto che non vi vedete e nell'ultimo periodo so che vi siete avvicinati molto>> risponde mia madre.
<<In realtà è già da un po' che non la sento perciò digli a quella di raccontare meno cazzate>> sbotto e nel mentre mi accendo una sigaretta.
<<Ti vuole bene Dylan>> ripete
<<Mamma per piacere. Non sono venuto qui per sentire il suo nome ogni volta e se permetti adesso voglio andare a casa a riposarmi>> sbotto.
Non posso dirle come stanno davvero le cose. Se solo gli dicessi tutta la verità su di me e lei, sul bacio e sulla quasi separazione di me e Chloe si incazzerebbe e non poco.
<<Non capisco perché tutto questo odio nei suoi confronti>> bubbola lei.
<<Se non sai tutti i versi della storia non parlare>> ammetto.
<<Allora spiegami. Illuminami forza. Dimmi come stanno finalmente le cose e perché ti da fastidio la sua esistenza?>> chiede innervosendosi.
<<Restane fuori>> le consiglio.
<<Voglio solo sapere perché>> ribatte.
<<Non ne voglio parlare e adesso per piacere basta>> dico finendola lì.
Lei sbuffa e insieme continuano ad aspettare il taxi.
Una volta arrivato saliamo in macchina e per quel breve tragitto restiamo in silenzio.
<<Dylan!!>>, Mathias si avvicina a me una volta varcata la porta di casa e viene ad abbracciarmi.
<<Com'è andato il viaggio?>> chiede.
<<È andato bene>> rispondo.
Posa lo sguardo su mia madre e dal cambio di espressione deduco che abbia capito la tensione tra me e lei.
<<È tutto ok?>> chiede lui alternando lo sguardo da entrambi.
<<Salve signor Walker bentornato>> dice Amelia uscendo dalla cucina.
<<Grazie>> le sorrido e lei, dopo aver preso il mio giubbotto di pelle, afferra entrambe le valige per poi portarle al piano di sopra.
Il mio sorriso scompare quando vedo apparire da dietro Mathias quella ragazza che tanto detesto.
Wendy.
<<Sul serio?>> chiedo ad entrambi.
<<Dylan...>> mi rimprovera mia madre.
<<Andatevene in culo>>, me ne vado in camera mia e sbatto la porta.
Poco dopo sento bussare a quest'ultima ma subito confesso di non voler vedere nessuno.
<<Ei.. Posso?>> chiede Wendy stando sulla soglia della porta.
Alzo gli occhi al cielo e poi dico: <<Ormai sei più dentro che fuori perciò entra che devo dirti>>.
Entra e chiude la porta alle sue spalle.
<<Sono contenta che tu sia tornato>> confessa sedendosi sul letto.
<<Diciamo che lo sono anche io, ma solo per il mio lavoro per il resto starei benissimo a Los Angeles con Chloe>> ammetto secco.
<<Lo immagino, come sta?>> chiede.
<<Sta bene>> rispondo secco continuando a mettere i panni nel mio armadio.
Non ho intenzione di dirgli la verità.
Credo che lei non sappia niente o almeno lo spero però non sarò di certo io a dirgli come stanno le cose. Sono questioni di famiglia, cose private che sicuramente Chloe non vorrebbe far sapere a nessuno tantomeno a lei.
<<E tu come stai?>> domanda.
<<Prima di vederti bene>> rispondo sinceramente.
<<Dylan per piacere non trattarmi così. Ho fatto una cazzata quella sera e non ho scuse però quando ci siamo lasciati su quel marciapiede tu non ce l'avevi con me, ti ho visto ed eri sincero quando dicevi quelle cose e non capisco perché adesso tu stia riprovando di nuovo odio di me>> mi urla dietro e preso dall'ira mi giro di scatto incazzato nero.
<<Io non provo odio per nessuno semplicemente preferisco starti alla larga>> confesso senza farmi troppi problemi.
Lei, provocatoria e decisa, si avvicina verso di me e mi guarda dritta negli occhi.
<<Perché? È quello che vuoi o vuoi starmi lontano perché hai paura di fare cazzate?>> dice seria.
<<Ho bisogno di starti lontano, voglio starti lontano e non ho paura di nulla perché ho già tutto quel che mi serve>> rispondo.
<<È la verità? Perché a me sono arrivate queste chat...>> mi porge il telefono di alcune chat tra me e Richard e subito mi impietrisco.
Porca puttana.
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Nothing more 5 || amore incondizionato
Chick-LitCOMPLETA. ⚠️⚠️ A BREVE IN REVISIONE ⚠️⚠️ Questo è il sequel di "Nothing more 4 || strade opposte" e ULTIMO LIBRO della serie Nothing More. È consigliabile leggere prima gli altri quattro libri e da ultimo questo per capire meglio tutta la storia. ...