Il giorno dopo, Harry trovò fuori il quadro della signora grassa i genitori.
《Mamma, papà cosa ci fate qui?》chiese sorpreso. 《Volevamo scusarci per ieri, non abbiamo dato il buon esempio》rispose la madre e Harry sorrise. 《Non ce bisogno di scusarvi, se vi può consolare, sono stato felice che qualcuno gliene ha cantate quattro. Mai nessuno mi aveva difeso così》e li abbracciò. I due ricambiarono sentendosi meno in colpa.Poi insieme andarono in sala grande, la quale era piena di gente come al solito. Si sedetterò e Fred prese la mano del corvino. 《Tutto bene?》il corvino annuì sorridendogli.
Poi, come il giorno prima, riprese la lettura. Aprì il libro e iniziò a leggere.
《Quella sera, la sala di ritrovo di Grifondoro era
tutta un brusio di voci. Harry, Ron e Hermione
sedevano insieme vicino a una finestra. Hermione stava correggendo i compiti
di Incantesimi di
Harry e Ron. Lei non avrebbe mai permesso
che copiassero
(‘Altrimenti, come imparate?’) ma chiedendole
di correggerglieli, i
due ragazzi riuscivano a ottenere comunque le
soluzioni esatte.
Harry sisentiva irrequieto. Avrebbe voluto
riavere Il Quidditch
attraverso isecoli per distrarsi dal pensiero della
partita
dell'indomani, che lo rendeva nervoso. Ma
perché mai doveva aver
paura di Piton? Alzandosi, comunicò a Ron e a
Hermione che intendeva andargli a chiedere di restituirglielo.
‘Meglio te che io’ dissero a una voce Ron e
Hermione, ma Harry
aveva idea che Piton non glielo avrebbe rifiutato,
se alla richiesta
fossero stati presenti altri insegnanti.
Si recò davanti alla sala dei professori e bussò.
Non ottenne
risposta. Bussò ancora. Niente.
Chissà che Piton non avesse lasciato il libro là
dentro? Valeva la
pena tentare. Socchiuse la porta e sbirciò. Una
scena orribile glisi parò davanti agli occhi.
Piton e Gazza erano nella stanza, soli. Piton si
teneva il mantello sollevato al disopra delle ginocchia. Aveva una
gamba tutta
maciullata e sanguinante. Gazza glistava
porgendo delle bende.
‘Dannato coso’ stava imprecando Piton. ‘Come
si fa a tenere a bada
tutte e tre le teste contemporaneamente?’》Molti studenti fecero delle battute poco caste ma in silenzio senza farsi sentire. James e Sirius sentirono e risero di poco, non volevano dare nell'occhio come il giorno prima.
《Harry cercò di chiudere la porta senza far
rumore, ma...
‘POTTER!’
Con il volto contorto dall'ira, Piton si abbassò
rapidamente
l'abito per nascondere la gamba. Harry inghiottì.
‘Mi chiedevo soltanto se potevo riavere indietro
il mio libro’. ‘ESCI fUORI! FuORI!’
Harry se ne andò prima che Piton avesse il
tempo di togliere altri
punti a Grifondoro. Risalì di corsa le scale.
‘Cisei riuscito?’ chiese Ron quando Harry li
ebbe raggiunti. ‘Che
cosa è successo?’
Bisbigliando a voce bassissima, Harry raccontò
quel che aveva
visto.
‘Sapete che cosa significa questo?’ chiese
affannosamente alla
fine. ‘Il giorno di Halloween, Piton ha cercato di
eludere la
sorveglianza del cane a tre teste! Ecco dove stava andando quando lo
abbiamo visto... sta cercando di impadronirsi
della cosa a cui il
cane fa la guardia! E sono pronto a
scommettere il mio manico di
scopa che è stato lui a far entrare il mostro, per
creare un
diversivo!’
Hermione lo ascoltava con gli occhisbarrati.
‘No... non lo farebbe mai’ disse. ‘Lo so, non è
molto simpatico, ma
non cercherebbe mai di rubare qualcosa che
Silente tiene sotto
stretta sorveglianza’.》
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The story of Harry Potter -The boy who lived-
FanfictionAl terzo anno di Harry, arrivano dal futuro sette libri libri in cui ce scritto il passato, il presente e il futuro di Harry. Dei libri che potrebbero aiutare una guerra che da lì a poco avrebbe scosso il mondo magico per una seconda volta. Silente...