Gli zoccoli degli animali affondavano nella neve, dietro di loro un cavallo nitrì. Kover spinse l'animale ulteriormente verso la fuga. La coltre si abbattè a terra creando un'onda che risucchiava tutto dentro di sè. Alcuni soldati scomparvero al suo interno, il rumore del ghiaccio che si cristallizzava entrò nelle orecchie di Séla, facendola tremare da capo a piedi. Gli uomini urlavano, i cavalli che rimanevano indietro sfiorati dalla polvere si tramutavano in ghiaccio sotto i loro occhi. Irden gridò a Kover di muoversi. Con un colpo di tacco nel fianco l'animale accellerò la sua corsa. Davanti a loro un soldato si voltò terrorizzato.
-Non voltarti!- gridò Kover mentre lo superava.
Ma quell'attimo di distrazione gli fu fatale.
-Al terzo picco!- gridò un Luant cavalcando un Bildo.
Tutti lo seguirono. Dietro di loro la luce continuava a cadere. Séla si sporse sopra la spalla di Kover; il terrore e la velocità della fuga in netto contrasto con la caduta della luce, lenta, quasi ignara della distruzione che provocava. Kover la prese per un bracciò per rimetterla davanti a sè. A malapena riusciva a tenere gli occhi aperti a causa dello sferzare in viso del vento. Sentiva il calore del suo respiro accellerato bruciarle nella gola. Il Luant che stavano seguendo sferzò a destra, tutti fecero altrettanto. Davanti a loro comparve il pendio innevato e la terza cima. Le grida dei soldati si fecero più alte; davanti a loro comparve dal nulla la truppa di Rupe. Tutti stavano andando là. Lo schianto improvviso degli alberi congelati spinse una nube di luce più vicino a Sèla, quasi sfiorando i soldati immediatamente dietro di loro. Uno di loro venne assorbito.
-NO!- gridò
-Non possiamo salvarli tutti Séla!- Kover gridò.
Tutti, non potevano salvarli tutti. Il sangue le pompava nelle orecchie tamburellando con forza, facendole male. Alcuni membri delle truppe corsero dietro a Rupe salendo sul crinale.
-Nelle grotte! svelti!!- i Luant erano già arrivati scalando con i loro animali il pendio; ma loro erano più veloci dei soldati, piú abituati a quelle terre. Rupe e i suoi fecero scappare i cavalli in alto e cominciarono ad arrampicarsi. Vide Dahlia e gli altri, Dai, Kover scese e si trascinò dietro Sèla mentre Irden aiutava Kela che saltava da una parte all'altra. Mentre si arrampicava sentiva gli uomini dietro di lei gridare; si stava avvicinando. La luce stava per cadere addosso a loro. Si tagliò una mano sulle rocce sanguinando copiosamente, ma ignorò il dolore. Kover la spinse prendendola per i vestiti e issandola più in alto. Da quella posizione Séla vedeva tutti. Lo sguardo saettò in cerca dei visi a lei familiari e li trovò tutti lì, all'imboccatura della grotta più vicina. No, non tutti.
Tirahn.
Non la vedeva, non c'era. Non la trovava. Un tuffo al cuore. Si girò e guardò verso il basso. Il cavallo della sorella correva verso di loro. Lei e la sua guardia non c'erano. Tirahn.
Saltò giù dal pendio, scavalcando le rocce.
-Sèla! NO!-
Ma le grida dei suoi amici erano già lontane. Atterrò con i piedi nella neve e si mise a correre. Un soldato la sorpassò a corsa diretto dalla parte opposta.
Disperatamente la cercava in mezzo ai soldari che si davano alla fuga. Non riusciva a vederla da nessuna parte.
Dei soldati la superarono, aprendole la vista su uno spiazzo più grande, in lontananza. La vide, a terra assieme alla guardia, che cercavano di rialzarsi. La luce stava per colpirli.
NO. NO!
Corse più veloce, gridò il suo nome. Tirahn si voltò verso di lei, la riconobbe, le gridò qualcosa, lei non la sentì. Qualcuno dietro di lei la chiamava, sentiva Irden, Kela, ma lei vedeva solo Tirahn.
Nei pochi metri che la separavano dalla sorella, sentì Rupe gridare il nome di entrambe. Sentiva l'energia venirle meno nello sforzo di correre nella neve alta. Inciampó e a malapena si tenne in piedi. Non poteva arrendersi, non adesso. Non dopo tutto questo tempo. Non lo avrebbe accettato! MAI! Veloce, doveva andare più veloce, più veloce! Gli occhi le si bagnarono di lacrime salate. Gridò quasi ruggendo. In quel momento dentro di lei qualcosa scattò. Si piegò nel suo petto e poi si ruppe. Il rumore nella sua testa di un vetro che va in frantumi. Rivide il corpo della madre sulla pira, il fuoco, la fuga, il volto del padre. La rabbia le crebbe nel petto. Mai più!Gli orecchini datole dal padre che portava si spezzarono di colpo. Tutto esplose. Sentì calore nel corpo. Bruciava, andava a fuoco.
Corse più in fretta, l'adrenalina nelle gambe, il fiato rapido ma regolare. Le sue mani bruciavano. Sentiva il fuoco. Il suo calore. Non avrebbe perso sua sorella, non avrebbe perso più nessuno. Mai più. Le linee sui suoi bracci brillarono, illuminandosi a giorno. Più si avvicinava alla sorella più brillava. La luce stava per colpirla.
Si piazzò davanti a loro ed alzò una mano per difendersi. Il simbolo sulla sua fronte esplose di luce. Il suo corpo si illuminò più del sole di mezzogiorno. La sua luce colpì la tempesta che si avvolse attorno a loro come una tormenta. Brillò, più delle stelle studiate dalla madre, più delle rune, più della luce stessa che cadeva. Tutto attorno a lei esplose. I contorni del suo corpo svanirono in quella accecante nuova sè, bruciando particelle di luce ed assorbendone altre. I suoi occhi divennero bianchi. Come se fosse possibile respingere la luce, un'onda si irradiò dal suo pettò e divampò nell'aria. La polvere di diamante venne colpita e spazzata via a centinaia di metri di distanza...fino a che non scomparve in lontananza.Sèla, improvvisamente, si ritrovò circondata dal silenzio, solo un forte ronzio nelle orecchie. Si guardava attorno, il respiro affannoso.
-...Sèla..- la chiamò sotto voce Tirahn dietro di loro.
Si voltò. La guardava ad occhi sgranati.
-Séla...anche tu..-
Brillava ancora, come una colonna di luce. Le sue mani, che rimirava confusa, sembravano lentamente tornare di fronte a sè.
Tirahn si schiarì la voce, titubante.
-I tuoi occhi...-
La guardia, che solo adesso Séla vedeva ferita a terra, la osservava rapito e spaventato allo stesso tempo. Tirahn si alzò cautamente, sporgendosi in avanti per prenderle le mani. Séla si ritirò di scatto.
-NO! brucia! brucia!- provò a scacciare la luce colpendo le mani sul vestito.
Tirahn cercò di fermarla riuscendo infine ad afferrarle le mani con forza.
-NON BRUCIA! vedi? non brucia- le ripetè con calma, come quando si parla ad un bambino.
Séla respirava a fatica, sentendosi andare a fuoco, come poteva non bruciare? lei si sentiva ribollire la pelle. Avrebbe voluto gettare i vestiti a terra e buttarsi nell'acqua gelata delle montagne per trovare anche solo un minimo di sollievo.
-Séla, tesoro, non ti può bruciare. Impossibile-
-Cos- ma come... non...- inspirò profondamente sentendo mancare l'aria nei polmoni.
Tirahn le sorrise, uno strano sguardo orgoglioso negli occhi.
-Il Sole non può bruciarsi con la sua stessa luce, Figlia di Cine, Re della Luce e del Fuoco degli Déi------------
Dall'ingresso della grotta tutti guardarono la colonna di luce arrivare fino in cima alle nuvole, le due donne al centro che vi si stagliavano come divinità.
-Séla...- Rupe rimase senza fiato.
La guardava dall'alto ad occhi sgranati, assieme a Dai. Si scambiarono uno sguardo fugace pieno di ragionamenti sottintesi e ben presto un mormorio si diffuse tra i soldati.
-Un altro erede della luce-
- Ce n'è un altro-
- Anche lei allora ha sangue di luce.-
-Magnifica- disse estasiato il Re dei Tidiani, con un sorriso folle dipinto in volto.
Rupe continuava a fissare la luce, consapevole di cosa significasse. Strinse l'elsa della spada.
Anche il terzo erede al trono si era risvegliato. Anche in Séla, finalmente, era avvenuto l'impossibile. Adesso, più che mai, dovevano trovare protezione. Se la colonna di luce era stata vista in lontananza, Séla era ancor più in pericolo, perchè lei era la dimostrazione che anche nell'ombra della notte, rischiarata dalla Luna, poteva trovarsi la Luce del Sole. Lei era l'elemento di mezzo, non di una parte o dell'altra, ma di entrambe. La guerra adesso aveva preso tutt'altra piega, perchè adesso, solo adesso, si era verificato l'inimmaginabile: la nascita del Sole.
Guardò verso Kover più in basso, che era stato trattenuto durante l'esplosione di luce da Irden e Kela. Lo vide cercare con lo sguardo Séla e vide il terrore nei suoi occhi prima che si addolcissero vedendola sana e salva. In quel momento, nonostante capisse l'amore che legava sua sorella e il mutaforma, si chiese spontaneamente carico di apprensione: sarebbe bastato un Servi per proteggerla?.
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I FIGLI DEL SOLE
FantasyA Théra, la terra del sole, la casata reale ha finalmente il suo erede al trono, e le sue sorelle, le principesse Séla e Tirahn, sono al suo fianco. Discendente però della tribù di Vhér, la terra degli adoratori della luna e considerata inferiore...