†. 14 .†

190 15 3
                                    

Lo osservó prendere nuovamente la mira: prendere la freccia, tirare la fune, guardarla.
Sia lei che Kela si alzarono di scatto cercando riparo in tempo per evitare che la freccia le colpisse.

-"il Vjzir vuole te"- "le disse la Nidua

-" ho notato"

-"dobbiamo raggiungere i ragazzi e scappare da qua. Non ti lascerá andare"

Quelle parole le entrarono sotto pelle. Si sentiva in gabbia nonostante non avesse vere barriere attorno. Era come una pesante nebbia scura che le avvolgeva le membra: paura. Timore.
Non l'avrebbe lasciata andare.

-" Principessa Séla!"- gli udí gridare il suo nome

Ma sapeva che non appena fosse uscita dal suo nascondiglio l'avrebbe uccisa. Braccata. Braccata ancora.
Kela le posò una mano sulla spalla.

-" tranquilla. Adesso ce ne andiamo"

Séla si limitó ad annuire.
Si voltarono per fare un cenno ai ragazzi che si nascosero vicino l'ingresso delle celle. Si guardarono mentre Kela e Irden si scambiarono velocemente dei segnali.

-"cosa vi state dicendo?"chiese curiosa Séla

-" quando te lo dico corri verso Kover"

-" cosa? Ma il Vjzir-"

-"fidati di noi. Se non di loro, almeno di me"- le disse guardandola negli occhi.

La guardó in un modo che non lasciava spazio a repliche e Séla non poté rifiutare.
Attese il segnale di Kela, continuando a sentire la presenza del Vjzir minacciosa dall'alto, come un aquila che gira attorno alla sua preda in cerchio in aria.

-" vai!"

Ed uscí correndo.
Sentí lo scoccare della freccia e vide Kover uscire di scatto dal suo nascondiglio per lanciare una spada con forza verso il Vjzir.
Le guardie personali lo gettarono a terra per evitare il colpo; lei avvertí la freccia piantarsi al suolo dietro di lei.
Séla finí tra le braccia di Kover senza fiato, terrorizzata, tremante.
Kover le posò una mano sulla testa, tenendola vicina, abbracciandola.

Irden chiamó a gran voce la Nidua che con una corsa rapida attraversó il campo di battaglia giungendo da loro approfittando della distrazione del nemico.
Irden e Kela corsero verso i cammelli delle guardie liberandoli con forza e li trascinarono da Kover e Séla.
La Nidua e il Vakto raccolsero da terra delle spade, due spadini e due scudi e montarono rapidi sui cammelli. Kover montó sul cammello che gli avevano portato e si trascinò dietro Séla, montandola in sella davanti a lui.
Con un gesto preciso, spronarono gli animali e dettero inizio alla loro fuga verso la montagna.

Ben presto peró, sentirono i cavalli dietro di loro e quando Séla si sporse oltre Kover per vedere notó il Vjzir in prima linea.

-" ci sta ancora seguendo!"

Gli gridó lei, tenendosi stretta a lui per non cadere.

-" é ovvio vuole te!"- si voltó rapido verso Kela -" Nidua!!"

Kela si voltò sul cammello in corsa prendendo uno degli spadini. Era come se lo facesse da tutta una vita: agile, aggrazziata, letale allo stesso tempo.

-" non sbagliare Kela!"- gli gridó Irden

-" io non sbaglio mai"

Prese la mira e lanció.

Lo spadino voló in aria,ruotando su sé stesso. Si conficcó nella spalla del Vjzir che cadde a terra. Le sue guardie si fermarono per soccorrerlo.

-"no fermi! Inseguitela! Prendetela!" - li sentí gridare

Alcune guardie rimontarono in sella e ripresero la corsa ma quel breve momento era bastato per dare vantaggio ai fuggitivi.
Séla li vedeva sempre più distanti.
Si voltò.

Le montagne del confine si stagliavano davanti a lei. Dove sarebbero andati a finire ora?


————-

KOVER POV

Davanti a sé le montagne, dietro i nemici. Alla fine si era cacciato in un bel guaio quando proprio ne aveva meno bisogno. La ragazza di fronte a lui si teneva saldamente al suo petto.
La sentiva quasi tremare ancora mentre il suono del suo respiro accellerato ne tradiva la paura per l'ennesima volta.
Era solo una ragazza, una donna, eppure era braccata come uno dei peggio animali mai visti.
Il coraggio che aveva dimostrato però nell'affrontare la forca, nel correre verso di lui, non era facile da ignorare.
Come poteva una semplice ragazza era cosí complessa?

Dietro di sé udí le guardie spronare le loro cavalcature.
Volevano la principessa ed era ovvio il perché. Avrebbe potuto lasciarla lí e continuare la sua fuga: la sua missione era finita dopotutto.
Forse lo avrebbe fatto... ma non riusciva. Non con lei. Di nuovo quella voce dentro di sé che gli gridava di non lasciarla andare, di proteggerla si fece largo nella sua mente, e si vide ancora una volta a svelare la sua parte più nascosta e celata pur di proteggerla.

E questo lo spaventava.
Non poteva lasciarsi andare, non a quel modo. Doveva tenere a freno ció che aveva dentro.
Si focalizzó sulla montagna.

Dovevano giungere lí, dove sia lui che Irden sapevano dove nascondersi. Lí, dove una volta al sicuro, avrebbe potuto riflettere con calma... su quella minuscola donna tra le sue braccia.

I FIGLI DEL SOLE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora