Kela le asciugò la fronte con uno straccio trovato lì vicino, scuotendo la testa in continuazione. Le condizioni di Séla non sembravano buone, sembrava anzi che andassero sempre peggiorando. Nonostante cercasse con tutta sé stessa di aiutarla, c'era un limite a quello che poteva fare.
Kover entró nella cella seguito da Irden, tenendo fra le mani una grossa pietra.
Kela li guardó preoccupati, sperando non avessero davvero intenzione di fare quello che pensava.-"come sta?"
Le chiese Irden, ancora leggermente scuro in volto.Kela lo capiva. Non era facile adattarsi a questa situazione, né a riuscire a mantenere un animo buono contro chi ti aveva ridotto in questa condizione. Ma Kela pensava, che colpa ne aveva questa ragazza se il padre aveva dimenticato il popolo?!
Séla si mosse nel sonno, agitandosi. Presto, iniziò a muoversi freneticamente, a scatti.
Kela e Kover tentarono di tenerla ferma per evitare che si facesse del male.
La febbre la stava facendo delirare nel sonno.-"presto sorgerà il sole, dobbiamo agire o sarà tutto inutile"
Ricordó Irden all'altro Vakto. Kover si limitò ad annuire, guardando un'ultima volta Séla prima di uscire dalla cella diretto al portone principale.
La ragazza ebbe un altro spasmo e Kela, da sola, dovette quasi gettarsi su di lei per tenerla ferma. La ragazza si mosse con tale foga da sembrare quasi che volesse scalciare come una cavalla imbizzarrita.
Nel farlo qualcosa urtó sul pavimento roccioso della cella provocando un rumore strano, come se vi fosse un leggero acciottolare. Confusa Kela si guardò attorno, realizzando che il rumore di sassi proveniva effettivamente da sotto il vestito di Séla.Le guardó le vesti per poi osservare Séla in viso. Cosa nascondeva?!
Forse degli effetti personali.
Le alzò leggermente la gonna, notando un sacchetto cucito all'interno.
Dal sacchetto proveniva una luce così intensa da oltrepassare la stoffa.
Corrucció le sopracciglia, aprendolo stando attenda a non staccarlo.
Se Séla lo aveva cucito lì doveva esserci un motivo importante.
Forse aprirlo non era una buona azione nei confronti di Séla, ma quella luce le sembrava veramente strana, quasi la attirasse. Non era naturale.Delicatamente lo aprì e sgranó gli occhi per la sorpresa. Rune.
Rune che brillavano come torce nella notte emanando una forte luce blu.
D'istinto, richiuse il sacchetto e lo strappò con forza dal vestito, allontanandolo da Séla.
Non appena lo fece, Séla smise di dimenarsi.Kela coprì velocemente Séla correndo fuori dalla cella.
Raggiunse Irden e Kover prima che potessero sfondare di forza il portone delle celle .
Corse a perdifiato gettandosi quasi addosso a Irden che la guardò perplesso.-"cosa ci fai qui Nidua?"
Le sussurrò preoccupato e circospetto Irden.-"la ragazza?"
Domandò Kover.Kela agitata aprì il sacchetto davanti a loro e la luce delle rune li colpì in pieno viso.
-"ma cosa cavolo..?"
Irden si coprì gli occhi infastidito.Vi fu solo un attimo di silenzio, in cui il viso di Kover si illuminò come se avesse avuto un'idea.
-"ma certo"
Kover prese il sacchetto e corse agitato verso la cella. Gli altri lo seguirono.
-"cosa fai! Dobbiamo buttare giù la porta"
Irden si guardava attorno nervosamente per paura di esser scoperto.-"non c'è bisogno"
Rispose il Vakto.-"cosa?"
-"non è febbre. È in fase di Traslazione"
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I FIGLI DEL SOLE
FantasyA Théra, la terra del sole, la casata reale ha finalmente il suo erede al trono, e le sue sorelle, le principesse Séla e Tirahn, sono al suo fianco. Discendente però della tribù di Vhér, la terra degli adoratori della luna e considerata inferiore...