Oltre le montagne del confine, Yutag
Tirahn si spostò la lunga treccia via dalla spalla, praticamente lanciandola sulla schiena. I suoi uomini guidati da Yicheng proseguivano con lei la marcia, mentre alla loro destra il supervisore Han osservava il territorio. Avevano da poco superato i confini di Théra e sapevano che non sarebbero passati inosservati per molto. Non avevano molto tempo per trovare Rupe. Non che lei volesse davvero trovarlo, ma quella era la sua missione al momento, secondo tutti. Ad eccezione di Yicheng ovviamente, che sapeva la verità. Non era facile nascondere le poche tracce che trovava. Cercava di restare sempre in testa al gruppo per essere sicura di imbattersi per prima in qualsiasi indizio che potesse tradire il fratello. Yicheng a un suo cenno veloce li cancellava. Lei li spingeva dalla parte opposta. Ma stava diventando ovvio e strano di fronte a tutti che qualcosa non tornava. O almeno così lei temeva. Con quel pensiero, le venne spontaneo stringere con foga l'elsa della sua spada. Il supervisore scambiò quel gesto per snervante attesa.
-''Questa assenza di tracce non ci fermerà Principessa. Non possono essere così abili durante una fuga. Sicuramente avranno commesso qualche errore, e noi allora li troveremo''
Tirahn annuì per salvare le apparenze.
-''Lo spero. Ci stiamo mettendo troppo e la Regina Urath si aspetta un risultato a breve.''
-''Consiglio di cambiare strategia.''
Si avvicinò ulteriormente a lei col cavallo. Si curò di essere abbastanza lontano dai soldati, per non farsi sentire.
-''Per quanto amerei affermare che suo fratello è uno stolto, non posso dimenticare che è stato istruito dal Re Sole in persona. Di sicuro conosce queste terre meglio di noi.''
Il petto di Tirahn si strinse in una morsa.
-''Rupe non è mai venuto fin qua nemmeno durante gli addestramenti. Nessuno può saperlo meglio di me, visto che ero incaricata di sorvegliarlo''.
Ricacciò la bile che le era salita in gola al ricordo di ciò che era stata obbligata a fare. Sul suo viso non lasciò trapelare niente del tormento e della tempesta che le agitava lo stomaco. Una statuaria maschera di indifferenza.
-''Certo. Ma parte del piano del Re era entrare in contatto con queste civiltà rurali e infime. Con questi, selvaggi. Sono convinto che Rupe sia stato messo a parte di qualcosa che noi non conosciamo. Dovremmo secondo il mio modesto parere addentrarci rapidi per queste terre e cercare di raggiungerli velocemente. Non si aspettano un attacco diretto. Proporrei un accerchiamento a zone.''
-"Si tratta di una corsa alla cieca. Non possiamo rischiare la vita dei pochi uomini che abbiamo. Le devo ricordare con chi abbiamo a che fare? Come ci occupiamo delle tribù del luogo?!"
Tentó di placarlo la Principessa.
-"Ma se il Principe ha un vantagg-"
-''Se così fosse supervisore Han la nostra ricerca non ha avuto senso sin dall'inizio.''
Si agitò e il suo cavallo reagì, spostandosi agitato. Lui lo notò.
-''Chiedo scusa se Vi ho agitata in qualche modo, Principessa''
Tirahn cercò di riprendere controllo della situazione.
-''Non parlate più di idee assurde come questa. Rupe non sa nulla di più di quello che sappiamo noi, lo troveremo a breve. Fine della discussione.''
Lo sguardò che gli riservò bastò per farlo andar via.
Mentre cercava di calmare il suo cuore, che forte tamburellava nel suo petto, notò solo distrattamente l'uccello che volò basso verso il supervisore con un piccolo cilindro di metallo legato alla zampa. Un altro messaggio di sua madre.
Ma adesso non poteva curarsene.
Doveva trovare un piano alternativo per proseguire quella finta ricerca. E alla svelta. Avrebbe protetto i suoi fratelli.Terre dei Luant.
-''Andatevene, ora.''-Ruggì il capo Luant mentre si levava la parte superiore dei vestiti.
Era pronto a combattere.
-''Non voglio combattere, ma lo farò se costretto.''
Rupe si avvicinò all'uomo. Notò come fosse senza armi, così slacciò la cinta con la spada e la lanciò a Dai.
-''Capo Luant la prego di riconsiderare''- Lo pregò Dahlia.
-''Nomade, non spetta a te decidere come risolvere le questioni sulla mia terra''- Le rispose acido.
Liruz cercò invano di calmare gli animi ma il capo Luant nemmeno lo considerò. Voleva battaglia.
Rupe si passò la mano sul viso, si chinò a terra e raccolse un po' di terra tra le mani. La usò per strofinarsi i palmi e la lasciò cadere di nuovo. Guardò Dai.
-''Restane fuori''
-''Ci proverò''- Gli rispose il generale.
La tribù attorno a loro appiccò il fuoco a terra creando un cerchio perfetto.
-''Vince chi non esce dal cerchio o chi sopravvive''
-''Preferisco la prima. Sarebbe un peccato privare il mondo del mio bel viso''- Sorrise Rupe.
-''Vanitoso''
Il capo scattò. Il pugno arrivò veloce nello stomaco di Rupe che si piegò in avanti. Il suo pugno di risposta colpì l'uomo che saltò indietro come un felino acquattandosi sul terreno. Le unghie del capo Luant si allungarono e un ruggito fuoriuscì dalla sua gola.
Un mutaforma.
Rupe sorrise. Spostò il peso sul piede,indietro. Caricò le sue mani di potere e le fiamme bruciarono nei suoi palmi avvolgendo i suoi pugni.
Arrivo Séla.
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I FIGLI DEL SOLE
FantasíaA Théra, la terra del sole, la casata reale ha finalmente il suo erede al trono, e le sue sorelle, le principesse Séla e Tirahn, sono al suo fianco. Discendente però della tribù di Vhér, la terra degli adoratori della luna e considerata inferiore...