Capitolo 42

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Dylan

Sapete... Mi sono un po' ricreduto.
Credevo che dormire in macchina fosse più comodo, o almeno ogni volta che ci ho dormito non è stato poi così male ma questa volta non sono riuscito a chiudere occhio. E non so se è stato perché non riuscivo a trovare la posizione adatta o perché mi veniva in mente l'errore appena commesso, ma so solo che ho sonno e avrei bisogno di dormire insieme alla madre dei miei figli, non dentro questa macchina ghiaccia e scomoda.
Ieri sera l'ho combinata davvero grossa e ho sbagliato lo ammetto.
Non avrei mai pensato di dire in un momento del genere il nome di un'altra donna, non era mai successo. Lei voleva solamente ricompensare tutto quello che ho fatto io per lei in questi mesi con un semplice approccio fisico della quale anche io ne avevo bisogno, ma come sempre ho rovinato tutto.
Spero solo che non sia troppo arrabbiata con me. Ieri sera lo era ma non le posso dire nulla, ha ragione, anche io lo sarei con lei se solo fosse successo il contrario.
Adesso chissà che cosa starà pensando...
Magari penserà che l'ho tradita, che sono andato a letto con Wendy ma non è così, in parte. Dovrei parlargli al più presto però adesso so che non mi ascolterebbe.
Tutto quanto è successo solo la notte passata ed è ancora una cosa fresca. Come minimo sarà ancora arrabbiata, ma che dico... Sarà infuriata nera e non mi vorrà di certo vedere.
Il problema è che io non riesco a stare nemmeno un'altra ora seduto su questa macchina. Potrei andare a vivere dai suoi genitori se entro stasera non mi fa tornare a casa, ma come minimo mi riempirebbero di domande a cui non voglio rispondere.
La madre di Chloe è proprio come la figlia, delle volte tendono ad essere molto ficcanaso e non si fanno mai i cavoli loro, vogliono sapere sempre tutto di tutti e al primo problema si fanno un sacco di paranoie.
Vedermi entrare in casa senza un minimo di preavviso sarebbe davvero una sorpresa, o almeno credo, per la madre di Chloe. Nonostante il nostro rapporto sia migliorato molto in questi ultimi mesi, preferisco mantenere sempre un certo equilibrio tra di noi. Non voglio piombargli in casa senza un minimo di preavviso.
Adesso sono già le cinque di pomeriggio e sono più o meno al quinto sonnellino. Come già vi ho detto stanotte non ho dormito però per fortuna dopo pranzo, nonostante mi sia svegliato più volte a causa della scomodità della mia auto, sono riuscito a dormire almeno un paio d'ore. Vorrei tanto rientrare in casa ma ho paura che Chloe non voglia.
Sono talmente uno stronzo che ieri sera, durante il nostro momento, non gli ho nemmeno detto che la amavo.
Lei me lo ha detto, me lo ha ripetuto con quella voce sexy ma allo stesso tempo dolce, però io sono stato davvero un bastardo a non dirgli anche io quanto la amo.
Mi odio per questo.
Dopo poco più di mezz'ora prendo coraggio ed entro in casa.
<<Chloe sono tornato>> dico chiudendo la porta. Non la trovo in salotto perciò salgo al piano superiore.
<<Chloe>> la richiamo ma niente.
Vado nella stanza di Tobía ma non trovo nessuno, ma quando entro nella camera delle bambine la vedo impegnata a piegare le loro tutine e non appena mi vede si irrigidisce.
<<Ciao>> dico a malapena.
Lei resta in silenzio e continua a mettere in ordine le cose.
<<Come stai?>> le chiedo titubante.
<<Cosa ci fai qui?>> mi risponde ignorando completamente la mia domanda.
<<Sono venuto qui per chiarire>> confesso.
<<Chiarire che cosa scusa?>> chiede.
<<La situazione che ho creato ieri sera>>.
<<Non ho nulla da dirti mi dispiace>> spiega.
<<Tu forse no ma io si>> ammetto.
<<Non mi interessa ascoltarti>> dichiara.
<<Invece lo farai>> la obbligo.
<<Non credo proprio>> ribatte.
<<Ah no?>>, chiudo la porta a chiave e mi giro verso di lei per guardarla.
<<Ora vediamo chi ascolterà l'altro>> replico.
<<Dylan non ti azzardare a fare stronzate perché le bambine stanno dormendo. Tu non hai idea di quanto mi ci è voluto per farle addormentare, prova a fare un minimo di rumore e ti posso dichiarare il peggio>> mi avverte parlando abbassa voce ma con tono deciso e prepotente.
<<Allora usciamo>>, apro la porta e insieme scendiamo al piano inferiore.
Lei si avvia subito in salotto per mettere apposto i giochi di Tobìa e inizia ad ignorarmi.
<<Mi dispiace>> inizio a dire.
Lei continua a non calcolarmi e questa cosa mi rende nervoso ancora di più.
<<Non avrei mai dovuto fare accadere una cosa simile e per la milionesima volta ti chiedo scusa, mi dispiace davvero tanto ma ti posso spiegare. A tutto c'è una spiegazione e non voglio minimamente che tu inizi a pensare ad un ipotetico tradimento o a una cosa simile perché non è successo quello che pensi tu>> continuo a spiegarle.
<<Ciò che è successo ormai non mi riguarda più>>, continua a tenere lo sguardo basso e a raccattare tutti i giocattoli per poi infilarli dentro una cesta.
<<Chloe ti prego non iniziare, non anche questa volta per favore. Capisco che tu sia arrabbiata, hai le tue ragioni ed io non posso dirti nulla ma non fare questi discorsi qui. Non iniziare ad impaurirmi facendomi credere che tu mi stia lasciando. Tra di noi non potrà mai finire e tu questo lo sai>>.
<<Ma tu credi seriamente che io sia così scema da riprendermi un uomo in casa dopo una cosa simile. Il perdono non si nega nessuno, si dà sempre una seconda opportunità se si capisce che ne vale la pena ma tu ne hai avute fin troppe di occasioni per dimostrarmi ciò di cui avevo bisogno. Ogni volta finivo in lacrime per te, mi distruggevi sempre, facevi succedere qualcosa che mi faceva stare male e adesso sono stanca. Quando ti ho dato l'ultima opportunità credevo che avevi messo la testa apposto, credevo che con un figlio e due in arrivo tu avessi capito che cosa volevi ma in realtà ho sbagliato a credere così tanto in te. Non sono riuscita a curarti e mi dispiace per te, non più per me perché so quanto valgo e so che volendo ci metterei anche meno di una settimana a trovarmi un'altro uomo che mi ama, per davvero però>> sbotta.
<<Ma che cazzo stai dicendo>>.
<<La verità Dylan>>.
<<Io non ce la faccio più, ok? Non ce la faccio più ad essere presa in giro da te. In tutta la mia vita ogni persona, tranne i miei due migliori amici, mi ha sempre preso in giro per vari motivi. Al tempo della scuola perché non ero una ragazza alla moda, fuori dalla scuola perché ero considerata una ragazza troppo secchiona che pensava solo allo studio e che preferiva non uscire mai per non rovinarsi la media. Poi sono venuta al college e non ho fatto altro che sentire persone sparlarmi dietro per tutte le chance che ho dato a te, ma adesso basta. È inutile continuare a inserire punti e virgole nella nostra relazione quando forse entrambi dobbiamo accettare che abbiamo bisogno di un punto, che la nostra relazione ha bisogno di un punto>> spiega.
<<Ma cosa stai dicendo?>> chiedo esterrefatto.
<<Voglio finirla qui una volta per tutte>>.
<<Sul serio ci stai provando di nuovo?>> domando avvicinandomi a lei.
<<A fare che cosa?>> chiede.
<<Sul serio stai cercando di chiudere con me un'altra volta?>>.
<<Mi hai portato tu a questa decisione e darti un'altra possibilità, per la milionesima volta, significherebbe non volermi bene e siccome in questi mesi ho imparato ad amarmi molto di più, non voglio più stare male per colpa tua Dylan>> annuncia fiera di sé.
<<Abbiamo 3 figli insieme>> gli ricordo.
<<Tu invece te lo sei ricordato che avevi tre figli mentre facevi quelle cose con Wendy?>>.
<<Non è successo quel che pensi, lasciami spiegare>> mi affretto a dire.
<<No Dylan basta, sono stanca. Non c'è più niente di cui parlare e adesso voglio finire questa discussione senza mai più tornarci sopra>> dice seria.
<<È la tua decisione?>> le chiedo.
<<Si>> risponde.
<<E ne sei sicura?>>.
<<Si>>.
<<Sappi che questa volta non ti rincorrerò, giuro Chloe Johnson che se chiudi con me è finita per sempre>> la avverto serio.
<<Ho già chiuso la nostra relazione da cinque minuti>> risponde altrettanto seria.
<<Bene, da oggi sarai solo la madre dei miei figli sappilo>>, prendo le chiavi di casa e mi avvio con passo deciso verso la porta.
<<Ah e un'ultima cosa>>, mi giro e la guardo.
<<Spero davvero che sia quello che tu vuoi e che non sia una cosa detta e presa sul momento perché non appena metto piede fuori da questa casa, sappi che non dovrai mai più cercarmi se non per chiedermi dei miei figli>>.
<<Sono sicurissima ma grazie per avermelo ricordato. La casa è sempre libera per te. Non so adesso dove tu vuoi andare, molto probabilmente avrai un po' da smaltire quel marcio che ti è rimasto dentro ma sappi che non voglio che tu dormi in macchina. Puoi continuare a stare qui e se necessario faremo dei turni. Quando vedrai le bambine e Tobìa io me ne andrò dei miei genitori o comunque uscirò di casa in modo da stare sotto lo stesso tetto il meno possibile>> spiega.
<<Sei ridicola ma va bene, complimenti perché hai distrutto l'unica cosa più bella che entrambi avevamo: la nostra famiglia>>.
Esco di casa sbattendo la porta e corro in macchina. Che se ne vada in culo lei e il suo modo di fare. Come posso chiarire le cose con una donna che nemmeno vuole ascoltarmi? Maledico il giorno in cui l'ho incontrata e ancora di più il giorno in cui mi sono innamorato di lei pur sapendo che non sarebbe mai stata mia.

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