꧁☬ 4.2 ☬꧂- Verso i Luant

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Si trascinavano dietro i Tidiani con poca accortezza e gentilezza nei modi di fare. Irden sembrava divertito dal poter infliggere loro un pó della sofferenza che avevano inflitto agli altri. Kela, al contrario, li guardava sibilando e una volta sputó anche veleno a terra, colpendo quasi i piedi di Bao, che la guardó in cagnesco. Lei si limitò a sibilare di nuovo, in tensione, prima di voltarsi e proseguire accellerando il passo.
Kover teneva tra le braccia Séla, troppo debole per camminare. Ora che si sentiva di nuovo al sicuro, sembrava che le forze l'avessero definitivamente abbandonata e che una stanchezza pesante le pesasse sulla carne, emaciata. Ogni tanto Séla lanciava occhiate ai Tidiani dietro di sè e al corpo mal ridotto dell'altro uomo che Kover aveva sconfitto. Era stato gettato in malo modo su una specie di barella improvvisata fatta di rami e foglie, trascinata da Kela con una fune.
In un'altra occasione avrebbe provato pietà per quelli che a tutti gli effetti erano loro prigionieri, ma in quel frangente pietà e commiserazione non erano le sue priorità. Lo aveva sperimentato sulla sua pelle... e ancora tanti pensieri al riguardo attanagliavano la sua mente stanca.

Decise solo per alcuni secondi di non pensarci e godersi l'attimo, cosí si voltó di nuovo e posó la testa nell'incavo del collo di Kover. La sua temperatura corporea parve riscaldarla, quasi isolandola dal freddo e dalla neve che li circondava.
-"Stai bene?"- le chiese apprensivo
-"Si. Sono solo stanca e affamata"
-"Tra pochi giorni saremo dai Luant e giuro che ti farò preparare un banchetto che nemmeno a Palazzo hai mai visto."
Séla rise debolmente.
-"Non esagerare, non ce la farei comunque a mangiare tutto"
-"Io si "- rispose Irden dietro di loro, provocando un sorriso sghembo a Kela, che mostrò i suoi canini bianchi che spiccavano contro la sua pelle color ebano.
Un sorriso che avrebbe messo in soggezione tutti, ma non i suoi amici.
-"I Luant saranno sorpresi di vederci tornare"
Disse infine sovrappensiero la Nidua.
-"Speriamo non gli prenda un colpo. Sarebbe un peccato, davvero. Non siete un bel vedere"
Scherzó il Re dei Tidiani.
Irden lo strattonó facendolo quasi cadere portandosi addietro i suoi compagni d'arme.
-"Come si fa a farlo stare zitto?"- si lamentò
-"Me lo chiedo da anni"- rispose Bao
-"Come sta la principessa?"- chiese il più giovane, guardando Séla.
-"Non ti riguarda"- Kover lo ignorò e accelleró il passo, infastidito.

Una volta giunti abbastanza lontani, Sèla alzó lo sguardo su di lui.
-"Non lo trattare male"
-"Chi scusa?"
Sospiró sconfitta. Quando faceva il testardo non sapeva se picchiarlo o sorridere divertita.
-"Lo sai bene, quel ragazzo"
-"Ti hanno rapita, non c'è motivo per essere buona con loro"
-"Non lo sono con tutti loro, ma con lui. Era stranamente gentile, sembrava davvero che non volesse farmi male"
-"Un applauso al ragazzo gentile allora, sa come trattare le donne"
Kover scavalcó a malo modo un tronco a terra. Potevano vedere in lontananza l'approcciarsi del villaggio delle volpi.
-"Kover, per favore"
-"Va bene, ti prometto che lo uccideró per ultimo e in modo poco doloroso"
Lo guardó male, e lui si limitó a sospirare, arrendendosi.
-"Dammi un buon motivo per non ucciderli adesso, perchè ti giuro che mi sto veramente trattenendo. Tu non hai idea di come mi sono sentito quando sei scomparsa"
Kover sembrava improvvisamente stanco adesso agli occhi di Sèla. Quando era l'ultima volta che aveva dormito riuscendo anche davvero a riposarsi?
-"Mi dispiace, so di essere un peso"
-"No! Cioè, non è quello che volevo dire..."
-"Lo so, tranquillo. Ma mi rendo conto che se fossi piú forte queste cose non succederebbero"
-"Non c'entra niente l'essere forti fisicamente Séla. Alle volte il cervello basta e tu usandolo sei riuscita a sopravvivere abbastanza a lungo perché ti trovassi. Questo devi fare."
Kover si fermó per guardarla.
-"Resistere fino a che io non torno a prenderti"
Sèla si strinse a lui, e si limitò ad annuire, improvvisamente arrossita.
Lui riprese la marcia.
-"... peró sul serio, non ucciderlo"
-"Qualcosa non ti torna, vero? Quasi posso sentire gli ingranaggi nella tua testa ruotare"
-"Non aveva motivo per trattarmi con riguardo"
-"Va bene, cercherò di capirci qualcosa"
Le promise.
Sèla lo guardò alzando un sopracciglio.
-"Va bene, senza torturarlo. Giuro"
-"Hai giurato, ricorda"
-"Ma se viene fuori che aveva altri fini, non importa quanto pregherai, faró ció che deve esser fatto"
Lei si limitó ad annuire consapevole che non poteva chiedere di più.

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