♤La fuga della signora grassa (2)

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《Hermione, che disapprovava chi copia, strinse le labbra ma non disse
niente. Grattastinchi continuava a fissare Ron senza battere ciglio, agitando la punta della coda cespugliosa. Poi, senza preavviso, balzò.
«EHI!» ruggì Ron, afferrando la borsa, mentre Grattastinchi vi affonda-
va gli artigli e cominciava a tirare e strappare con furia. «VATTENE,
STUPIDO ANIMALE!»
Ron cercò di sottrarre la borsa a Grattastinchi, ma il gatto vi rimase ag-
grappato, soffiando e graffiando.
«Ron, non fargli del male!» strillò Hermione. Tutti seguivano lo spetta-
colo. Ron fece roteare la borsa, con il felino ancora saldamente ancorato, e
Crosta volò fuori...
«PRENDETE QUEL GATTO!» urlò Ron, mentre Grattastinchi si distri-
cava dai resti della borsa, sfrecciava sotto il tavolo e si gettava all'insegui-
mento di uno spaventatissimo Crosta.
George Weasley cercò di bloccare il gatto, ma non ci riuscì; Crosta pas-
sò attraverso venti paia di gambe e s'infilò sotto un vecchio cassettone;
Grattastinchi si immobilizzò, si appiattì e prese a sferrare zampate furiose
sotto il mobile.
Ron e Hermione corsero verso di lui; Hermione lo afferrò e lo portò via;
Ron si gettò pancia a terra e, con grande difficoltà, tirò fuori Crosta pren-
dendolo per la coda.
«Guardalo!» disse infuriato a Hermione, facendole penzolare il topo da-
vanti al naso. «È pelle e ossa! Tienigli lontano quel gatto!»
«Grattastinchi non può capire!» disse Hermione con voce tremante.
«Tutti i gatti danno la caccia ai topi, Ron!»
«Quell'animale ha qualcosa di strano!» esclamò Ron, cercando di con-
vincere un agitatissimo Crosta a tornare dentro la tasca. «Ha sentito che
dicevo che nella mia borsa c'era Crosta!»
«Oh, che sciocchezza» disse Hermione impaziente. «Grattastinchi ha
sentito l'odore, Ron, altrimenti come avrebbe fatto a...»
«Quel gatto ce l'ha con Crosta!» insistette Ron, ignorando i compagni
che cominciavano a ridacchiare. «E Crosta era qui prima di lui, ed è anche
malato!»
Ron attraversò la sala comune, salì le scale e sparì nel dormitorio dei ra-
gazzi.》

Ron non guardò la riccia che invece lo guardava. Hermione sapeva di aver sbagliato, ma non riusciva a dire scusa, più lo vedeva con Lavanda più si innervosiva.

《Il giorno dopo, Ron era ancora arrabbiato con Hermione. Quasi non le
rivolse la parola per tutta la lezione di Erbologia, anche se lui, Hermione e
Harry stavano lavorando insieme sullo stesso Puffagiolo.
«Come sta Crosta?» chiese Hermione timidamente mentre spogliavano le piante dei loro grassi baccelli rosa e sgranavano i fagioli luminosi in un
secchio.
«È nascosto sotto il letto, e trema di paura» disse Ron arrabbiato, man-
cando il secchio e spargendo fagioli per tutto il pavimento della serra.
«Attento, Weasley, attento!» esclamò la professoressa Sprite mentre i
fagioli sbocciavano all'improvviso davanti ai loro occhi.
Subito dopo avevano Trasfigurazione. Harry, che aveva deciso di chie-
dere alla professoressa McGranitt se poteva andare a Hogsmeade con gli
altri, si unì alla coda fuori dalla classe pensando al modo migliore di soste-
nere la propria causa. Ma qualcosa all'inizio della fila lo distrasse.
Lavanda Brown era in singhiozzi. Calì le teneva un braccio attorno alle
spalle e spiegava qualcosa a Seamus Finnigan e a Dean Thomas, entrambi
molto seri.
«Che cosa è successo, Lavanda?» chiese Hermione ansiosa, mentre lei,
Ron e Harry si univano al gruppo.
«Ha ricevuto una lettera da casa stamattina» sussurrò Calì. «È il suo co-
niglio, Binky. E stato ucciso da una volpe».
«Oh» esclamò Hermione. «Mi dispiace, Lavanda».
«Dovevo aspettarmelo!» disse Lavanda in tono tragico. «Lo sapete che
giorno è oggi?»
«Mmm...»
«Il sedici ottobre! 'Quella cosa che temi succederà il sedici ottobre!' Vi
ricordate? Aveva ragione, aveva ragione!»
Ora tutta la classe era riunita attorno a Lavanda. Seamus scosse la testa,
compunto. Hermione esitò, poi disse:
«Tu... tu avevi paura che Binky venisse ucciso da una volpe?»
«Be', non necessariamente da una volpe» disse Lavanda, alzando gli oc-
chi pieni di lacrime verso Hermione, «ma naturalmente avevo paura che
morisse...»
«Oh» commentò Hermione. Fece un'altra pausa. Poi riprese: «Binky era
vecchio?»
«N... no!» singhiozzò Lavanda. «E... era solo un cucciolo!»
Calì strinse più forte il braccio attorno alle spalle dell'amica.
«Ma allora, perché avevi paura che morisse?» chiese Hermione.
Calì le rivolse uno sguardo torvo.》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora