꧁☬ 4. 9☬꧂- Visioni di luce

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YUTAG- BASE DEI TRE PICCHI

Il sole pallido in cielo sembrava voler preannunciare l'esito funesto della loro spedizione. Circondata da tutti quei soldati e da quella varietà di diversi personaggi provenienti da tribù diverse, Sèla si sentiva come circondata da personaggi fittizi. La sua fantasia giovanile venne però presto interrotta, al ricordo che tutto quello che si trovava di fronte era, inesorabilmente, vero. Davanti a lei c'erano Kover e Irden che cavalcavano tranquilli seguendo i soldati di Rupe, accanto a lei Kela. Le gambe le dolevano dopo tante ore passate in groppa all'animale. Al contrario i Luant sui loro Bildi mantenevano una postura eretta e sicura,come se le grandi distanze a cavallo non li disturbassero in alcun modo.
-''A breve dovremmo girare attorno ai Tre Picchi''- le disse Irden voltandosi.
-''Quanto tempo manca ancora esattamente?''
-''Almeno mezzo sole di cammino''
-''Dove si riuniscono le tribù esattamente?''
Irden si avvicinò alle ragazze rallentando il proprio cavallo, accostandole nella cavalcata.
-'' Dobbiamo giungere fino alla foresta nei pressi di Tewa, risalendo oltre i Picchi. Dobbiamo salire, in pratica verso il mare''
-''Sarebbe stato meglio scendere e dirigersi verso Vhèr!''
La voce che aveva urlato quel consiglio era quella del Tidiano più muscoloso, che non faceva altro che lamentarsi sin dall'inizio della loro camminata.
-''Certo come no!''- rispose ironico Irden-'' così da far tornare voi alle vostre navi. Non siamo degli idioti''
-'' Non sei convincente''- lo provocò
Con un brontolio risentito Irden portò la mano alla sua arma, ma prima che potesse sguainarla Dahlia gli si parò davanti.
-''Ci servono vivi''
Le lamentele di Irden si persero nel rumore degli zoccoli dei cavalli, ma non servì molta immaginazione a Sèla per avere un'idea delle offese nascoste.

Quando si allontanò, Kela le si avvicinò ulteriormente.
Guardinga si osservò attorno, prima di parlarle talmente piano da sembrare un sussurro.
-''A me non piace''
-''Cosa?- si sistemò sul cavallo per provare a stare più comoda. Aveva incominciato a farle male anche la schiena.
-''Non credo dovremmo proprio stare qui. Sento strane vibrazioni''
Lo sguardo cupo della Nidua bastò a farle venire i brividi sulla schiena.
-''Non capisco..''
-''Noi Nidui sentiamo le vibrazioni del terreno e percepiamo i pericoli grazie al contatto con la terra. Da quando abbiamo lasciato la terra dei Luant è come se avessi perso il contatto. Mi sento chiamare, sento la sua energia, ma non comprendo le sue parole.''
-''E questo è un male? voglio dire, magari è solo perchè sei lontana dal deserto''
Ma le sue parole sembrarono non sortire l'effetto sperato.
Dahlia si intromise nella discussione, abbassando a sua volta la voce.
-''No. La terra è la stessa, non appartiene a nessuno. Solo chi ha potere pensa di poterla comprare e possederla''
Kela annuì.
-'' La terra ci parla. E adesso, non lo fa più. Qualcosa di grosso si sta avvicinando''
La conversazione terminò lì, ma Sèla non riuscì a levarsi dalla mente le parole oscure dell'amica.

A contatto con la sua coscia sentì improvvisamente un calore familiare. La luce bluastra emanata dalle rune quasi si vedeva attraverso la stoffa del vestito. La stavano chiamando, doveva leggere.
Inspirò profondamente, e lanciò le redini a Dahlia.
-''Che fai?''- confusa strinse immediatamente per non far scappare il cavallo.
-''Fammi da guida. Io devo fare altro''
Tirò fuori il sacchetto da sotto la stoffa e lo tenne stretto nella mano.
-'' Puoi farlo a cavallo? non devi tirarle fuori?''
-''Non credo sia una buona idea Sèla. L'ultima volta sei quasi svenuta''- Kela le portò una mano dietro la schiena per sorreggerla.
-''Voglio solo fare una domanda, per verificare i tuoi dubbi''.

Attratti da quel vociare, Kover e Irden si voltarono appena in tempo per vedere Sèla chiudere gli occhi. Le sue linee, si illuminarono a giorno.



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Attorno a lei c'era solo neve. Camminava nel freddo gelido, con la coltre bianca che le arrivava fino alle ginocchia. A fatica, cercava di portarsi avanti. Un animale comparve in lontananza, semi nascosto tra gli alberi: un cervo. Gi si avvicinò e l'animale non ebbe paura. Con le corna, cercava di spingerla via verso la parte opposta dalla quale era arrivata. Ma lei non riusciva a correre come voleva, a causa della neve. I grugniti dell'animale sembravano incoraggiarla ad andare sempre più lontano. Gli occhi neri del cervo sembravano pregarla di affrettarsi. Quella paura e quel timore, le passarono dagli occhi dell'animale fino alle ossa, sentendola quasi nel cuore come se le appartenesse.
Improvvisamente, smise. Spaventato, si voltò verso la montagna, e una lacrime cadde dagli occhi del cervo. Séla seguì il suo sguardo, e la vide.

Si svegliò spalancando gli occhi. La marcia si era fermata e tutti la stavano fissando. Rupe la osservava ad occhi sgranati. Quando era arrivato da loro dalla cima della truppa? Dahlia e Kela la sostenevano con forza, mentre Irden le asciugò la lacrima che aveva sul viso. Kover le si avvicinò, cercando di mostrarsi calmo. E lei aveva bisogno di qualcuno che le trasmettesse calma.
-''Che cosa hai visto?''
Le chiese, senza metterle fretta.
-''Non ne sono sicura.. l'inizio è certo, ma la fine..''
-''Prova a spiegarmi''- Rupe scese da cavallo per avvicinarsi e prenderle la mano, stringendola con fare rassicurante.
-''C'era la montagna, e un cervo. Voleva che andassi via.. no, non andare via. Sembrava terrorizzato da qualcosa... dalla montagna...''
-''si, ma da cosa?''
-''Da qualcosa...di strano.''
-''Quanto strano?''-Irden si mosse irrequieto sul cavallo.
Sèla alzò lo sguardo, fino ad ora tenuto basso, intenta a focalizzarsi sui suoi ricordi della visione. Le rune che aveva tirato fuori nella mano, le avevano lasciato un solco nel palmo da quanto le aveva tenute strette.
-''Io... ho visto la luce cadere''

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