•Sull'espresso di Hogwarts (2)

188 18 0
                                    

《Harry, Ron e Hermione tornarono nel loro scompartimento. La pioggia
fitta che spruzzava i finestrini rendeva molto difficile guardare
fuori. Ron aprì il suo baule, estrasse l'abito da cerimonia marrone e
lo gettò sulla gabbia di Leo per farlo star zitto.
‘Bagman voleva dirci che cosa succederà a Hogwarts’ disse imbronciato, sedendo vicino a Harry. ‘Alla Coppa del Mondo, vi
ricordate? E mia madre non vuole dirmelo. Chissà cosa...’
‘Ssst!’ Hermione sussurrò all'improvviso, premendosi un dito sulle
labbra e indicando lo scompartimento accanto. Harry e Ron tesero le
orecchie, e dalla porta aperta udirono una familiare voce melliflua.
‘...Mio padre ha seriamente preso in considerazione l'idea di
mandarmi a Durmstrang invece che a Hogwarts, sapete. Conosce il
Preside, vedete. Be', lo sapete che cosa pensa di Silente - quello
ama i Mezzosangue - e Durmstrang non ammette quel genere di
plebaglia. Ma a mia madre non piaceva l'idea che andassi a scuola così
lontano. Mio padre dice che Durmstrang ha una posizione molto più
ragionevole di Hogwarts sulle Arti Oscure. Gli studenti di Durmstrang
le imparano, non fanno solo quelle sciocchezze di difesa come noi...’
Hermione si alzò, raggiunse in punta di piedi la porta dello
scompartimento e la fece scorrere, chiudendo fuori la voce di Malfoy.
‘Quindi è convinto che Durmstrang sarebbe andata meglio per lui,
vero?’ disse con rabbia. ‘Vorrei tanto che ci fosse andato, così non
dovremmo sopportarlo noi’.
‘Durmstrang è un'altra scuola di magia?’ chiese Harry.
‘Sì’ rispose Hermione sprezzante, ‘e ha una pessima fama. Secondo
Compendio sull'Istruzione Magica in Europa, dà una grande importanza
alle Arti Oscure’》

Non a caso il Preside Igor Karkaroff era un ex mangiamorte pentito. Pensò Silente, che lo teneva d'occhio. Se Voldemort fosse tornato, Igor era in pericolo. Aveva voltato le spalle a Voldemort.

‘Credo di averne sentito parlare’ disse Ron vagamente. ‘Dov'è? In
che paese?’
‘Be', nessuno lo sa, no?’ disse Hermione alzando le sopracciglia.
‘Ehm... perché no?’ chiese Harry.
‘Per tradizione c'è da sempre una grande rivalità tra tutte le
scuole di magia. Durmstrang e Beauxbatons preferiscono tenere
nascosta la loro posizione, così nessuno può rubare i loro segreti’
spiegò Hermione con tono pratico.
‘Andiamo’ disse Ron cominciando a ridere. ‘Durmstrang dev'essere
grande come Hogwarts, come si fa a nascondere un castello enorme?’
‘Ma Hogwarts è nascosto’ disse Hermione sorpresa, ‘lo sanno
tutti... be', tutti quelli che hanno letto Storia di Hogwarts,
comunque’.
‘Solo tu, allora’ disse Ron. ‘Vai avanti: come si fa a nascondere
un posto come Hogwarts?’
‘E' stregato’ disse Hermione. ‘Se un Babbano lo guarda, non vede
altro che un ammasso di rovine con un cartello all'ingresso che dice
"ATTENZIONE, non entrare, pericolo"‘.
‘Quindi anche Durmstrang appare in rovina visto da fuori?’
‘Forse’ rispose Hermione, scrollando le spalle, ‘o potrebbe essere
pieno di Incantesimi Respingi-Babbani, come lo Stadio della Coppa del
Mondo. E per evitare che maghi stranieri lo scoprano, l'avranno reso
Indisegnabile...’
‘Come hai detto?’
‘Be', si può stregare un edificio in modo che sia impossibile
riprodurlo su una cartina, no?’
‘Ehm... se lo dici tu’ disse Harry.
‘Ma io sono convinta che Durmstrang si trovi da qualche parte
nell'estremo Nord, su su’ disse Hermione pensierosa. ‘In un posto molto freddo, perché hanno anche mantelli di pelliccia come parte
della divisa’.
‘Ah, pensate un po'‘ disse Ron sognante. ‘Sarebbe stato così facile
buttare Malfoy giù da un ghiacciaio e farlo sembrare un incidente...
peccato che sua madre abbia voluto tenerselo vicino...’》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora