Capitolo 38

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Dylan 

Aspettavo questo momento dall'ultima volta che ci siamo visti. Finalmente sono di nuovo a casa ma questo lei non lo sa.
Dopo due squilli sento subito la melodia della sua voce e a susseguirsi la sento pronunciare il mio nome.
<<Dylan>>, la vedo sorridere dalla finestra e finalmente mi sento vivo.
<<Che stai facendo?>> le chiedo.
<<Sono sul divano, prima stavo parlando con mamma ma adesso è tornata in cucina>> mi risponde.
<<Mh capisco. Ed è buono il tè che ti stai bevendo>> chiedo divertito.
<<Si si è buon... Aspetta, ma tu come fai a sapere che sto bevendo il tè?>> mi chiede innocentemente.
<<Guarda la finestra alla tua sinistra>>, si gira e mi vede.
<<Oddio>>, sul suo viso si fa strada un sorriso ampio e subito mi avvio verso la porta.
Apro quest'ultima ed entro dentro casa.
<<Che ci fai qui?!>>, la mia splendida ragazza si alza in piedi e viene verso di me.
L'abbraccio forte, facendo attenzione alla pancia e poi la bacio.
<<Mi sei mancata tanto>> le confesso tra un bacio e l'altro.
<<Anche tu>>, mi sorride e poi mi guarda negli occhi. Poso lo sguardo sulla sua pancia e la tocco delicatamente.
<<È cresciuta eh>>, ritorno a guardarla negli occhi e annuisce.
<<Perché non mi hai avvisata che tornavi? Sarei venuta a prenderti all'aeroporto>> mi informa.
<<Volevo farti una sorpresa e comunque non te lo avrei concesso. Solo perché sei stata meglio in questi mesi non significa che sia tutto apposto>> le ricordo.
<<Non farmici pensare ti prego. Manca solo qualche settimana al parto e ho un'ansia assurda>> mi confessa.
<<Non averne>> la rassicuro e nel mentre le accarezzo una guancia.
<<Hai da raccontarmi molte cose, tu lo sai vero?>> chiede.
<<Si lo so ma non pensiamoci ora, te le racconterò da domani. Oggi voglio stare con te e con le bambine>> ammetto.
<<Anche io>> replica.
<<Dov'è Tobìa?>> chiedo.
<<È su, sta dormendo. Se vuoi puoi andare da lui a svegliarlo. Ne sarà molto felice>>.
<<Si vado>>, mi tolgo il giubbotto e poi mi avvio verso le scale.
<<Dylan vuoi qualcosa da mangiare?>> domanda la mia donna.
<<No grazie sto bene così ma grazie>> rispondo.
<<Va bene>>.
Mi dirigo al piano superiore e subito mi avvio nella stanza di Tobía.
Gli afferro una manina e la scuoto leggermente.
<<Amore, vieni da papà>>, lui si sveglia e apre gli occhi. Mi guarda ma non emette un suono.
Continua a far muovere il ciuccio di plastica e mi stringe forte il dito.
Lo prendo in braccio e quando gli tocco la pancia mi rivolge un ampio sorriso, facendo cadere successivamente il ciuccio per terra.
Laura catto ma non glielo riporto alla bocca.
Lo lascio sul comodino in modo da disinfettarlo una volta dopo.
<<Quanto sei bello>>, gli accarezzo una guancia e subito mi afferra i capelli.
<<Ecco lo sapevo>> impreco a bassa voce.
<<Fai il bravo dai, lascia i capelli del papà>> gli dico afferrando la sua mano per cercare di staccarla dai miei capelli.
<<Lasciali>> ripeto calmo.
Lui non sembra intenzionato a lasciarmeli anzi, me li tira e cerca di metterseli in bocca.
<<Tobìa no>>.
<<Dylan ma che cosa sta succedendo qui?>> chiede Chloe ridendo come una scema.
<<Questo teppistello ha deciso di tirarmi i capelli>> rispondo lamentandomi.
Lei con pazienza e calma si avvicina verso di noi e prende in braccio Tobìa. 
Finalmente il piccolo mi lascia i capelli e non appena lo fa me li risistemo.
<<Vedo che è stata una buona idea venire qui a svegliarlo>> afferma Chloe.
<<Sì sì proprio una buonissima idea>> replico sarcasticamente. Rido di nuovo ed io la seguo.
<<Vuoi vedere una cosa?>> chiede.
<<Si certo, di che cosa si tratta?>> domando curioso come sempre.
<<Tu seguimi e non fare domande>> ribatte.
<<Quando voglio farti una sorpresa mi tartassa pure l'anima affinché io ti dica tutto mentre quando sei tu a farmela dovrei stare zitto>>.
<<Si è proprio così>>, si avvicina e mi lascia un bacio veloce sulle labbra.
<<Dammi a me Tobia, non voglio che fai degli sforzi>>, lo riprendo in braccio e poi seguo Chloe. Usciamo insieme dalla stanza e vedo che va dritta in una delle due stanze dedicate agli ospiti, per il momento almeno.
Apre la stanza e non posso credere a ciò che sto vedendo. In questi tre mesi ha completamente fatto e costruito la camera dei sogni di ogni bambina. 
<<Ma cos... Come hai fatto?>> chiedo entrando.
<<Mi sono fatta aiutare da persone esterne però l'idea è partita da me>> dice rispondendo alla mia domanda.
<<Ma è splendida>>.
<<Sono felice che ti piaccia>>, mi rivolge un sorriso e poi guarda Tobìa.
<<Ti ha aiutato anche tua madre?>> chiedo.
<<Sì, lei mi è stata di grande aiuto>>.
<<Be'... Complimenti perché è davvero stupenda>> affermo continuandola a guardare.
<<Grazie>> replica subito dopo.
<<Dici che piacerà anche a loro?>>, si tocca la pancia e subito capisco che si stia riferendo alle bambine.
<<Ma certo, tutti sognerebbero una cameron a così>> confesso.
<<Dici?>>.
<<Dico>>.
<<Meglio così>> mi abbraccia ed io ricambio.

Nothing more 5 || amore incondizionato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora