Capitolo 65

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Chloe

Dopo cena ci mattiamo tutti a guardare la televisione. È strano pensare che fino a tre anni fa Dylan odiava guardarla e invece adesso sembra che non ne possa fare a meno.
Non è così lo so, ma è buffo.
Lo sarebbe ancora di più se quella stronza non fosse seduta affianco a lui.
Lei è in mezzo, alla sua sinistra c'è Dylan mentre alla destra c'è Ryan.
I bambini sono andati a letto già da un'oretta ed io sono sola. Non so cosa fare e al momento mi sto annoiando. Sono sola sulla poltrona e il film che è in Tv non è dei generi che piacciono a me. Aspetto qualche altro minuto e poi annuncio a tutti di andarmene in cucina a prepararmi qualcosa.
Una volta rinchiusa dentro, sento riaprirsi la porta e quando mi giro vedo Dylan.
<<Ei>> entra e chiude la porta alle sue spalle.
<<Complimenti perché la cena era squisita e poi la ricetta che mi avevi consigliato è stata così semplice da...>> lo interrompo e a denti stretti dico: <<Vattene>>.
Lui mi guarda confuso e poi dice: <<Non ho capito scusa>>. Ha capito eccome.
Fa finta di non capire altro che.
<<Ho detto vattene>> ripeto.
<<Perché? Che ho fatto?>> chiede innocentemente. Non so perché sono arrabbiata. Non so se è dovuto al fatto che le abbia permesso di rimanere a cena il giorno del mio ritorno, se perché stasera non ha fatto altro che parlargli oppure perché so che ci sarà anche lei al matrimonio con lui; so solo che la detesto e non voglio averla attorno.
<<Voglio che tu te ne vada>> insisto.
<<Mi spieghi almeno perché?>> domanda.
<<No, vattene>> rispondo.
<<Ma io non capisco... Andava tutto così bene. Vuoi farmela pagare perché oggi ho messo paura al tuo nuovo fidanzato?>> chiede acido.
<<Non tirare in mezzo James e se non voglio parlare con te non lo farò. Non ho da dirti nulla e non ho da farla pagare a nessuno. Io non sono come te, non litigo con le persone per poi scatenare una guerra mondiale>> confesso.
<<Perché scusa quando l'avrei fatto io?>>.
Mi guarda più confuso che mai e si avvicina.
<<Dannazione Dylan vattene>> dico alzando il tono della voce. Lui sembra sconcertato dalla situazione. Non mi riconosce, so che lo sta pensando, e neanche io mi riconosco.
Non capisco come mai stia reagendo così.
<<Oh, mi spieghi che hai?>> chiede premuroso e con voce dolce.
<<No, vattene. Non te lo ripeterò un'altra volta>> aggiungo. Lui sembra incazzarsi, parecchio anche e quando sbatte una mano sul tavolino ne ho la prova.
<<Sai cosa ti dico? Vaffanculo. Io vengo qui per capire cosa ti prende e dopotutto devo essere trattato così? Non ne vale proprio la pena. Vattene in culo Chloe, sul serio. Mi hai stancato>> dice senza cuore.
Ormai non ci rimango più male alle sue parole.
Ne ho sentite di tutte, me ne ha dette di tutti colori e ormai queste parole non mi fanno più effetto. Quindi se pensa di ferirmi si sbaglia.
<<Me ne vado a letto, buonanotte>>, esce dalla cucina sbattendo la porta e facendomi rimanere nella stanza da sola.
Che hai fatto Chloe?
Che hai combinato?
Mi rimprovera la mia vocina.
<<Posso?>> chiede Wendy affacciandosi alla porta. Annuisco e lei entra chiudendola.
<<Ti manca qualcosa? Io penso di andarmene a letto adesso>> confesso.
<<In realtà mi piacerebbe parlare con te>>.
<<Io non ho niente da dirti>> replico distogliendo lo sguardo.
<<Ma io si, e vorrei tanto che tu mi ascoltassi. La situazione non è quella che credi Chloe>>.
<<Mi sembra più che evidente che qualcosa c'è>> ribatto riportando lo sguardo su di lei.
<<No Chloe...>>, con i gomiti si sporge in avanti e si appoggia al bancone di cucina.
<<Io e Dylan non stiamo insieme, non lo siamo mai stati>> aggiunge subito dopo.
<<Queste cose a me non interessano>> mento.
Eccome se mi interessano, vorrei sapere tutto, ma non stiamo più insieme quindi non sono cose che spettano a me sapere.
<<Vuoi forse venirmi a dire che non stai morendo di gelosia?>> chiede lei.
<<Dylan può fare quello che vuole>> rispondo.
<<Non ci credi nemmeno tu>> ribatte.
Rimango in silenzio perché so che ha ragione.
<<Senti Chloe so che ce l'hai con me>> inizia a dire. Alzo le sopracciglia e successivamente dico: <<Oh ma dai, cosa te lo fa pensare?>>.
<<Questo>> dice gesticolando mentre si riferisce alla mia risposta sarcastica.
<<Ma hai ragione, non ti biasimo>> aggiunge.
<<È il minimo>> replico io.
<<Mi sono comportata da schifo, me ne vergogno credimi, ma Dylan non c'entra nulla e finalmente ho capito che non possiamo stare insieme>> confessa.
<<Ok>> dico tranquilla.
<<Chloe. Ti supplicalo, parlagli, risolvete. Avete dei figli insieme e vi amate alla follia>>.
<<Se mi avesse amato davvero non avrebbe fatto ciò che ha fatto>> ammetto.
<<Ma non è stata colpa sua, è solo colpa mia. Ci sono stati dei baci dove lui mi ha sempre respinto, ma non in questi due anni, parlo di quando feci quella cazzata che vi ha separati>> dichiara lei.
<<Ti sei comportata come una troia>> dico avvicinandomi a lei.
<<Lo so e mi dispiace>> annuncia.
<<Se solo non avessi una reputazione ti prenderei a schiaffi>> le confesso.
<<Me lo meriterei>> replica.
<<Oh tranquilla io lo so bene>> la rassicuro.
<<Dylan è pentito nonostante sappia pure lui di non aver fatto nulla di male>>, sospira e poi riprende a parlare dicendo: <<Sono stata io a baciarlo e mi ha respinto, sono stata io a sedermi su di lui ma anche lì mi ha respinto, sono stata io a dormire con lui e a strusciarmi su di lui e lì...>>.
La interrompo e dico: <<E li te lo ha permesso>>. Vuole farlo passare per innocente ma non lo è. Ciò non lo giustifica.
<<Si ma era ubriaco quella notte. La notte in cui abbiamo dormito insieme non smetteva di parlare di te. Ha tirato fuori il discorso del vostro matrimonio e diceva ad un certo Christopher quanto ti amava>> spiega lei.
Mi si illuminano gli occhi a quella parole.
Mio padre..
<<Davvero?>> chiedo.
<<Si. Non so dirti bene che cosa diceva visto che spesso si mangiava le parole, ma comunque sognava te e si capiva>> risponde.
<<Tu non hai idea di quante volte l'ho beccato a piangere per te. I primi tempi, quando lui è tornato a Los Angeles, era freddo con me ma me lo aspettavo. Non ci siamo sentiti per tanti mesi fin quando non gli ho chiesto aiuto>> precisa guardandosi le mani.
<<Che vuoi dire con il termine aiuto?>>.
<<La madre di Dylan quando ha scoperto di quello che era successo tra me e lui mi ha licenziato e non sono più riuscita a trovare lavoro da nessuna parte perché ha iniziato a far girare voci su di me per tutta Parigi. Ho provato a cercare lavoro, ma nessuno mi prendeva così ho chiesto a Dylan ed è per questo che continuo a lavorare con lui>>.
La sua mano trema ma cerca di coprirla con l'altra. Così però mi fa sentire una merda..
<<I primi tempi sono stati difficili perché non mi rivolgeva nemmeno la parola ed io non conoscevo nessuno lì, ma con il tempo abbiamo chiarito le nostre cose, io gli ho chiesto scusa e gli ho detto che se potevo fare qualsiasi cosa pur di rimediare lo avrei fatto. È stato lui a dirmi di non fare nulla perché voleva che fossi tu a cercarlo, che fossi tu a volere di nuovo un vostro ritorno. Lui già lo desiderava ma non voleva pressarti e questa cosa deve farti riflettere molto>> mi avverte lei.
<<Dylan è davvero cambiato, questa volta te lo posso assicurare io. Con il tempo ci siamo avvicinati, ma non come pensi tu. Siamo diventati come una sorta di migliori amici e sono contenta di averlo fatto. Io per Dylan ormai non provo più niente, è tuo e mi dispiace di averlo capito troppo tardi. Mi sento malissimo a sapere di aver rovinato una famiglia, ma ti prego Chloe. Non è successo niente tra me e lui. Non siamo andati a letto insieme, mai e te lo giuro>> dice sincera.
Questo lo so, Dylan me lo avrebbe già detto, ma come faccio a dimenticare tutto quello che è successo? Ero incinta e lui era divertirsi a Parigi invece di lavorare.
Si sono baciati, hanno dormito insieme, c'è stato un contatto fisico dove i loro corpi si sono toccati in modo provocante.
Io tutte queste cose non riesco ad accettarle, non riesco a superarle perché l'immagine di loro due insieme raffiora sempre nella mia mente ed è una tortura per me.
<<Per tutti questi anni non ha fatto altro che parlare di te, di voi come coppia, dei vostri figli e del futuro che vorrebbe avere con te. Solo con te e con nessun altra donna>> mi confida.
<<Ti ripeto: so che sei arrabbiata e ne hai tutto il diritto. Io non ti chiedo di dimenticare, questo so che non si può fare, ma ti chiedo di dargli un'altra opportunità. Se la merita, te la meriti e ve la meritate entrambi. I vostri figli se lo meritano. Se vuoi continuare ad odiare qualcuno fallo, ma quella persona fai che sia io. Continua ad odiare me e ad amare il padre dei tuoi figli>> mi scongiura.
<<Lui è perso senza di te>> dice infine.
<<Non è così semplice. Chi mi dice che non mi stai mentendo?>> chiedo.
<<Io, te lo dico io. Non voglio che tu mi creda, non se tu debba sentirti obbligata e se non ti senti di farlo lo capisco, ma se tu andassi a chiedere a Dylan le stesse cose, credimi ti risponderebbe nello stesso modo>> risponde.
Non vedendomi convinta aggiunge un'ultima cosa che mi colpisce allo stomaco.
<<Lui ti ha amato in tutti i modi che ha potuto. Ti ha amato in ogni sfumatura, in ogni maniera possibile e immaginabile. Tu adesso sei arrabbiata e hai tutto il diritto di esserlo, ma solo perché ha fatto degli errori non significa che non ti ami, anzi>>, si alza in piedi e si posiziona difronte a me.
<<Vai a dormire con lui, non permettergli di andare a dormire sul divano. Ne avete perso già abbastanza di tempo>> mi consiglia.
Annuisco e mi giro di spalle.
<<Buonanotte Wendy>> dico uscendo di cucina. Saluto Ryan che nel mentre si prepara ad uscire e poi salgo al piano superiore.
Entro nella nostra stanza e lo trovo già addormentato. È bellissimo.
Mi avvicino a lui e mi inginocchio davanti al letto per accarezzargli una guancia.
<<Dylan>> lo chiamo.
Apre gli occhi e poi tutto assonnato dice: <<Si scusami, adesso scendo di sotto>>.
<<No>> dico di scatto.
Lui si stropiccia gli occhi e li strizza assumendo un'espressione confusa.
<<Fammi salire>> dico sposandolo un po' più in là e verso il centro del letto. Mi siedo sul bordo e successivamente dico: <<Non voglio che tu te ne vada, voglio dormire con te se a te ovviamente sta bene>>.
<<Certo>> dice tranquillo.
Velocemente mi alzo e mi spoglio davanti a lui.
Indosso una sua maglia e poi mi infilo sotto il letto insieme a lui. Lo abbraccio e lui mi accarezza la testa facendomi rilassare.
<<Mi dispiace tanto>> gli comunico.
<<Posso capirti, non fa nulla. Ah e... Dispiace anche a me. Non le penso quelle cose>>.
Alzo la testa e lo guardo.
<<Mi dispiace per tutto>> aggiunge.
Improvvisamente lo bacio e monto sopra di lui.
Non voglio che si senta in colpa, ma sopratutto non voglio sentire nessun discorso adesso.
Voglio lui.
<<Non parlare di quello che è successo. Aiutami a dimenticare>> lo scongiuro.
<<Che vuoi fare?>> domanda.
<<Scopami>> rispondo.
<<Chloe..>> ridacchia e non sembra convinto della mia richiesta. Pensa che stia scherzando ma, pur sapendo che è una pessima idea, io lo desidero davvero. Desidero sentirlo di nuovo, dopo troppo tempo, dentro di me.
Come un tempo.
<<Dylan sono seria, fallo>> dico schietta.

Nothing more 5 || amore incondizionato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora