꧁☬ 4.3 ☬꧂- Il cuore di un Principe

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Luant

-"Siamo pronti per marciare?"-
-"Attendiamo la Principessa Tirahn assieme alla sua guardia mio Principe"
Rupe sospiró preparandosi a salire sul suo cavallo.
-"Diamo loro ancora un pó di tempo"

Erano passati vari giorni dall'ultima volta che avevano visto la guardia personale di Tirahn sveglia. Aveva saputo dalla sorella che stava meglio e che si riprendeva in fretta. Oggi finalmente sarebbero partiti alla ricerca di Séla e per la riunione delle varie tribú; lui l'avrebbe accompagnato sul cavallo di Tirahn.
I Luant erano contrari al coinvolgere nella faccenda le altre tribú della zona, ma Dahlia era riuscita a convincerli della necessità di quel cambiamento.
I sentimenti che la donna provava per il suo generale non erano estranei a Rupe, nonostante i due cercassero di non dare nell'occhio.
Vedere il suo generale, donnaiolo per eccellenza, baciare il suolo dove quella donna camminava, era per lui la cosa piú gratificante che avesse mai provato. Non vedeva l'ora di riuscire a star da solo con lui con una scusa per poterlo prendere in giro.  Doveva ammetterlo, non lo avrebbe mai creduto possibile, ed invece eccolo lí innamorato.

-"Sellate gli ultimi cavalli. Voglio partire prima del sorgere del sole"
I soldati obbedirono immediatamente.
-"Ritieni sia saggio partire col buio?"
Liruz si era avvicinato a lui tenendo sotto braccio una borsa con la tracolla dalla quale spuntavano varie mappe.
-"Non saprei, sei tu lo stratega. Dimmi"
-"Dico che sembra logico, ma che lo sarebbe di più se non fossi spinto dalla furia e dal desiderio di ritrovare tua sorella"
I cavalli dietro di lui nitrirono con foga, agitandosi.
-"Devo trovarla immediatamente"
-"Pensavo fossi convinto della sua salvezza, visto che la fai proteggere da un Servi"
-"Questo non cambia il fatto che si trovi là fuori da sola, in un mondo molto lontano dalla sua vita al tempio di Rebe"

Liruz osservó il suo Principe. I suoi riccioli biondi erano rimasti uguali al colore della sua infanzia, e i suoi occhi chiari ancora emanavano la stessa luce e la stessa furbizia di quando da bambino fuggiva dalle balie. E ancora, nulla era cambiato dell'affetto che provava verso la sorella di mezzo, che aveva sempre adorato. Non poteva peró evitare di scorgere nei suoi occhi una luce nuova, piú matura forse, ma anche con una sfumatura semi addolorata che sembrava irrigidire il suo viso.
-"Non é colpa tua, ció che è successo a tua sorella. Sapevamo che i poteri di sua madre e i suoi erano pericolosi. La vita a palazzo non poteva essere gioiosa e spensierata, per loro"
-"Un motivo in piú per il quale avrei dovuto maturare piú in fretta. Diventare forte prima degli altri; perchè loro non potevano proteggersi. Séla è stata l'unica ad adorarmi nonostante tutto ció che le accadeva, che gli Déi benedicano il suo cuore buono. E sua madre...mi ha cresciuto fin quando ha potuto sostituendo la mia. "
-"Rupe.."
-"Avrei dovuto fare di piú...molto di piú per loro"
-"Nessuno avrebbe mai osato chiedere un tale impegno a un bambino e-"
-"Ma io lo avrei chiesto a me stesso"
La foga e la rabbia nella sua voce mal celarono i ricordi che sembravano corrergli davanti agli occhi.
I cavalli si imbizzarrirono, scalciando.
-"Cosa succede a quei cavalli?"
Liruz si avvicinó per dare una mano a placarli.
-"Non lo so! Sono irrequieti, sembrano spaventati!"
Dai camminó rapidamente al fianco di Rupe.
-"Non mi piace"
-"Prendi degli uomini. Andiamo a controllare"
-"Vi seguiamo"- il capo Luant lí vicino riuní alcuni suoi guerrieri.

——————

La foresta attorno a loro sembrava infittirsi sempre di piú. Avevano lasciato dietro di loro le terre piú scoperte dei Luant, per cercare quella fonte di disturbo improvvisa.
I Luant si muovevano furtivi, silenziosi come felini.
-"Dobbiamo stare attenti a non superare il confine"- bisbiglió un Luant, stringendo di piú la lancia -"non possiamo entrare nella terra dei Peftos senza creare un altro scontro"
-"Un altro?"- chiese Dai curioso
-"Dovevamo recuperare una cosa, che il capo ha regalato"
-"Silenzio!"- ordinó il capo Luant- "sento dei passi venire dalla piana di mezzo"
-"Prima dei Tre picchi?"- chiese Rupe, ricevendo un cenno del capo come conferma.
Si avviarono in silenzio, prestando attenzione a tutto ció che li circondava.

Interminabili minuti parvero passare. Un ramo si spezzó. Un Luant scattó all'attacco.
Si sentí un grido spaventato e una serie infinita di imprecazioni che colsero si sorpresa Dai e Rupe.
-"Cos-"
-"Conosco questa voce, giù le armi!"- il capo Luant corse in quella direzione seguito dagli altri.
Rupe si trovó davanti un Vakto basso dalla barba e capelli rossicci, che agitava nervoso l'ascia che teneva in mano.
-"Avevi intenzione di infilzarmi?  Tu Luant selvaggio. Che ti ho fatto si puó sapere???"

A nulla sembravano bastare le scuse del membro della tribú,
-"-Irden, ti prego"
-"Capo Luant! "
Il Vakto corse da lui, trascinandosi dietro quelli che sembravano essere prigionieri, e solo allora notó Rupe e i suoi.  Riconobbe gli stemmi sulle armi.
-"Feccia reale!"- brandí la sua ascia
Ma prima che potesse correre contro di loro
I Luant lo fermarono.
-"Fermati Vakto! È il principe Rupe"
-"Che lo provi!"

Dietro di lui, comparvero una donna dalla pelle color mogano che sibiló alla vista dei soldati. Dietro di lei, ancora un uomo, con in braccio una ragazza, dalla pelle color latte e dalle linee argentee sulle braccia.
Rupe si sentí mancare il fiato nel petto.
Attese solo qualche secondo, prima di incrociare il suo sguardo.
Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime prima di sgorgare sulle sue guance.
Avrebbe voluto chiamarla per nome, ma le parole gli restarono silenziose tra le labbra, mentre la vedeva scendere e farsi avanti a passo debole.
Le corse incontro quando lei allargó le braccia incredula.
-"Tu...ci hai messo cosí tanto"
Gli disse tra i singhiozzi.
-"mi dispiace tesoro, mi dispiace cosí tanto"
E la strinse a sé come faceva da bambino, quando sentiva le lacrime minacciar di fuggire, ma non voleva piangere di fronte a nessuno.

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