●Nicolas Flamel (3)

421 26 12
                                    

Angelina riprese a leggere.

《‘Ron! Ron! Ma dove tisei cacciato? La partita
è finita! Harry ha
vinto! Abbiamo vinto! Il Grifondoro è in testa
alla classifica!’
strillava Hermione, improvvisando un balletto sul
suo sedile e
abbracciando Calì Patil, che sedeva nella fila
davanti.
Harry saltò giù dalla sua scopa, a trenta
centimetri da terra. Non
riusciva a crederci. Ce l'aveva fatta: la partita
era finita dopo
essere durata appena cinque minuti. Mentre i
giocatori del Grifondoro sfilavano sul campo,
scorse Piton che atterrava lì accanto, livido e con le labbra strette. Poisentì una mano
posarglisisulla spalla e,
quando levò lo sguardo, si vide davanti il volto
sorridente di
Silente.
‘Ottima prova’ gli disse Silente a bassa voce, in
modo che solo lui
potesse udirlo. ‘Mi fa piacere vedere che non
seistato tanto a
rimuginare su quello specchio... anzi, tisei dato
da fare.
Eccellente!’
Piton sputò per terra, carico di rancore.》

Un coro di ewww salì per la sala. Il docente stette zitto, non era nella posizione di parlare.

《Il Grifondoro
era in testa alla classifica. Ce l'aveva
fatta, gliel'aveva fatta vedere lui a quel Piton...
A proposito di Piton...
Una figura incappucciata scendeva rapidamente
i gradini all'entrata
del castello. Camminava il più in fretta possibile,
diretto alla
foresta proibita, nel chiaro intento di non farsi
vedere. A quella
vista, l'euforia della vittoria svanì dalla mente di
Harry. Il
ragazzo riconobbe la camminata furtiva del
personaggio. Era Piton,
che sgattaiolava nella foresta mentre tutti gli altri cenavano. Che
cosa c'era dietro?
Harry saltò di nuovo in sella alla sua Nimbus
Duemila e decollò.
Planando silenziosamente sul castello, scorse
Piton che entrava nel
folto a passo di corsa. Lo seguì dall'alto.
Gli alberi erano talmente fitti che non vedeva
dov'era andato.
Descrisse in aria dei cerchisempre più bassi,
sfiorando le cime dei
rami più alti degli alberi, fino a quando non udì
alcune voci. Si
diresse verso di loro e atterrò senza fare rumore
fra le fronde di un altissimo faggio.》

《Ficcanaso come tuo padre》commentò. 《Ma mai come te Mocciusus, che hai rotto le palle ai miei amici per scoprire dove andassi》sbottò per la prima volta Remus. 《Sta zitto se vuoi ancora lavorare》rispose il docente. 《Altrimenti?》lo sfidò Sirius alzandosi. 《Altrimenti dirò che il tuo caro amichetto è un Lupo mannaro. Oops, mi è scappato》ghigno.

Caos, i malandrini giovani e vecchi, attaccarono il docente che ricambiò. Lily si alzò e si fece spazio tra la folla. Arrivò davanti al docente e gli diede un pugno sul naso. 《Brutto pezzo do merda, come cazzo osi? Chi ti da il fottuto diritto di svelare i segreti altrui?》 Urlò e lo colpì di nuovo, solo che James la fermò.

Il preside fece uscire tutti tranne quel piccolo gruppetto.

《Calmi. Severus non avevi nessun diritto di dirlo, e voi non dovevate attaccare. Siamo in una scuola, c'erano degli studenti.》disse serio. 《Ora, nessuno tranne noi si ricorderà di ciò che è successo, ma non voglio un'altra rissa.》continuò e poi fece tornare gli altri modificando la loro memoria.

I malandrini si andarono a sedere ancora nervosi, ed Harry si avvicinò a Remus, gli sorrise e si sedette vicino. 《Professor Lupin, a me non importa cosa è, so che è una brava persona.》disse e il docente gli sorrise. 《Sei proprio un piccolo prongs》disse.

Poi la lettura riprese.

《Con circospezione, si aprì un varco fra i rami,
sempre tenendo stretto ilsuo manico discopa,
nel tentativo di vedere fra le
foglie.
Sotto di lui, in una radura già immersa
nell'ombra, c'era Piton
ritto in piedi, ma non da solo. C'era anche
Raptor. Harry non
distingueva l'espressione sulsuo viso, ma
balbettava peggio che mai.
Dovette fare uno sforzo per sentire quello che i
due sistavano
dicendo.
‘...n-non ca-capisco pe-pe-perché hai vo-voluto
che ci ve-vedessimo
qui, Se-severus, con ta-tanti altri po-posti che ci sono...’
‘Oh, be', non volevo farlo sapere in giro’ rispose
Piton in tono
gelido. ‘In fin dei conti, è bene che glistudenti
non sappiano della Pietra Filosofale’.
Harry si piegò in avanti. Raptor stava
borbottando qualcosa, quando
Piton lo interruppe.
‘Haiscoperto come si fa a mettere fuori
combattimento quella
bestiaccia che Hagrid ha piazzato lì dentro?’
‘M-ma Severus, io...’
‘Guarda che non ti conviene avermi per nemico,
Raptor’ disse Piton
facendo un passo verso di lui.》

《Esatto, ti troveresti morto》sussurrò Jamese Lily gli accarezzò la gamba. 《Ora siamo qui amore》gli sussurrò all'orecchio.

《‘No-non ca-capisco ch-che cosa inte...’
‘Lo sai benissimo, quel che intendo dire’.
In quella, un gufo lanciò un forte ululato e Harry
quasi cadde
dall'albero. Si riprese in tempo per udire Piton
che diceva: ‘...
quei tuoi abracadabra da quattro soldi. Io resterò
ad aspettare’.
‘M-ma i-io n-non so...’
‘Benissimo’ tagliò corto Piton. ‘Faremo presto
un'altra bella
chiacchierata, quando avrai avuto il tempo di
pensarcisu e di
decidere da che parte stai’.
E così dicendo, si gettò il mantello sul capo e si allontanò a gran
passi dalla radura. Ormai era quasi buio, ma
Harry riuscì a scorgere
Raptor, che era rimasto lì, come pietrificato.
‘Harry! Ma dove ti eri cacciato?’ squittì
Hermione.
‘Abbiamo vinto! Hai vinto! Abbiamo vinto!’
gridò Ron, mollandogli
una pacca sulla schiena. ‘E io ho fatto un occhio
nero a Malfoy,
mentre Neville si batteva da solo contro Tiger e
Goyle! ancora in
coma, ma Madama Chips dice che non ha niente.》

James, di nascosto, alzò un pollice verso Ron che sorrise.

《Abbiamo
organizzato una
festa: Fred e George hanno sgraffignato dalle
cucine un po' di dolci
e altra roba buona’.
‘Adesso lasciamo stare’ disse Harry ancora
ansimante. ‘Vediamo di
trovare una stanza vuota: ho qualcosa da dirvi...’
Si assicurò che Pix non fosse da quelle parti
prima di chiudersi la
porta alle spalle, e poi raccontò loro per filo e
per segno tutto
quel che aveva visto e sentito.
‘Allora avevamo ragione, si tratta proprio della
Pietra Filosofale! E Piton sta cercando di costringere Raptor ad
aiutarlo a rubarla. Gli ha chiesto se sapeva come
fare per eludere la sorveglianza di Fuffi,
e ha anche accennato agli "abracadabra da
quattro soldi" di Raptor.
Io credo che, a parte Fuffi, la sorveglianza della
pietra sia
affidata anche a qualcos'altro: probabilmente un
sacco di incantesimi assortiti... e Raptor
dovrebbe fare non so che magia nera per
permettere a Piton di fare il colpo...’
‘Allora tu pensi che la pietra sia alsicuro solo se
Raptor gli
dice di no...’ fece Hermione in tono allarmato.
‘Entro martedì prossimo, la faccenda sarà
risolta’ sentenziò Ron.》

Angelina finì la lettura e molti altri la colazione. Poi si diresse a lezione, e Harry dovette salutare i genitori che avevano lezione con le settima classi.

Fred, prima che Harry entrasse in aula, lo fermò. 《Ti aspetto dopo pranzo al solito posto》disse e andò via. Harry non ebbe nemmeno il tempo di annuire, più entrò in aula e la lezione di Trasfigurazione iniziò.

Alla fine di  tutte le lezioni, Marlene prese Lily per fare un giro, James aveva detto a tutti i suoi amici della proposta e a turno si erano offerti di tenerla occupata. Così James si incontrò con il Golden trio.

《Signor Potter》《Chiamami anche James》《Va bene, James. Ho qui alcune idee》e gli passò tre pergamene. 《Non male, mi piace la terza.》Harry sorrise al padre, era anche la sua preferita. 《Per l'anello come fai?》《A Villa Potter ho preso l'anello che mio padre regalò alla mamma quando gli chiese di sposarlo.》rispose.

Poco dopo uscirono dalla classe e si unirono agli altri. Ma Harry, venne preso da Fred e i due andarono nella stanza delle necessità.

《Volevi dirmi qualcosa?》chiese il corvino mentre si stendeva sul letto malandrino. 《Più che altro farti vedere》disse il rosso allungandosi su di lui e prendere a baciare il suo collo.

Harry rise e lo tirò a sé sussurrando il suo nome, mentre gli accarezzava il sedere dai pantaloni. 《Fermo con quelle mani, non sarai mai l'attivo》disse il rosso e gli bloccò le mani.

Poi il resto lo lascio immaginare a voi.

The story of Harry Potter -The boy who lived-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora