Chloe
<<Buongiorno>> dico entrando in cucina seguita da Dylan. Ha solo i boxer addosso e questa cosa mi disturba non po'.
Non certamente per i miei figli, ormai loro ci sono abituati e non è questo a disturbarmi. Però mi da noia l'idea che il Rachel possa vederlo. È una cosa folle lo so, ma la gelosia è uno dei miei problemi più grandi.
<<Puoi tornare per piacere al piano superiore e metterti dei pantaloncini corti?>> gli sussurro per non farmi sentire dagli altri.
<<Perché?>> mi chiede lui.
<<Te lo spiego dopo, adesso puoi andare?>>.
<<No, non vado finché non mi dai una spiegazione>> insiste.
<<Dylan..>> lo richiamo esausta.
<<No>> ammette.
<<Che cosa ti costa aspettare cinque minuti in più per sapere il motivo?>> chiedo.
<<E a te che cosa costa dirmelo?>> ribatte.
Come è possibile che abbia sempre una risposta pronta?
<<Ti supplico Dylan>> ripeto.
<<Vado su ma solo quando mi spiegherai perché>> aggiunge.
È inutile continuare a ribattere. Tanto va sempre a finire che vince lui. Vuole averla a tutti costa vinta e l'avrà anche questa volta.
<<Non voglio che Rachel ti veda con solo i boxer addosso>> confesso infine.
Ora è contento?
Sul suo viso vedo apparire un ghigno soddisfatto e subito dice: <<Bene, adesso che lo so vado su a vestirmi>>.
Mi lascia un veloce bacio sulle labbra e se ne va, lasciandomi in cucina con tutti gli altri.
<<Buongiorno Chloe, come hai dormito?>> mi chiede dolcemente James.
<<Bene, tu?>> chiedo a mia volta.
<<Bene grazie>> risponde.
Gli sorrido e prima ancora di sedermi lascio un bacio sulla guancia a tutti e tre i miei figli.
<<Ei no no, non faremo colazione qui. Andremo a farla in terrazza>> ammette Rachel prendendo il vassoio di croissant misti.
<<Oh, d'accordo>>.
Tutti insieme ci dirigiamo verso le scale.
Proprio in quel mentre vedo scendere Dylan con addosso una maglietta bianca e un pantalone corto, abbastanza sportivo direi.
<<Dove state andando?>> ci chiede.
<<Stamani colazione in terrazza>> afferma Rachel in tono allegro. Mi fa piacere che sia di buon umore. In gravidanza bisogna esserlo.
<<Dai a me il vassoio tesoro, non voglio che porti pesi>> dice premuroso Richard.
<<Grazie amore>> replica lei.
<<D'accordo allora andiamo>> li incalza Dylan. Richard è il primo a salire le scale, Rachel e James lo seguono a ruota.
Quest'ultimo ha in mano il caffè caldo, mentre Rachel sta portando il porta zucchero.
<<Collo>> dice Marylin lamentandosi e alzando le braccia verso il papà.
Lui la prende in braccio e subito si zittisce. Hope si limita a guardarlo.
Lui la guarda e capisce che deve prendere in braccio anche lei.
<<Tu vuoi essere preso in braccio?>> chiedo a Tobìa. Lui scuote la testa e sale due scalini.
<<No, io sono grande>> replica per poi salire ben tre rampe di scale senza l'aiuto di nessuno.
Di tanto in tanto si regge alla ringhiera, ma poi per il resto è autonomo.
Più o meno ogni bambino lo è alla sua età, ma devo ammettere che mi rattristisce il fatto che non voglia più essere preso in braccio.
Pagherei oro per tornare ai vecchi tempi, dove si faceva cullare tra le mie braccia.
Adesso ho le mie bambine che mi richiedono un sacco di attenzioni, ma come amo darle a loro, amo anche darle a Tobìa.
Arrivati in terrazza troviamo già tutto pronto sul tavolino. Non avendo abbastanza sedie per tutti quanti, Marylin si va a sedere sulle gambe del padre, Hope sulle mie e il mio ometto si siede al suo posto.
<<Ops>>, sentiamo dire da Rachel guardando
sotto il tavolo. Tutti la guardiamo e lei dice: <<Credo di aver pestato qualcosa>>.
Quando da sotto il tavolo tira fuori il mio reggiseno di pizzo, sbianco e poco dopo divento tutta rossa per colpa dell'imbarazzo.
<<E questo di chi è?>> chiede lei guardando tutti quanti. Dylan posa lo sguardo su di me e cerca di trattenere una risata.
Cazzo... Che figura.
Devo averlo lasciato qui la notte scorsa.
<<È mio. Vi chiedo scusa ma lo avevo lavato la scorsa notte visto che ci avevo sudato, e per farlo asciugare prima lo avevo lasciato qui fuori. Evidentemente il vento deve averlo fatto cadere a terra>> dico afferrandolo e nascondendolo sotto il mio sedere.
<<Oh non preoccuparti>> replica lei.
Con la coda dell'occhio guardo Dylan e noto che ha la testa china. Sta fissando il suo piatto vuoto e si morde il labbro per non ridere. Richard lo sta fissando e si copre la bocca con una mano per non far notare il suo sorriso divertito. Infine poso lo sguardo su James che anche lui è altrettanto imbarazzato, proprio come me, e mi guarda con un'aria divertita.
Sapevo che non ci avrebbero messo molto a capire la verità. Dio che imbarazzo!!
<<Allora Dylan...>> dice Rachel prendendo una brioche al cioccolato.
Lui alza di scatto la testa e sembra spaventato.
<<Oggi a che ore abbiamo i voli programmati??>> chiede curiosa lei.
I voli programmati?
Quali voli?
<<Verso le cinque di pomeriggio>> risponde lui. I muscoli del suo viso sembrano molto più rilassati rispetto a qualche secondo fa.
<<Quali voli scusate?>> domando.
<<Ma come... Dylan non te l'ha detto?>> chiede lei.
<<Detto cosa?>> la incalzo.
<<Andiamo in elicottero, come già avevamo previsto di fare>> dichiara.
Subito guardo male Dylan e lui sembra parecchio impacciato. Sa che ho paura ma nonostante tutto questo mi ha tenuto all'oscuro di tutto, e per di più ha organizzato una giornata in elicottero senza nemmeno avvertirmi. So perché non lo ha fatto, ma se solo me lo avesse detto mi sarei preparata psicologicamente.
<<Ah bene>>, sospiro ed inizio a mangiare.
Ci mettiamo poco a finire di fare colazione, ma tra una chiacchiera e l'altra passano due ore.
<<Io adesso sparecchio tutto quanto e credo di andarmene giù a lavare i piatti sporchi>> ammette Rachel prendendo in mano ogni piatto per poi metterli uno sopra l'altro, fino a crearci una piccola torre.
<<Ti aiuto pure io così poi vado a farmi una doccia>> annuncia James alzandosi dalla sedia. Lei lo ringrazia e successivamente spariscono dalla terrazza.
<<Mamma posso andare con James?>> mi chiede Tobìa.
<<Certo>> rispondo. Lui scende dalla sedia e prima ancora di farlo andare via dico alle bambine: <<Volete andare anche voi?>>.
Non rispondono, si limitano semplicemente a scendere dalle nostre gambe e si avviano verso il fratello.
<<L'hai già fatta quella cosa?>> chiede Richard a Dylan. Quale cosa?
<<Sì, se ne sta occupando lei. Ieri mentre eravamo in viaggio gli ho mandato un messaggio con su scritto ogni particolare e mi ha confessato che ci pensa lei. Dice che sa già come fare>> risponde il mio ragazzo.
<<Fare cosa?>> chiedo.
Dylan si gira di scatto verso di me e dalla sua faccia deduco che abbia dimenticato la mia presenza per qualche secondo, o perlomeno per il tempo necessario per rispondere alla domanda di Richard.
<<Ti ho già spiegato che ho due eventi da organizzare e di conseguenza, essendo lontano da casa, ho ordinato a Wendy di pensare a tutto quanto. Poi ovviamente al mio ritorno controllerò se ogni cosa è perfetta, altrimenti ci penserò io>> spiega meglio.
<<Ho capito>>, mi alzo e cerco di rientrarmene in casa, ma Dylan mi afferra per un polso e mi fa voltare verso di lui.
<<Ehi, che hai?>> mi chiede.
<<Ehm.. Io vi lascio soli. Scendo giù pure io>> confessa Richard andandosene.
<<Allora?>> mi incalza lui.
<<Perché non mi hai detto che saremo andati in elicottero?>> gli chiedo.
<<Non l'ho fatto apposta ti giuro, me ne sono scordato>> risponde dispiaciuto.
Alzo un sopracciglio e subito dice: <<Dico davvero>>.
<<Va bene ti credo>> confesso.
<<Mi dispiace>> ripete.
<<Non fa nulla>>.
Lui si avvicina a me e mi afferra il volto tra le mani calde, poi mi chiede: <<Sei arrabbiata, vero?>>.
<<No, sono solo preoccupata>> confesso.
<<Andrà bene>> mi rassicura.
<<Lo spero...>>.
<<Vieni qui>>, mi attira a se e posa il mento sulla mia testa. Mi stringe forte e mi promette di starmi affianco una volta saliti.
Le ore passano, e il tanto atteso momento, purtroppo, si avvicina sempre di più.
Il pomeriggio sembra volare subito, creando eccitazione a tutti, tutti tranne che a me.
<<Quanto è lontana la pista da casa nostra?>> chiedo entrando in macchina.
<<Non molto, ma tu cerca di rilassarti>> mi consiglia Richard alla guida.
<<Vieni qui piccola>>, Dylan mi abbraccia e mi lascia appoggiare la testa sul suo petto.
<<Non ti preoccupare mamma, ci sono io>> dice Tobìa in tono dolce mentre si siede sulle mie gambe. Gli lascio un bacio sulla testa e poi lo abbraccio, continuando però a stare appoggiata a Dylan.
Dopo non so quanti minuti di auto, arriviamo e poco dopo ci ritroviamo su una grandissima pista dove da lontano si possono individuare due elicotteri.
<<Dividiamoci in squadre da 4>> aggiunge Rachel. Io guardo Dylan e subito gli faccio capire che ho bisogno di averlo affianco.
<<Bambini... Volete andare con James?>> chiede Dylan ai nostri figli.
<<Si!!>> dicono all'unisono.
<<Ti va bene?>> chiedo al mio amico.
<<Li amo, come potrebbe non andarmi bene...?>> mi chiede.
<<Grazie>> replico.
<<Perfetto allora noi veniamo con voi>> afferma Rachel.
Quando mi ritrovo davanti la porta aperta di questo veicolo, mi blocco e stringo una mano a Dylan. Lui si gira per guardarmi e dice: <<Stai tranquilla. Una volta saliti vedrai che non ci penserai più>>.
Annuisco e lui sale.
Faccio lo stesso e nell'immediato mi infilo la cintura. I sedili sono molto comodi e anche l'interno è molto carino.
<<Siete pronti signori?>> domanda il pilota affacciandosi alla porta.
<<Sì>> risponde Rachel.
<<Bene, buon viaggio>>, chiude quest'ultima e nel mentre faccio un piccolo sobbalzo sul sedile. Dylan posa un braccio sulla mia spalla e subito mi giro verso di lui.
<<Rilassati>>, mi suggerisce.
Annuisco e quando vedo partire l'elicottero dei miei figli capisco che manca poco alla partenza.
Chiudo gli occhi quando lo sento alzarsi da terra e ancora di più lo faccio quando inizia a decollare. Afferro nell'immediato una mano di Dylan e lui posa subito le labbra sopra le mie.
Quando riapro gli occhi vedo che mi sorride e in un certo senso, l'ansia e la paura scompaiano quasi definitivamente.
<<Sono qui con te, non devi avere paura. Guarda che meraviglia>> dice indicando fuori dal finestrino. Sbircio per guardare e subito mi rendo conto di quanto sia incredibile Seattle vista da l'alto. È stupenda.
<<Hai visto?>>.
<<S, è splendida>> gli sorrido e mi appoggio a lui.
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Nothing more 5 || amore incondizionato
Chick-LitCOMPLETA. ⚠️⚠️ A BREVE IN REVISIONE ⚠️⚠️ Questo è il sequel di "Nothing more 4 || strade opposte" e ULTIMO LIBRO della serie Nothing More. È consigliabile leggere prima gli altri quattro libri e da ultimo questo per capire meglio tutta la storia. ...