《«Come sarebbe a dire, non c'era?» chiese Harry. «Era ammalato quando
c'è stata quella partita».
«Be', in infermeria non c'era» disse Ron. «Io ero là, a pulire i vasi da
notte per ordine di Piton, ti ricordi?»
Harry aggrottò la fronte.
«Non credo che Lupin si possa permettere una cosa del genere».
«Perché ridete, voi due?»
Hermione era appena entrata. Era in vestaglia e portava in braccio Grat-
tastinchi, che aveva l'aria molto imbronciata e un festone argentato legato
al collo.
«Non portarlo qui dentro!» disse Ron, estraendo in fretta Crosta dalle
profondità del suo letto e ficcandoselo nella tasca del pigiama. Ma Her-
mione non gli diede retta. Lasciò cadere Grattastinchi sul letto vuoto di
Seamus e fissò la Firebolt a bocca aperta.
«Oh, Harry! Chi te l'ha regalata?»
«Non ne ho idea» rispose Harry. «Non c'era nessun biglietto».
Con sua grande sorpresa, Hermione non fu né eccitata né incuriosita dal la novità. Al contrario, si fece seria e si morse un labbro.
«Che cos'hai?» le chiese Ron.
«Non lo so» disse Hermione lentamente, «ma è un po' strano, no? Vo-
glio dire, è una bella scopa, no?»
Ron sospirò, esasperato.
«È la scopa migliore che esista, Hermione» disse.
«Quindi dev'essere molto costosa...»
«Probabilmente costa più di tutte le scope dei Serpeverde messe insie-
me» disse Ron allegramente.
«Be'... chi regalerebbe a Harry una scopa del genere senza nemmeno
dirgli che è stato lui?» chiese Hermione.
«Che cosa importa?» disse Ron impaziente. «Senti, Harry, posso farci
un giro? Posso?»
«Credo che nessuno dovrebbe cavalcare quella scopa!» esclamò Her-
mione.
Harry e Ron la fissarono.
«Che cosa pensi che ci farà Harry, spazzarci il pavimento?» chiese Ron.
Ma prima che Hermione potesse rispondere, Grattastinchi balzò dal letto
puntando dritto al petto di Ron.
«PORTALO - FUORI - DI - QUI!» ruggi Ron, mentre gli artigli di Grat-
tastinchi gli strappavano il pigiama e Crosta tentava una fuga disperata sul-
la sua spalla. Ron afferrò Crosta per la coda e sferrò al gatto un calcio che
invece colpì il baule ai piedi del letto di Harry. Il baule si rovesciò e Ron
prese a saltellare, strillando.
Il pelo di Grattastinchi si rizzò all'improvviso. Un acuto fischio metalli-
co riempi la stanza. Lo Spioscopio Tascabile era scivolato fuori dai vecchi
calzini di zio Vernon e ora vorticava e riluceva sul pavimento.
«Me l'ero dimenticato!» disse Harry, chinandosi per raccoglierlo. «Non
mi metto mai quelle calze se posso evitarlo...»
Lo Spioscopio girava e fischiava sulla palma della sua mano. Grattastin-
chi sibilava e soffiava contro il piccolo strumento.
«È meglio se porti via quel gatto, Hermione» disse Ron furioso. Era se-
duto sul letto di Harry e si massaggiava l'alluce. «Non puoi spegnere quel-
la roba?» aggiunse rivolto a Harry, mentre Hermione usciva con Gratta-
stinchi che teneva ancora i maligni occhi gialli fissi su Ron.》《Scusa》disse Ron alla ragazza che sorrise.
《Harry infilò di nuovo lo Spioscopio dentro i calzini e li gettò nel baule.
Ora si sentivano solo i gemiti e le imprecazioni di Ron. Crosta era rannic-
chiato tra le mani del suo padrone. Harry, che non lo vedeva da parecchio, fu spiacevolmente sorpreso notando che Crosta, una volta così grasso, era
diventato molto magro e spelacchiato.
«Non ha l'aria di star bene, vero?» chiese Harry.
«È lo stress!» ribatté Ron. «Starebbe benissimo se quella grossa stupida
palla di pelo lo lasciasse in pace!»
Ma Harry, che ricordava quanto aveva detto la strega del Serraglio Stre-
gato sul fatto che i topi vivono solo tre anni, non poté fare a meno di pen-
sare che, a meno che Crosta non possedesse poteri che non aveva mai rive-
lato, la sua fine era vicina. E nonostante Ron si lamentasse spesso di Cro-
sta definendolo un topo noioso e inutile, Harry era certo che Ron sarebbe
stato molto triste se Crosta fosse morto.》
STAI LEGGENDO
The story of Harry Potter -The boy who lived-
FanfictionAl terzo anno di Harry, arrivano dal futuro sette libri libri in cui ce scritto il passato, il presente e il futuro di Harry. Dei libri che potrebbero aiutare una guerra che da lì a poco avrebbe scosso il mondo magico per una seconda volta. Silente...