꧁☬ 2.2 ☬꧂

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Regno di Tide

Il veliero oscilló pesantemente sull'acqua. Sul ponte c'erano uomini che gridavano i compiti da fare e gli sguatteri  correvano indaffarati da una parte all'altra dell'immensa imbarcazione per pulirla di cima a fondo. Il loro re teneva molto alle apparenze. Quel giorno era particolarmente importante perchè dopo i loro lunghi viaggi per le coste del regno i tre generali erano tornati al veliero principale per donare alcune ricchezze in segno di rispetto. I loro velieri leggermente più piccoli sostavano con i rispettivi equipaggi in attesa dei loro generali.

All'interno del veliero, in una stanza, la più grande e maestosa, il re stava seduto disinteressato sulla sua poltrona d'oro zecchino ricoperta da broccato blu, ed osservava con i suoi occhi color acqua cristallina i suoi generali.
-" Re Trai"
Si avvicinó il primo: Il generale Xién.  Aveva pochi anni meno di lui, 25 per l'esatteza mentre lui salito al trono giovane per la dipartita del padre ne aveva giá 27 ed ancora nessuna moglie che potesse dargli un erede. Non che la cosa gli importasse molto, se non per le voci che potevano circolare sul suo conto, ma anche di quelle, spesso, non si curava, a meno che come in quel caso, non parlassero di una sua impotenza, tra l'altro non vera.
Xién si fece avanti come al solito senza preoccuparsi di chiudere la sua giacca, lasciando vedere i suoi muscoli e i suoi tatuaggi; come facessero tutte le donne a farsi fregare da un rubacuori senza porto come lui, mai lo avrebbe compreso. Lo osservó spostare la sua lunga spada di lato e levarsi il cappello con le sue lunghe piume rosse e oro che gli toccavano le spalle, rivelando i suoi capelli corti neri.
-" siamo tornati con notizie interessanti"
-" sono sicuro che preferisca l'oro alle tue notizie"- disse ridendo il generale Bao, conosciuto come "piccolo Bao", anche se di piccolo in lui non c'era nulla.
Era un grande uomo abbronzato da poco trentenne pieno di muscoli, forte quanto un drago marino e dal carattere vivace e coraggioso. La spada legata alla sua vita era praticamente inutilizzata, visto che amava combattere a suon di pugni. Nessuno poteva batterlo nei combattimenti corpo a corpo; un uomo come lui tornava sempre utile.
Quando si fece avanti i suoi capelli lunghi tenuti in treccine e legati in una coda alta si mossero all'unisono con i suoi cerchi d'oro appesi alle orecchie.
-" io ti dono questi pugnali scovati in una grotta poco lontano dalle terre di Vhér, ricchi di gemme. "
Il re Trai sbuffó, assumendo una posa rilassata a gambe larghe, il viso posato stancamente su una mano. Il suo volto poteva facilmente trarre in inganno: giovanile, quasi  infantile, era in realtà definito lungo la linea della mandibola, e in quel momento una piccola vena si poteva vedere danzare nervosa e infastidita.
-" e deduco che il resto te lo sia tenuto per te Bao"- disse Trai con la voce melodiosa come un usignolo.
In quell'istante, se qualcuno lo avesse visto avrebbe tremato, ma non Bao. Sapeva che lui non si arrabbiava per queste cose; il fatto che venissero a portargli doni dopo le loro razzie era più che altro una tradizione antica che avevano deciso di rispettare per mantenere le apparenze.
-" e le tue gemme sarebbero più preziose delle mie notizie?"- domandó annoiato Xién
-" ovviamente, o hai intenzione di annoiarci con le tue chiacchere come fai con le tue donne?"
Mentre i due discutevano, o meglio battibeccavano come due galline litigiose, il suo terzo generale, Lang, si avvicinó silenzioso.
Il più giovane tra loro, solo 23 anni, era cresciuto assieme a lui perchè adottato dal precedente re, suo padre. Sin da giovane aveva sempre amato vestire in modo più sobrio rispetto agli altri, lui compreso, con semplici pantaloni morbidi stretti alla caviglia e scarpe basse comode, lo stesso per le maglie di stoffa cadente senza maniche e con cappuccio, decorato con rifiniture oro. Tutto rigorosamente di colore nero. Solo la collana spessa d'oro che portava stretta come un collare attorno al collo era segno che anche lui finanziariamente non se la passava male.
Aveva questa fissazione per i suoi capelli lunghi fino alla vita e liscissimi, che curava molto e che teneva legati in una coda bassa, altro segno della sua nascosta vanitá, i quali spesso nascondeva sotto il cappuccio.
Nonostante il carattere silenzioso e riservato, era il più crudele di tutti.
Se doveva portare a termine un compito sapeva che poteva chiedere a lui, che gli avrebbe obbedito senza controbbattere.

Tutti e quattro, in quella stanza, decorati d'oro e circondati da ricchezze da fare invidia ai re che vivevano sulla terra ferma, formavano un quadretto eccentrico di vanitá e orgoglio, di lussuria e menefreghismo per le regole. Erano una squadra imbattibile per mare.
Ogni loro gesto, anche il più elegante, trasudava potere.
Lang portó davanti a Trai qualcosa di rettangolare ricoperto da stoffa, sembrava un dipinto.
-" cosa hai trovato stavolta?"- chiese Bao avvicinandosi curioso.
-" ritratto"- disse semplicemente Lang
-" alla faccia delle poche parole"- sospiró Xién
Trai accavalló la gamba.
-" fammi vedere. Deve essere un bel ritratto per portarlo come dono"
Lang si limitó ad annuire.
Con un gesto calmo scoprí il dipinto  e Trai si ritrovó a fissarlo, interessato.
Xién si avvicinó per vedere meglio, le mani sui fianchi con fare spavaldo.
-" una bellezza, sicuramente"
-" e chi sarebbe questa bellissima donna?"- chiese Bao, avvicinando gli occhi al ritratto per osservarne i tratti.
-" la Principessa di Théra"- rispose Lang
-" la principessa Tiráhn di Théra? Io avevo sentito  dire  che era bionda"- disse confuso Xién
-" no. É Séla"
-"aah, ecco"- Xién sorrise saccente
-"...la Principessa Séla.."- ripetè sottovoce il re.

Trai si alzó avvicinandosi al ritratto. Lo prese tra le mani e inizió a osservarne il colore, notando i dettagli della donna rappresentata nella pelle, nei capelli.
-" dove l'hai trovato?"
-" ad un mercato al porto di Perdan. Viene da una razzia al tempio di Rebe"
Trai continuó a osservarlo interessato.
-"proprio lei riguardano le mie notizie"- disse Xién-" la Principessa é stata costretta a fuggire dopo un attacco al tempio di Rebe, dove abitava, notizia questa che ho ottenuto solo con molto fatica. Vi sono praticamente quasi zero notizie al riguardo. Veramente, in pochi ne sono a conoscenza, mentre é risaputo che la Principessa Tiráhn e la madre hanno ucciso il Re per salire al trono."
-" come lo hai scoperto?"- chiese Trai
-" schiavi delle miniere fuggiti e finiti al mercato nero, che dicono di aver riconosciuto la Principessa alle miniere, o perlomeno di averla vista fuggire con altri. Si dice sia stato coinvolto nell'inseguimento anche un ministro."
-" il principe ereditario?"- chiese curioso Bao
-" voci vogliono che il giovane Principe Rupe sia fuggito dalla sua prigione"
-" una lotta per il potere dunque, interessante"- riassunse Bao divertito.-" chissá chi vincerá"

Trai ascoltó la storia breve degli avvenimenti, mentre con la mano passó lungo i contorni del viso della Principessa; sorrise.
-" ahia, conosco quel sorriso"- rise sommessammente Bao
-" preparatevi a salpare"- ordinó Trai -" abbiamo da scovare un principessa in fuga"
-" piano?"- domandó Lang
-" vedrai, per adesso niente di sicuro "- omise i dettagli Trai-" se non salvare una stupenda donna bisognosa di aiuto"
Tornó a sedere con il ritratto ancora in mano, ammirando nuovamente  la bellezza di quella donna dipinta.
-" chissá che non ti ringrazi"- aggiunse quasi serio, alludendo a qualcosa di piú specifico e prettamente mirato alla soddisfazione maschile Xièn. Tipico della sua persona.
-" chissá... chissá"

Trai sorrise; un sorriso che non prometteva niente di buono.

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