●Il capello parlante (2)

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Insieme ai suoi amici organizzò un piano, che sarebbe fallito si, ma meglio di niente.

I tre tornarono in sala grande per continuare la lettura.
A leggere è sempre Bill.

《Accadde all'improvviso. L'insegnante dal naso
adunco guardò dritto
negli occhi di Harry, oltre il turbante di Raptor, e
un dolore acuto attraversò la cicatrice sulla
fronte del ragazzo.
'Ah!' esclamò Harry passandosi una mano sulla
fronte.
'Che cosa c'è?' chiese Percy.
'N-niente'.
Il dolore era svanito così come era venuto. Più
difficile da
scuotersi di dosso fu la sensazione che Harry
aveva provato per via dello sguardo dell'insegnante... la sensazione di
non essergli
affatto simpatico.
'Chi è l'insegnante che sta parlando col
professor Raptor?' chiese
a Percy.
'Oh, ma allora conosci già Raptor! Non c'è da
stupirsi che sia così
nervoso; quello è il professor Piton. Insegna
Pozioni, ma non gli
piace; tuttisanno che fa la corte alla materia di
Raptor. Piton sa
un sacco di cose sulle Arti Oscure'.
Harry osservò Piton ancora per un po', ma a lui,
Piton non rivolse più lo sguardo.

Lily guardò furente quello che era il suo ex migliore amico. Severus finse di non fregarsene.

Finalmente scomparvero anche i dolci e il
professor Silente si alzò
di nuovo in piedi. Nella sala cadde ilsilenzio.
'Ehm... solo poche parole ancora, adesso che
siamo tutti sazi di
cibo e di bevande. Ho da darvi alcuni annunci di
inizio anno.  
'Gli studenti del primo anno devono ricordare
che l'accesso alla
foresta qui intorno è proibito a tutti gli alunni. E
alcuni degli
studenti più anziani farebbero bene a ricordarlo
anche loro'.
E gli occhi scintillanti di Silente scoccarono
un'occhiata in direzione dei gemelli Weasley.》

I gemelli risero alzando le mani. Silente ridacchiò nella loro direzione, gli ricordava molto i malandrini.

《'Inoltre, Mr Gazza, il guardiano, mi ha chiesto di
ricordare a voi
tutti che è vietato fare gare di magia tra classi
nei corridoi.
'Le prove di Quidditch si terranno durante la
seconda settimana
dell'anno scolastico. Chiunque sia interessato a
giocare per la
squadra del suo dormitorio è pregato di
contattare Madama Bumb.
'E infine, devo avvertirvi che da quest'anno è
vietato l'accesso al
corridoio del terzo piano a destra, a meno che
non desideriate fare
una fine molto dolorosa'. Harry rise, ma fu uno dei pochi a farlo.
'Non dirà mica sul serio?' chiese piano a Percy.
'Forse' disse Percy aggrottando la fronte in
direzione di Silente.
'strano, perché in genere lui dice sempre la
ragione per cui non
abbiamo il permesso di andare da qualche
parte... la foresta è piena
di bestie pericolose, questo lo sanno tutti. No,
penso che almeno a
noi prefetti avrebbe dovuto dirlo'.
'E ora, prima di andare a letto, intoniamo l'inno
della scuola!'
gridò Silente. Harry notò che agli altri insegnanti
s'era come gelato il sorriso sulle labbra. [...] Ognuno terminò la canzone in tempi diversi. Alla
fine, erano
rimasti solo i gemelli Weasley a cantare a un
ritmo lento da marcia
funebre. Silente diresse le ultime battute con la
bacchetta magica e, alla fine, fu uno di quelli che
applaudirono più fragorosamente. 'Ah, la musica' disse asciugandosi gli occhi.
'Una magia che supera
tutte quelle che noi facciamo qui! E adesso, è
ora di andare a letto.
Via di corsa'.
Aprendosi un varco tra la ressa che si attardava
ancora in
chiacchiere, i Grifondoro del primo anno
seguirono Percy, uscirono
dalla Sala Grande e salirono al piano disopra
passando per la scala
di marmo.
Harry aveva di nuovo le gambe pesanti come il
piombo, ma solo perché
era stanco e con la pancia piena. Aveva troppo
sonno per stupirsi del fatto che i ritratti lungo i corridoi bisbigliavano e si facevano
segno, al loro passaggio, o che un paio di volte
Percy fece passare i ragazzi attraverso porte
nascoste dietro a pannelli scorrevoli e
arazzi appesi alle pareti. Salirono altre scale,
sbadigliando e
strascicando i piedi, e Harry stava già
chiedendosi quanto avrebbero
dovuto camminare ancora, quando si fermarono
di colpo.》

Tuti si chiesero cosa fosse successo.

Un fascio di bastoni da passeggio fluttuava a
mezz'aria davanti a
loro e, quando Percy fece per avvicinarsi, quelli
cominciarono a
menargli colpi all'impazzata.
'Pix' sussurrò Percy a quelli del primo anno. 'Un Poltergeist'.
Poi, alzando la voce: 'Pix... fatti vedere!'
Rispose un suono potente e volgare, come
quando si fa uscire di
colpo l'aria da un pallone.
'Vuoi che vada dal Barone Sanguinario?'
Ci fu uno schiocco e un omino dai neri occhi
maligni e una gran
bocca apparve galleggiando nell'aria a gambe
incrociate, e afferrò i
bastoni.
'Oooooooh!' esclamò con una risata maligna.
'Pivellini del primo
anno. Ma che bello!' i gettò a capofitto su di loro. Tuttisi chinarono
per schivarlo.
'Vattene, Pix, o dirò tutto al Barone, sta' sicuro!'
gli ringhiò
Percy.
Pix svanì con una linguaccia, lasciando cadere i
bastoni sulla
testa di Neville. Lo udirono allontanarsi di corsa,
sbatacchiando le
armature al suo passaggio.
'Dovete guardarvi da Pix' disse Percy mentre
riprendevano a
camminare. 'Il Barone Sanguinario è l'unico che
riesca a
controllarlo; Pix non dà retta neanche a noi
prefetti.》

E la sala scoppiò a ridere. In primis i malandrini.

《Bene ragazzi e signori, la lettura riprenderà questo pomeriggio》 E tutti uscirono. Ma Fred prima che Harry potesse andare via, lo prese e lo portò al settimo piano. Quando entrarono nella stanza delle necessità, Harry vide che al centro di quella strana stanza c'era un letto matrimoniale, un divano e un camino.

Guardò Fred, provando ad immaginare cosa volesse fare, il rosso gli sorrise e lo prese in braccio. Passò a baciarlo mentre si avvicinava al letto e lo stese su di esso.

Il corvino rispose al bacio tirando il rosso su di sé, lo fece stendere tra le due gambe e succhiò il labbro inferiore.

Fred passò poi a togliergli la camicia, scendendo con le labbra a baciare ogni centimetro di pelle del corvino, che ansimava leggermente.

《Fred...》-ansimò togliendogli la camicia e mordere con forza il suo collo, lasciando dei segni violacei.

《Sei pronto Harry?》-ansimò per quei baci.

《Si.》 -sapeva a cosa si riferisse, ed era pronto, spaventato ma pronto.

Fred, delicamente passò a sfilare i pantaloni del corvino e i propri, scese con le labbra lungo il collo, il petto, sorpasso l'erezione del corvino e andò a baciare l'interno coscia, Harry sentiva ogni muscolo del corpo rilassarsi.

Quando Fred sentì il corpo del suo amato rilassato, sfila i suoi boxer ed i propri. Alzò gli occhi verso il corvino che aveva il viso rosso e sudato.

《Sei sicuro?》-chiese nuovamente non volendo spaventarlo.

Annuì chiudendo gli occhi. Fred lentamente portò le sue gambe sulle spalle e massaggiò l'entrata del ragazzo, stimolandolo. Harry emise dei gemiti di piacere mentre il rosso infilava un dito in lui. I muscoli del sedere si contraggono, ma solo di poco. Quando si rilassò il rosso infilò un secondo dito, sta volta per rilassarsi ci volle più tempo, ma il corpo del corvino si abituò presto all'intrusione.

Quando era stato ben preparato, Fred lubrificò il proprio membro e lentamente inserì la punta, Harry strinse le lenzuola tra i pugni, alcune lacrime scesero lungo le guance, che furono asciugate dal rosso con le labbra. Pochi secondi dopo, entrò completamente in lui, si ferma per un po e poi quando Harry lì baciò iniziò a spingere, dapprima lentamente, man mano aumentò la velocità ed ora si sentivano solo gli ansimi e i gemiti di piacere da parte dei due amanti.

Harry si abituò a quell'intrusione e fecero l'amore per ore, Fred non si era mai sentito così felice.

The story of Harry Potter -The boy who lived-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora