꧁☬ 3. 9☬꧂- Neve e sangue

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Non ricordava niente di come era finita a guardare il mondo da sotto sopra

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Non ricordava niente di come era finita a guardare il mondo da sotto sopra. Era come se il cielo bianco dondolasse sotto di lei. Le ci volle qualche secondo per capire che stava guardando effettivamente il terreno ricoperto da neve. Dondolava avanti e indietro sbattendo contro qualcosa. Séla sgranó gli occhi. Sbatteva contro la schiena di qualcuno. Si tiró su di scatto, ma il gesto improvviso le provocó un forte mal di testa e scatenó le risate di qualcun altro.
-" La Principessa si è svegliata"
Un uomo grande e troppo forte e muscoloso per i suoi gusti la teneva saldamente per le gambe noncurante della situazione imbarazzante.
-"lasciami!"
Gridó.
E inaspettatamente lo fece.
La lasció cadere a terra. Il ghiaccio della neve le salí per tutta la schiena e le gambe congelandola sul posto. La piccola veste stracciata che indossava non bastava a coprirla dal freddo. Ben presto si ritrovó a battere i denti.
Avrebbe voluto gridare qualcosa, mettersi a correre, ma fu come se quel ghiaccio che le entrava nelle ossa l'avesse privata della minuscola quantità di energia che aveva ritrovato.
Si guardó attorno.
Quattro uomini la circondavano e la guardavano dall'altro. Il tipo muscoloso e cafone, uno strano tizio con il cappello piumato. Vide quello che poteva sembrare un ragazzo, completamente vestito di nero e un altro uomo che se ne stava a braccia incrociate a guardare la scena.
-"Bao"- rammoní l'uomo guardando il tipo tutto muscoli.
-"Scusa, ma lo ha chiesto lei"
Sorrise compiaciuto.
Séla era troppo confusa. Non capiva. Ricordava di aver mangiato, sempre che si potesse dire cosí, e di essersi appisolata sul pavimento della sua cella. Chi erano questi uomini che non aveva mai visto?!  Vide poi a terra una figura che avrebbe riconosciuto tra migliaia.
-"Kela!"- senza pensarci, si trascinó fino all'amica.
Sentí le risate dietro del tipo che si chiamava Bao.
Kela sembrava profondamente addormentata, e anche se la scuoteva con forza, non riusciva a svegliarla.
Sentí dei passi e quando si voltó vide il volto coperto del ragazzo vestito di nero a pochi centimetri del suo, spaventandola.
-"Dorme. Poi la sveglieró"
Le posó una mano sulla spalla come se volesse rassicurarla. La sollevó in piedi e l'allontanó con una forza che Sèla non si aspettava dall'amica. Bao si avvicinó a Kela e la prese per tirarsela sulle spalle. Le gambe di Sèla cedettero.

-"Sei troppo debole per cercare di scappare. Fai la brava"
Il tipo dal cappello piumato le fece un occhiolino prima di lanciarle un bacio in aria, Sèla arrossí di vergogna. Il ragazzo la prese in collo, ma più elegantemente, tenendola per la schiena e per le gambe. Le sue mani la strinsero forte ma, si sorprese, senza farle male.
-"Ripartiamo"
Disse l'uomo che a quel punto aveva capito essere il capo.
Nel momento esatto in cui si mossero sentirono dei forti tuoni provenire dal centro della foresta, lungo il crinale della montagna.
-"Portate via le ragazze. Ci penso io"
L'uomo dal cappello sguainò una spada.
-"Risolvi velocemente Xién"
Ordinò il capo.
Loro si misero a correre, mentre Sèla continuava spaventata a sentire i tuoni.

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Corse sentendo il fiato caldo scorrergli nel petto, ora due volte piú grande. Le sue zampe artigliavano il terreno con foga dandosi la spinta per andare avanti. Nella sua visuale gli alberi si scansavano al suo passaggio. Riusciva a sentire l'odore di Sèla e anche quello di Kela, sempre piú forte. Era vicino.
Con un balzó scansó un ramo caduto e quando le sue zampe toccarono terra, un fischio acuto echeggió nell'aria. Si spinse a destra appena in tempo e si acquattò scivolando sulla neve mentre una lama passava sopra la sua testa tranciando gli alberi a metá.
Si voltò per trovarsi a pochi metri di distanza un uomo dal cappello piumato che lo guardava divertito.
-"Un mutaforma Licantropo. Erano anni che non ne vedevo uno"
Sibilando estrasse altre due spade.
-"Allontanati e cambia direzione, e ti risparmierò la vita"
Kover annusò l'aria, sapeva di salsedine. Era uno degli uomini che aveva sentito nel tunnel. Era uno di Tide. Ringhió e si acquattó.
-"Come preferisci"
Corse verso Kover a spade incrociate. Kover saltó in aria. Il Tidiano aprí le spade a formare una x in aria ma Kover ne morse la lama, tenendola ferrea in bocca. Si ritrovarono uno addosso all'altro rapidamente. La neve si alzava mentre rotolavano cercando entrambi di avere la meglio. Una goccia di sangue cadde al suolo, macchiando il terreno candido.

Con un calcio il Tidiano allontanó Kover che si limitò a saltare indietro. L'uomo si alzò aggiustandosi il cappello con l'elsa di una spada. Nel farlo la sua giacca aperta si sollevó mostrando un sacchetto blu che Kover conosceva fin troppo bene. Sentí la voglia dentro di sè di ucciderlo sul posto, ma i Tidiani erano difficili da uccidere. Erano letali in mare aperto, ma anche sulla terraferma non erano da sottovalutare. Prima di ucciderlo voleva informazioni.
Kover tornó indietro di qualche passo, e lentamente tornó alla sua forma umana, o quasi. I suoi occhi erano ancora mutati e la sua  muscolatura ancora tesa e contratta.
-"Cambiato idea?"
Il Tidiano sembrava su di giri.
-"Dove si trovano le ragazze?"
Chiese Kover, sentendo gli artigli pungergli le unghie.
L'uomo sembró sovrappensiero, prima di sorridere.
-" Sei un amichetto, interessante"
Sentí il ringhio uscire dalla sua gola.
-"Che paura"
-"Non hai risposto alla mia domanda"
Il Tidiano si alzó, impugnando saldamente le spade.
-"E non ho intenzione di farlo"
Kover raccolse tutto il fiato che aveva in corpo, e ruggí, facendo volare via una miriade di uccelli. Prima che il Tidiano lo attaccasse, gridó ancora una volta, il nome di Séla, sperando che lo sentisse.

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Il rumore di alberi che cadevano in lontananza fece trasalire Sèla che involontariamente tremó di scatto. Il ragazzo la strinse di più.
-"Tranquilla"
Le sussurró all'orecchio.
Perchè cercava di rassicurarla? Chi era questo ragazzo anzi no, chi erano queste persone?!
Quasi come se potesse leggerle il viso, il capo le si avvicinó di fretta durante la camminata.
-"La faró breve. Io sono il Sovrano di Tide e tu, Principessa Séla, sei la mia prigioniera di guerra"
Si sentí appensantita dentro, come se qualcuno avesse spento una fiamma.
-" Io non sono importante per nessuno. Lasciaci andare"
-"Qui ti sbagli. Mi tornerai utile assieme ai tuoi poteri... e per altri motivi"
Ma la conversazione terminó lí, senza degnarla di altre spiegazioni.
Un furioso ruggito spezzó l'aria e gli stormi di uccelli si alzarono spaventati in volo. Tutti si voltarono per guardare confusi. E poi qualcuno gridò il suo nome. Una voce che conosceva bene. Il cuore le battè nel petto prima silenzioso riverberando per tutto il suo corpo.
E a gran voce rispose al richiamo.
-"Kover! KOVER!"
Prima che la trascinassero via di corsa e che il sovrano le tappasse la bocca con le mani.
-"Zitta! "
Il ragazzo la teneva per le gambe mentre lei scalciava e l'uomo dietro di sè la prese con forza e la spinse a terra. La strinse per i fianchi con le braccia sollevandola di peso. Séla scalciava e gridava. Il ragazzo le si avvicinó. Le prese le mani e le legó con qualcosa, si strappó dai vestiti un pezzo di stoffa e glielo legó attorno alla bocca.
-"Scusa"
La prese di nuovo in braccio trascinandola via. A nulla sembravano funzionare i suoi calci. Era troppo forte e nemmeno lo scalfiva.
-" Stai ferma"- le disse a un orecchio -" ti farai male cosí"
Ma poco importava. Voleva liberarsi, aiutare Kela e correre da Kover.
-"Solo io posso svegliare la tua amica. Perció smettila"- le disse di nuovo, quasi avesse letto i suoi pensieri.
Smise di lottare. Se era una bugia, ci stava cascando in pieno. Ma se era la veritá, non poteva farci niente e provare a fuggire avrebbe peggiorato le cose. In lacrime si lasció andare contro di lui.
-" Fidati di me"- le disse.
Ma lei, oramai, aveva imparato a non fidarsi più di nessuno.


Buonasera a tutti quanti/ tutte quante!
Come state?
I nostri Séla e Kover sono vicinissimi eppure lontani, cosa accadrá ora? Secondo voi riusciranno a ritrovarsi?
A presto con un altro aggiornamento.
Baci,
Belle

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