●Lo specchio delle brame (1)

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La sera tutti si riunirono in sala grande e George decise di leggere. Aprì il libro e lesse il titolo. Harry guardò Ron che capì di cosa si trattasse.

《Natale sistava avvicinando. Un mattino di metà
dicembre, il
castello Hogwarts sisvegliò sotto una coltre di
neve alta più di un
metro. Il lago era diventato una spessa lastra di
ghiaccio e i
gemelli Weasley erano stati puniti per aver fatto
un incantesimo alle palle di neve, che si erano
messe a inseguire Raptor dovunque andasse
rimbalzando sul dietro delsuo turbante. I pochi
gufi che riuscivano
a fendere il cielo temporalesco per consegnare
la posta dovevano poi
essere curati da Hagrid prima di poter
riprendere il volo.》

I malandrini risero e alzarono i pollici in su.

《Tutti quanti non vedevano l'ora che
cominciassero le vacanze.
Mentre nella sala di ritrovo di Grifondoro e nella
Sala Grande
ardevano fuochiscoppiettanti, i corridoi pieni di
spifferi erano
gelidi, e un vento sferzante faceva sbattere le
imposte nelle aule.
Il peggio erano le lezioni del professor Piton, che
si tenevano nei
sotterranei, dove il respiro si condensava in
nuvolette e tutti
cercavano distarsene il più vicino possibile ai
calderoni bollenti.
'Mi dispiace proprio tanto' disse un giorno
Draco Malfoy, durante la lezione di Pozioni, 'per tutti quelli che a Natale
dovranno
restare a Hogwarts perché a casa nessuno li
vuole'.
Parlando guardava dalla parte di Harry. Tiger e
Goyle
ridacchiarono. Harry, che stava dosando della
polvere dispina
dorsale di pesce-leone, li ignorò》

James guardò il biondino e poi il padre che stavano trattenendo un ghigno soddisfatto. 《James niente scatti per favore》gli sussurrò la sua ragazza e gli strinse la mano. 《Ma l'hai sentito? Non è che noi non lo volevamo, noi eravamo morti.》rispose sussurrando mentre lo guardava male. 《Parla di mia sorella, non di noi due》rispose la rossa e la lettura riprese.

《Dal tempo della
partita a
Quidditch, Malfoy era diventato, se possibile,
ancora più antipatico.
Deluso per la sconfitta del Serpeverde, aveva
cercato disuscitare
l'ilarità di tutti con una battuta, e cioè che la volta
successiva Harry sarebbe stato sostituito come Cercatore
da una rana dalla bocca larga. Ma poisi era
reso conto che non faceva ridere nessuno,
perché tutti erano rimasti ammirati dal modo in
cui Harry era riuscito a
rimanere in sella alla sua scopa nonostante
quella cercasse di
disarcionarlo. Per cui, Malfoy, geloso e gonfio di
rabbia, era
tornato a punzecchiare il compagno con la scusa
che non aveva una
vera e propria famiglia.
Che Harry non sarebbe tornato a Privet Drive
per Natale era vero.
La settimana prima, la professoressa McGranitt
aveva fatto il giro
dei dormitori per preparare l'elenco degli studenti che sarebbero
rimasti per le vacanze, e Harry aveva dato
subito ilsuo nome. La
cosa non gli dispiaceva affatto; molto
probabilmente, quello sarebbe
stato il più bel Natale della sua vita. Anche Ron
e isuoi fratelli
sarebbero rimasti, perché isignori Weasley
andavano in Romania a
trovare Charlie. [...]'Ehi, Hagrid, serve una mano?' chiese Ron
ficcando la testa tra i
rami.
'Nooo, ce la faccio da solo, Ron, grazie tante'.
'Tispiacerebbe tanto toglierti di mezzo?' fece
dietro di loro la
voce strascicata e glaciale di Malfoy. 'Che cosa
c'è, stai cercando
di guadagnare qualche spicciolo, Weasley?
Forse speri di diventare
anche tu guardiacaccia quando te ne andrai da
Hogwarts... la capanna
di Hagrid deve sembrarti una reggia, in
confronto a dove abita la tua famiglia'. Ron si buttò a testa bassa contro Malfoy proprio
mentre Piton
saliva le scale.
'WEASLEY!'
Ron, che aveva afferrato Malfoy per il davanti
della tunica, lasciò
la presa.
'Ci è stato tirato, professor Piton' disse Hagrid
sporgendo il
faccione irsuto da dietro l'albero. 'Malfoy
insultava la sua
famiglia'.
'Quale che sia la ragione, Hagrid, fare a pugni è
contro le regole
di Hogwarts' disse Piton con voce flautata.》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora