Oramai da due settimane marciavano senza tregua nella coltre innevata. Le temperature erano scese ulteriormente, costringendoli sempre piú spesso a doversi fermare per soste lunghe e pericolose. I cavalli cominciavano a non reggere piú il passo e a soffrire la fame, tanto che su alcuni di loro i muscoli avevano lasciato posto alle ben visibili ossa. Non avrebbero retto ancora a lungo. Lo stesso si poteva dire per loro, stremati. Quella parte dello Yutag stava avendo la meglio.
Séla aveva imparato una lezione preziosa: non si poteva vincere contro la Natura.
Nella sfortuna peró, erano stati fortunati a non aver piú incontrato la polvere di diamante. Nonostante ció, ogni singolo fiocco di neve che minacciava di scendere destava sempre enormi sospetti. Lo sguardo di tutti saettava sempre al cielo, e preoccupazione (a volte paura) era la prima emozione riconoscibile. Nessuno sembrava riuscire piú a fidarsi di ció che aveva attorno.
Séla in tutto quel trambusto era riuscita a procurarsi un paio di guanti fatti con la pelle di alcuni animali che i Luant cacciavano per quella truppa improvvisata. Quelle misere catture erano comunque troppo poche e le bocche da sfamare eccessive. Ogni sera vedeva Kover e Irden ritirarsi assieme al fratello e a Tirahn, seguiti fedelmente dallo stanco capo Luant che cercava di dare indicazioni.Quella notte in particolare Kover tornó alla tenda, che divideva con Séla oramai da un pó, con il sorriso e i tratti del viso finalmente distesi. Si gettó accanto al fuoco che lei aveva imparato ad accendere in quei giorni osservando Kela e gli altri soldati. Testimone dei tentativi falliti erano le sue mani ruvide e piene di graffi. Ma era soddisfatta di sé.
Kover le gettó un braccio attorno alla vita attirandola a sé per scaldarla. Le prese le mani lasciandole dei piccoli baci sul palmo.
-"Siano benedette le tue mani dagli Déi per questo fuoco-
Posó la testa sul suo petto, riposandosi, lasciando che lui le accarezzasse i capelli. Oramai era diventato un gesto comune per loro, il loro modo piú sincero per scambiarsi affetto anche se altri erano attorno. Séla non se ne lamentava. Preferiva quel tipo di attenzioni alle piú ovvie occhiate che Tirahn riceveva dal suo compagno. Erano talmente ovvie che spesso arrossiva lei al suo posto. Ma forse questo modo di fare era dovuto alla sua inesperienza, che non si vergognava ad ammettere. Kover, dal canto suo, non glielo aveva mai fatto pesare.
-Come mai questo sorriso? Buone notizie?-
Si decise infine a chiedere, per interrompere il silenzio che si era sollevato come sabbia fine al vento.
-Il capo Luant ha detto che tra pochi giorni di cammino saremo finalmente alle foreste dei Pinti. Questa tortura di ghiaccio dei Tre Picchi sta per finire, finalmente-.
Il tono in cui terminó la frase incuriosí la giovane, che si sollevó per voltarsi e guardarlo negli occhi.
-Come mai questo tono?-
Le bació la guancia.
-Non provare a distrarmi- ma giá sorrideva dentro di sé.
Lui sospiró.
-"I Pinti e i Servi, la mia famiglia dunque, non vanno molto d'accordo.-
-Non mi hai mai parlato di loro. La tua famiglia, intendo.-
-C'é poco da dire.- fece spallucce.- Come tanti altri siamo dei mutaforma, semplici bestie per alcuni, mostri per altri. Nel migliore dei casi veniamo considerati alla stregua di soldati. Solo negli ultimi tempi la storia é cambiata, ma ancora non so se quel ruolo mi si cuce bene addosso-
-Cambiata come?- adesso era curiosa.
-Durante la guerra abbiamo avuto un ruolo importante per la vittoria, permettendo di creare un Consiglio che poi, fortunatamente, ha portato alla pace. La fine della faida della Yutag. Da allora tante tribú ci considerano come una sorta di sovrani, e questo ai Pinti non va giú-.
-Avete fatto del bene, perché dovrebbero esservi contrari?-
Kover si mise a sedere, guardando costantemente il fuoco mentre parlava, completamente assorto.
-I Pinti sono mutaforma come altri, ma di un livello mai visto prima. Loro SONO ció che rappresentano-
-Credo di non capire-
-Non é facile spiegarlo a chi non li ha mai visti. Vedi me?-
-...Si-
-Bene, cosa vedi?-
Per quanto si sentisse perplessa da quella domanda, decise di rispondere sinceramente.
-Un uomo-
-Esatto. Anche se mutaforma, sono comunque un uomo. I Pinti non lo sono piú. Hanno la forma della natura, delle piante e degli animali dei quali si prendono cura. Sono piú 'altro' che uomini. Guardandoli, 'uomo' é l'ultima parola che ti verrebbe in mente-
-E sono pericolosi?-
-La loro mente si é affinata col tempo, ma rimangono imprevedibili come la natura stessa. Volubili no, se gli proponiamo qualcosa che sia in linea con i loro ideali.-
-Piú facili a dirsi che a farsi se anche tu hai dubbi al riguardo-
Séla si gettó di peso sul letto improvvisato, guardando la tela dell'alta tenda sopra di lei.
-"Ci deve essere un modo per convincerli a stare dalla nostra-
Dopo un brevissimo attimo di silenzio, la risata sommessa di Kover arrivó alle sue orecchie.
-Cosa c'é di tanto buffo?- Séla era allibita.
-Posso sentire di qui la tua testolina lavorare... da brava ministra-
-Non lo sono mai diventata, ricordi?- non le piaceva molto parlare di quell'argomento.
-"Certo. Ma ricordo una ragazza impaurita, nella terra dei Luant, pronta a tutto per unire i popoli verso la pace. Una ragazza che si affacciava al mondo per la prima volta giá con alti ideali. E la rivedo oggi, solo leggermente cambiata.-
Ebbe un tuffo al cuore.
-Cioé? -
-Non in senso negativo, tranquilla. Solo piú coraggiosa, piú forte dentro... e anche fuori. -
Kover non continuó, e quando sentí per troppo tempo il suo sguardo su di sé, Séla non poté evitare di voltarsi a sua volta.
Le sorrise.
-"Sono fiero di te-
E l'abbracció, tenendola a sé per molto tempo, tempestandola di baci.
Dopo poco si addormentó e lei se ne rese conto perchè lui si era abbandonato completamente di peso su di lei. Rifletté sulle ultime parole che le aveva detto, le quali le scaldarono il cuore. Ma pensó anche al fatto che aveva notato che era cambiata, e a tutte le informazioni che le aveva dato.
In qualche modo, doveva parlare con il Re dei Tidiani. Al piú presto.
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I FIGLI DEL SOLE
FantasiaA Théra, la terra del sole, la casata reale ha finalmente il suo erede al trono, e le sue sorelle, le principesse Séla e Tirahn, sono al suo fianco. Discendente però della tribù di Vhér, la terra degli adoratori della luna e considerata inferiore...