Capitolo 61

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Dylan

Il telefono suona alle tre e mezzo di notte.
Lo afferro e vedo apparire sullo schermo il nome del mio migliore amico.
Non faccio nemmeno in tempo a rispondere che subito, non appena avvio la chiamata, sento il mio migliore amico dire: <<È scomparsa Chloe>>.
Subito mi stropiccio gli occhi per assicurarmi di non essere in un sogno e successivamente salto giù dal letto.
<<Che cosa??!!>> chiedo.
<<È da ieri pomeriggio che non abbiamo notizie su di lei. Ieri sera doveva sentirsi con Rachel e anche stamani, ma non risponde al cellulare. In questo momento siamo a casa vostra. James è qui insieme a Tobìa, ma ci ha confessato di non averla vista tornare a casa>> spiega di fretta.
<<Ma Tobìa sta bene?>> domando.
<<Sì lui sì, è nella sua cameretta che dorme>>.
<<Dylan devi venire subito qui>> aggiunge lui.
<<Ma certo sì>>.
Nel mentre che lo dico mi inizio già a vestire.
<<Avete già sporto denuncia alla polizia?>>.
<<No non ancora, pensavamo prima di avvertire te>> risponde lui.
<<Fatelo subito, non c'è tempo da perdere>>.
<<D'accordo, ci vediamo dopo>>.
Riattacco e nell'immediato mi precipito a chiamare i genitori di Chloe.
Mi odieranno visto che sono le tre del mattino, ma capiranno che lo sto facendo per una buona causa: sua figlia.
Subito la madre mi risponde e spiegandole l'accaduto va in paranoia. Mi passa il padre e gli comunico di ritrovarci davanti casa mia tra un massimo di 15 minuti.
Loro riattaccano e senza perdere tempo afferro il passeggino, corro in camera delle bambine, e senza svegliarle le adagio su quest'ultimo. Sceso al piano superiore, lascio per un attimo il passeggino in salotto e mi precipito fuori casa.
<<Ryan>> lo chiamo, ma non appare difronte ai miei occhi. Porca puttana!
<<Ryan>> urlo ancora più forte.
Lui corre quando sente la mia voce e appare alle mie spalle. 
<<Mi scusi signor Walker, ero ad accertarmi che tutto andasse bene nella parte posteriore della casa>> confessa lui.
Non so se vi ricordate, ma lui e Oscar sono, ormai da ben tre anni, una sorta di nostre guardie del corpo. Come sempre fanno dei turni e si mettono d'accordo ogni giorno su chi deve fare la notte e chi invece il pomeriggio. Non abbiamo mai avuto problemi con loro e sono eccezionali. Ci sentiamo proprio protetti.
<<Ho bisogno del mio jet privato nell'immediato>> dichiaro.
<<Signor Walker ma è quasi impossibile, doveva almeno dirmelo qualche giorno fa.
Non parlo solo per la disponibilità rimasta mi riferisco anche ad un fattore economico. Magari al momento ci sta che gli faranno pagare di più..>>, lo interrompo e dico: <<Non ho tempo da perdere. Chloe non si trova da nessuna parte e devo correre a New York. Non me ne frega niente dei soldi, per lei sono disposto a spenderne anche 100.000 in un colpo solo, ma fammi avere tra un quarto d'ora quel cazzo di jet>>.
Lui annuisce ed entra in casa per fare una chiamata. Lo seguo e mi accerto che le bambine non si siano svegliate, poi successivamente esco nuovamente fuori per avviarmi in macchina. Una volta sistemate le bambine nei rispettivi seggiolini, richiudo il passeggino e lo metto nel bagagliaio.
<<Dylan!! Dylan!!>>, Catherine viene verso di me e mi abbraccia.
Piange e subito la stringo forte. Christopher mi guarda, sembra spaventato quanto lei, ma per fortuna si sa gestire. Ho bisogno di persone come lui al mio fianco perché altrimenti rischio pure io di andare in paranoia. Di farmi venire l'ansia e non è una buona idea. Quando succedono queste cose bisogna ragionare, per bene sopratutto, non farsi prendere dall'ansia anche se posso capire che è inevitabile.
<<Dimmi che sai qualcosa di Chloe ti prego>> piagnucola lei.
<<Non so ancora nulla, ma andiamo, c'è un jet privato che ci aspetta>> confesso.
Entrambi annuiscono ed infine tutti e tre entriamo in macchina.
Prima di partire Ryan si avvicina all'auto e mi fa cenno di abbassare il finestrino.
<<Ho già fatto signore, un jet privato la sta aspettando. Il pagamento avverrà al suo ritorno>> confessa.
<<Grazie!!>> dico e successivamente parto.
Arrivato in aeroporto, prendo in braccio le bambine e Hope si sveglia.
<<Aiutami, dico a Chris>>, lui prende in braccio Marylin e Catherine tira fuori il passeggino. La bambina mi tocca una guancia e poi dice: <<Papà>>.
<<Sh dormi amore, al tuo risveglio sarai a casa tranquilla. Andiamo a trovare la mamma>>.
La appoggio nel passeggino, ma scoppia a piangere e allora la riprendo in braccio.
<<Va bene andiamo>>, ci avviamo nella pista e solo dopo essere montati sull'aereo, Hope si riaddormenta.
Dopo più di cinque ore di volo, atterriamo e subito ci dirigiamo verso casa nostra, quella mia e di Chloe. La donna che tuttora amo.
È mezzogiorno e quando entro in casa trovo mio figlio insieme a James. Stanno pranzando e insieme a lui c'è anche la figlia.
<<Dove sono Richard e Rachel?>> chiedo.
<<Sono andati a cercarla e a sporgere denuncia>> risponde lui.
<<Papà!!>>. Il bambino scende dalla sedia e viene ad abbracciarmi.
Abbraccio mio figlio e poi guardo James.
<<Senti amore, visto che hai finito di mangiare perché non vai a giocare in camera con Tobìa? Vi divertirete>> opta il padre rivolgendosi alla figlia. Lei scende dalla sedia e si avvia verso le scale. Porge una mano a Tobìa e lui gli va incontro poi, successivamente, salgono le scale insieme mano nella mano.
<<Signor Walker, che sollievo sapere che è qui. Io e Steffy siamo un sacco preoccupate. Lasciate a noi le bambine>> dice Katie prendendole per mano.
Hope mi guarda e mette il broncio.
<<Che hai amore?>> chiedo accarezzandole i lunghi capelli biondi.
<<Voglio la mamma>>, mi si getta al collo ed inizia a piangere. Il mio cuore va in frantumi e odio non poterla soddisfare al momento. 
<<La mamma è a lavoro, torna presto, ok?>>.
<<Vieni con me tesoro, ti ho preparato i dolcini alla vaniglia che piacciono a te>> dice Katie inginocchiandosi a lei.
La bambina di asciuga le lacrime e afferra la mano di Katie. Tutte e tre si chiudono in cucina e finalmente rimaniamo solo adulti.
<<Ok, adesso che siamo solo adulti. Che cosa dobbiamo fare?>> chiede Chris.
<<Io vado a cercarla>> affermo.
<<Ci sta pensando già la polizia Dylan>> replica James.
<<Non mi importa, io voglio andare a cercarla e costi quel che costi lo farò>> ribatto acido.
Improvvisamente bussano alla porta e quando apro, mi ritrovo davanti tre poliziotti.
<<Salve, siete la famiglia di Chloe? Chloe Johnson?>> domanda uno di egli.
<<Si, sono il fidanzato>> rispondo mentendo.
<<Bene... Siamo qui per dirvi che ci sono tre pattuglie che la stanno cercando e adesso ne ho richieste altre tre. Sono venuto qui per farle qualche domanda>> annuncia il più alto. Scuoto la testa e poi dico: <<Chiedo scusa ma non ho tempo, devo andare a cercarla>>.
<<Signore credo che sia inutile, ci sono già un un sacco di pattuglie che la stanno cercando da stamani>> dichiara.
<<È quello che gli ho detto pure io>> interviene James. Mi giro verso di lui e gli punto un dito contro, poi dico: <<Tu stai zitto>>. È l'ultima persona che voglio sentire. Non mi va giù il fatto che abbia passato più tempo con mio figlio, ma d'altronde che posso farci? Lui è qui, c'è sempre per Chloe e questa cosa mi fa infuriare a bestia. Nonostante ne sia conoscenza da ormai due anni e mezzo.  
<<Non importa, ho bisogno di andare a cercarla>> insisto fregandomene di ciò che mi consigliano di fare o meno.
<<Ora che ci penso... Potrebbe aiutarci sì>> dice il poliziotto più basso.
<<Ma che cosa stai dicendo George?>> domanda confuso quello più alto.
<<Signore, lei riesce mica rintracciare il cellulare della sua ragazza?>>.
<<Sì>> ammetto.
<<Allora venga con noi>> mi ordina.
<<Vengo anche io>> aggiunge Chris.
<<No, Chris è pericoloso>> lo supplica la futura moglie.
<<È mia figlia e voglio andare da lei>>.
Si gira di nuovo verso di noi ed esce dalla porta. <<Andiamo forza>> ci costringe.
Esco anche io e Catherine, oltre a dirmi di essere prudenti, mi assicura che ci pensa lei ai bambini. La ringrazio e successivamente andiamo. Spero che stia bene, ho bisogno di sapere che lo sia. Non riesco ad immaginarmi un futuro senza di lei, e se solo scoprissi che le è successo qualcosa non me lo perdonerei mai.
Mai.

Nothing more 5 || amore incondizionato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora