꧁☬ 4. 7☬꧂-L'ira di una donna

120 8 3
                                    

-"Credi davvero che serva a qualcosa ritardare il loro incontro?"
Dai non sembrava convinto, tant'è che continuava pensieroso a ruotare sulla punta una spada presa chissá dove da quale soldato, solo per quello scopo.
Rupe bevve poggiandosi al tavolo
-"Quella spada non è tua vero?"
L'amico per risposta lo fulminó con lo sguardo prima di lanciargliela ai piedi.
-"Non cambiare discorso Rupe!"
-"E chi cambia, ero solo curioso!"-si sedette dopo aver  attraversato la stanza su uno dei cuscini- "Come sono curioso di altre due cose: la relazione tra mia sorella e il Servi, e la tua con Dahlia"
Sorrise sornione prima di bere ancora.
-"Non vedo come le relazioni amorose debbano interessarci visto che abbiamo problemi più importanti"- Liruz sistemò alcune carte sul tavolo, intento ancora a tracciare una strada sicura-" Questi monti sono impossibili da valicare, che fastidio"- borbottó pensieroso, cancellando con accuratezza una parte del tragitto segnato.
-"Il tuo continuo lamentarti è fastidioso, stratega"-  Annoiato Rupe si lasciò andare di peso nella sua seduta sprofondando in essa completamente.
-"Almeno io faccio qualcosa di utile"
Lo guardó di sottecchi prima di rimettersi a lavoro.
-"Seriamente Rupe, ci serve un piano B. Se lo Yutag non ci sostiene siamo solo noi contro Urath, e lasciatelo dire, non la vedo bene. Abbiamo bisogno di Tirahn dalla nostra parte, e forse vedendo Séla... beh, potrebbe smuoversi qualcosa"-
-"Dai, tranquillo, quando mai ti ho deluso?"
-"Solo in questa settimana o negli ultimi vent'anni?"
-"Simpatico"
-"Realista"

Rupe si alzó controvoglia sbuffando, dirigendosi alla scrivania di Liruz. La mappa davanti a lui gli mostrava in dettaglio dove le varie tribù solitamente sostavano e dove solitamente i loro gruppi si riunivano. Aveva dalla sua parte solo la tribù di Dahlia e i combattenti Luant, praticamente troppo pochi per essere considerati rilevanti da un punto di vista numerico.
-"Ci servono più alleati"
-"Quali altre tribù vorresti convincere?"
Liruz studiava intento la disposizione delle matite e dei suoi strumenti, che dovevano essere posizionati esattamente come voleva lui per evitargli ritardi sul lavoro.
-"Tutte. E anche loro"
Il suo dito si piantó con decisione sulla distesa di mare blu sotto i tre Picchi.
-"Te sei pazzo! Non ci aiuteranno mai!"
Dai si avvicinó per guardare.
-"Sai bene che non ci aiuteranno, ricordi? Sono prigionieri"
-"Si invece se promettiamo loro qualcosa, Dai"
-"E cosa vorresti proporgli? Perchè da quello che ho capito sono tutti interessati all'aspetto politico di tua sorella che non ci-... non vorrai fare quello che penso spero?!?"
Lo sguardo di Dai rivelava la sorpresa e lo sdegno che provava anche solo per aver pensato a tale possibilitá.
Il Principe sospiró.
-"Te l'ho detto, Séla è cambiata, non farà qualcosa solo perchè glielo ordino... e non ho intenzione di esercitare quel potere su di lei"
-"Bene, perchè Sèla non accetterá mai di essere data in sposa a un Tidiano"
-"È comunque un Re"
-"Ma lei non vorrà ma-"

-"Séla?"
Una voce femminile, sorpresa, interruppe all'improvviso la loro conversazione.
Quando si voltarono, una Tirahn dagli occhi sgranati li osservava attentamente, per poi passare alla vera e propria furia. I suoi lineamenti si indurirono sotto uno sguardo attento e indagatore.
-"Sèla è qui? E vuoi darla in sposa?!? Cosa cavolo stai facendo Rupe !"
-"Aspetta!! "-
Ma la sorella strinse i pugni lungo il corpo camminando verso di lui, carica d'ira, mentre da essi sprigionava una forte luce.
-"C'è un malinteso Tirahn!"
Dai si paró nel mezzo.
-"Giuro che non lo fará!"
-"Le tue promesse valgono meno di zero! È lui il principe ereditario e puó fare quello che vuole! "
-"Grazie per averlo fatto notare"
Lei gli puntò il dito contro.
-"Si, ma non userai mia sorrlla come merce di scambio! O giuro sugli Déi che rimpiangerai di essere scampato alla torre!"
Alzó le mani in segno di resa.
-"Dov'è Séla?"
Ma lui non rispose.
Lei fece un passo avanti e lui si ritirò.
-"Nella tenda! In fondo a destra, con i suoi compagni di viaggio, ma non andrei fossi in te"
-"Dammi un buon motivo"
-"... è stanca?"
-"Ho detto un buon motivo Rupe"
-"Non se l'è passata bene, potresti farla riposare un pó... magari fino a domattina?"
Tirahn lo guardó torva prima di correre praticamente fuori.
-"Quello era un 'si aspetto' o un 'faccio come mi pare'?"- chiese Dai
Rupe non si mosse dal suo posto, guardando i suoi amici.
-"Un 'si aspetto'... per ora"
Si avvió stanco verso il suo letto.
-"Sono circondato da donne, donne furiose"
-"Chissà come mai tanta ira"- lo prese di mira Liruz, alzando un angolo della bocca in un sorriso mal celato.
-"Le donne furiose mi fanno venire la pelle d'oca"- disse Rupe prima di coprirsi con una coperta.
Dai si fermò a riflettere alzando gli occhi al cielo.
-"Eeeh ira di donna..."
-"Non augurartela mai, fidati"

I FIGLI DEL SOLE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora