꧁☬ 2.8 ☬꧂ - Innamorato

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Il sole sorse sui Tre Picchi silenzioso come l'ambiente attorno a loro. Ancora nessun animale in quella coltre così lontana dalla base delle montagne sembrava ancora essersi risvegliato. Gli unici che si erano alzati prima del sole stesso erano Irden e Kover. Silenziosi si erano rimessi in marcia. Avevano già catturato due piccole prede le quali avrebbero sfamato tranquillamente le ragazze. Adesso però c'era bisogno di fare caccia grossa. Quella zona sembrava ancora troppo poco abitata per le prede che avevano sperato di trovare.
-'' Dovremo andare ancora più in alto''- Disse Kover sospirando.
Si gettò in spalla i due piccoli uccelli che avevano preso, e si preparò psicologicamente ad un altra scalata.
Irden lo guardò non molto soddisfatto di quella decisione.
-''Abbiamo detto alle ragazze che saremmo tornati presto''
-'' Ed è quello che faremo''
-''No Kover, non se continuiamo la scalata.''
-''Abbiamo bisogno di cibo Irden. Non metterti a brontolare proprio adesso perché non ne ho voglia''

Kover sbuffò annoiato alzando lo sguardo al cielo. Sul suo viso comparve una smorfia, forse disturbato dal dover costantemente battibeccare con lui. Era un amico a quel punto, ma aveva sempre da ridire.
-''Io non sono d'accordo''
Ed eccolo lì ancora in disaccordo.
Nervosamente Kover lasciò cadere le due prede e si voltò agitato. I muscoli flettevano ben visibili sotto le vesti stracciate. Quasi aveva voglia di prenderlo a pugni.
Irden non si fece pregare dal dire ancora una volta la propria opinione.
-''Non credo te ne freghi molto del cacciare''
Kover lo guardò torvo in viso.
-'' Ovvio che mi frega, secondo te sarei venuto fin quassù per divertimento? Se ti annoi non te la rifare con me, o ti lascio un bel ricordino sul viso''
I suoi occhi mutarono colore in un istante, prima di voltarsi a sollevare le prede nuovamente.
-''Codardo''- sussurrò Irden
Nuovamente gli uccelli caddero a terra e quasi scomparendo Kover comparve davanti a Irden, furioso.
-''come scusa?''
-''Mi hai sentito benissimo''
-'' Si può sapere cosa vuoi? non ti conviene provocare uno come me''
-''Per provocarti vuol dire che sai che ho ragione''
Kover tese le dita della mano prima di richiuderle a pugno.
-'' Non mi tentare.''
-''Sai perché sei così teso? perché non lo vuoi ammettere.''
-''Cosa?''
-''Che ti sei innamorato idiota!''

Venne ovviamente preso alla sprovvista, tanto da indietreggiare.
-''L'aria di montagna ti da al cervello''
Cominciò ad allontanarsi di spalle, volendo lasciarsi dietro quel discorso il più rapidamente possibile.
-''Diglielo Kover. Non sarà un'impossibile battuta di caccia a distrarti.''
Ma lui già più non lo ascoltava, intento come era a camminare via.
-''O lo farai tu , o lo farò io''
-''Tu non farai un cazzo! restane fuori!''
Era talmente furioso da vedere quasi rosso. Non era una questione che lo riguardava.
-''Ti segue da giorni, cercando di avvicinarsi per capire cosa c'è che non va. La eviti come se fosse chissà quale malattia. La stai distruggendo''
-'' Nemmeno sa cosa sono, chi sono e le cose devono rimanere così''
-''Ti accontenti del ruolo dell'amico? bene bravo. Ma sappi che fai schifo in quel ruolo''

Kover lo prese per il collo. Era un chiaro avvertimento.
-''Stanne fuori''
-''Quando la perderai cosa farai?''
Lo lasciò andare.
-''Tornerò alla vita di sempre. Nulla è cambiato''
-''Si invece. Per quelli come te l'amore cambia tutto''
-''Un motivo in più per non trascinarla a picco con me''
-''Non le hai nemmeno chiesto la sua opinione''
-''Non mi interessa''
Irden scosse la testa incredulo. Non aveva parole per descrivere quello che vedeva. Da una parte Kover che tentava di far finta di niente rifiutando i suoi sentimenti, dall'altra una ragazzina che ancora non aveva capito che quella che lei definiva amicizia era in realtà altro. Voleva bene a entrambi ma continuando a proteggere prima lei e poi lui aveva capito che non sarebbero mai giunti ad una soluzione. Si sarebbero annientati a vicenda.
-''è un bel casino''- Disse infine, comprensivo.
-''Un casino di merda''- Gli rispose Kover
-''Te lo dico per l'ultima volta, amico. Lasciati andare, prima che sia troppo tardi, smetti di scappare. Lo so che ho detto sempre il contrario, ma non riesco a vedervi così, lo devo ammettere. Inoltre tu... beh, non resisterai ancora a lungo''- e lo guardò dall'alto in basso, alludendo a qualcosa che solo loro due potevano comprendere.

Irden lo superò senza aggiungere altro. Kover rimase solo con i suoi pensieri. Teso si passò la mano dietro il collo, come se quel gesto potesse dargli un po' di sollievo. Irden aveva ragione, non poteva resistere ancora a lungo. Ogni secondo che passava con Séla era una tortura. Tempo addietro si era ripromesso di lasciarla stare, di lasciarla perdere e che se lei fosse stata felice lo sarebbe stato anche lui. Era una bugia. Ogni volta che la guardava in volto riusciva solo a restare in estasi, beato da quella visione. Era un po' come la sua dea personale. Guardarla non gli bastava mai. Un ringhio gutturale si liberò dalla sua gola, al solo pensiero. La piccola Séla. Non poteva portarla a fondo con lui, non riusciva. Solo il pensiero di farla star male lo tormentava. Ecco perché l'aveva baciata in segreto. Forse sarebbe stato quello il loro unico contatto.
La verità però era un'altra. La bestia dentro di sé scalpitava per averla e lui faticava a tenerla a bada. Quel bacio che doveva essere per lui un addio rassegnato, si era trasformato in una condanna. Voleva di più e non poteva permetterselo.

Rise di sé. Forse il problema non sussisteva nemmeno. Perché mai Séla, una principessa, avrebbe dovuto volere lui? . Un mutaforma.
Poteva davvero quella ragazzina riuscire ad accettarlo per come era? anche una volta scoperto chi era? Kover non poteva vivere nel dubbio. Ma piuttosto avrebbe ferito sé stesso che vederla piangere ancora come nella grotta.
Si era davvero perso, stavolta.
Stupido mutaforma innamorato.

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