•Il calice di fuoco (2)

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‘Una Linea dell'Età!’ disse Fred Weasley, gli occhi scintillanti,
mentre tutti si dirigevano verso la Sala d'Ingresso. ‘Be', si
dovrebbe riuscire a imbrogliarla con una Pozione Invecchiante, no? E
una volta che i nomi sono nel Calice, è fatta... lui non è in grado
di stabilire se hai diciassette anni o no!’
‘Ma io credo che nessuno sotto i diciassette anni abbia uno
straccio di possibilità’ disse Hermione, ‘non ne sappiamo ancora
abbastanza...’
‘Parla per te’ la zittì George secco. ‘Tu proverai a entrare, vero,
Harry?’
Harry considerò in fretta l'insistenza di Silente sul fatto che
nessuno con meno di diciassette anni dovesse candidarsi, ma poi la
meravigliosa visione di se stesso vincitore della Coppa Tremaghi
invase di nuovo la sua mente... si chiese quanto poteva arrabbiarsi
Silente se qualcuno con meno di diciassette anni trovava il modo di
superare la Linea dell'Età...
‘Dov'è?’ chiese Ron, che non stava ascoltando una parola della conversazione, ma scrutava la folla per vedere che fine aveva fatto
Krum. ‘Silente non ha detto dove dormono quelli di Durmstrang, vero?’
Ma questo interrogativo ebbe quasi subito una risposta. Avevano
raggiunto il tavolo di Serpeverde, e Karkaroff aveva appena chiamato
a raccolta i suoi studenti.
‘Allora, torniamo alla nave’ stava dicendo. ‘Viktor, come ti senti?
Hai mangiato abbastanza? Devo far portare del vino aromatizzato dalle
cucine?’
Harry vide Krum scuotere la testa mentre indossava di nuovo la
pelliccia.
‘Io folefa del fino, Herr Professor’ disse un altro studente di
Durmstrang, speranzoso.
‘Non l'ho chiesto a te, Poliakoff’ ribatté Karkaroff, l'aria
affettuosa e paterna svanita in un istante. ‘Vedo che ti sei
rovesciato di nuovo il cibo sui vestiti, disgustoso ragazzo...’》

《Abbiamo un Piton, non ci lascia mai oh》scherzò Ron e il Preside Karkaroff lo guardò male.

《Karkaroff si voltò e raggiunse la porta con i suoi studenti al
seguito. Harry si fermò per cedergli il passo.
‘Grazie’ disse Karkaroff noncurante, guardandolo appena.
E poi s'immobilizzò. Si voltò di nuovo verso Harry e lo guardò come
se non riuscisse a credere ai suoi occhi. Dietro di lui, anche gli
studenti di Durmstrang si fermarono. Gli occhi di Karkaroff
risalirono lentamente il viso di Harry e indugiarono sulla sua
cicatrice. Anche gli studenti di Durmstrang fissavano Harry
incuriositi. Con la coda dell'occhio, Harry vide le facce di alcuni
illuminarsi di comprensione: il ragazzo con i vestiti macchiati diede
un colpetto alla sua vicina e indicò apertamente la fronte di Harry.
‘Sì, è Harry Potter’ disse una voce ringhiosa alle loro spalle.
Il professor Karkaroff si voltò di scatto. Malocchio Moody era là,
appoggiato pesantemente al bastone, l'occhio magico che fissava
malevolo il Preside di Durmstrang.
Il colore svanì dal viso di Karkaroff. I suoi lineamenti si torsero
in una terribile smorfia di rabbia e paura.
‘Tu!’ esclamò, fissando Moody come se avesse visto un fantasma.
‘Io’ disse Moody arcigno. ‘E a meno che tu non debba dire qualcosa
a Potter, Karkaroff, è il caso che tu ti sposti. Stai bloccando il
passaggio’.
Era vero; metà degli studenti della Sala ora era in attesa alle
loro spalle e si alzavano in punta di piedi per vedere il motivo
dell'ingorgo.
Senza dir altro, il professor Karkaroff si portò via i suoi
studenti. Moody lo guardò sparire, l'occhio magico puntato sulla sua
schiena, un'aria di intenso disgusto sul viso sfigurato.》

Tutti guardarono il professore curioso.

《Di sabato, in genere, quasi tutti gli studenti facevano colazione
tardi. Invece quella mattina Harry, Ron e Hermione non furono i soli
ad alzarsi molto prima del solito: quando scesero in Sala d'Ingresso,
c'erano già una ventina di persone che girellavano, mangiando toast e
osservando il Calice di Fuoco. Stava nel centro della Sala, sullo
sgabello che di solito reggeva il Cappello Parlante. Una sottile
linea d'oro circolare era disegnata per terra, a circa tre metr dallo sgabello.
‘Qualcuno ci ha già messo dentro il suo nome?’ chiese Ron
impaziente a una del terzo anno.
‘Tutti quelli di Durmstrang’ rispose lei. ‘Ma non ho ancora visto
nessuno di Hogwarts’.
‘Scommetto che qualcuno si è segnato ieri sera dopo che eravamo
tutti andati a dormire’ disse Harry. ‘Io avrei fatto così... non
avrei voluto che tutti mi vedessero. E se il Calice ti risputa subito
fuori?’
Qualcuno rise alle spalle di Harry. Voltandosi, vide Fred, George e
Lee Jordan che correvano giù dalle scale, tutti e tre molto eccitati.
‘Fatto’ sussurrò Fred trionfante a Harry, Ron e Hermione.
‘L'abbiamo appena presa’.
‘Cosa?’ chiese Ron.
‘La Pozione Invecchiante, cervellodicacca’ disse Fred.
‘Una goccia per uno’ spiegò George, sfregandosi le mani tutto
allegro. ‘Ci basta essere più grandi solo di pochi mesi’.
‘Ci divideremo i mille galeoni se vince uno di noi tre’ disse Lee,
con un gran sorriso.
‘Non sono sicura che funzionerà, sapete’ intervenne Hermione cauta.
‘Silente avrà pensato anche a questo’.
Fred, George e Lee la ignorarono.
‘Pronti?’ chiese Fred agli altri due, tremando per l'eccitazione.
‘Andiamo, allora... vado io per primo...’
Harry guardò affascinato Fred che estraeva dalla tasca un foglietto
di pergamena con scritto sopra ‘Fred Weasley - Hogwarts’. Fred avanzò
fino alla linea, e lì rimase, dondolandosi sulle punte dei piedi come
un tuffatore che si accinge a un volo di quindici metri. Poi, con gli
occhi di tutti i presenti puntati addosso, trasse un gran respiro e
superò la linea.
Per un solo istante, Harry fu convinto che avesse funzionato -
George lo pensò di sicuro, perché emise un ululato di trionfo e seguì
il fratello con un balzo - ma un attimo dopo si udì un forte
sfrigolio, ed entrambi i gemelli furono espulsi dal cerchio d'oro
come se fossero stati scagliati da un invisibile lanciatore del peso.
Atterrarono doloranti a tre metri di distanza sul freddo pavimento di
pietra, poi, come se non bastasse, risuonò una forte esplosione ed
entrambi si videro spuntare due identiche lunghe barbe bianche.
La Sala d'Ingresso rimbombò di risate, a cui si aggiunsero anche
quelle di George e Fred, non appena si furono guardati bene in
faccia.
‘Vi avevo avvertiti’ disse una voce profonda e divertita, e tutti
si voltarono mentre il professor Silente usciva dalla Sala Grande.
Scrutò Fred e George con gli occhi che scintillavano. ‘Suggerisco a
entrambi di andare da Madama Chips. Si sta già occupando della
signorina Fawcett di Corvonero e del signor Summers di Tassorosso:
anche loro hanno deciso di invecchiarsi un po'. Anche se devo dire
che le loro barbe non sono nemmeno remotamente belle come le vostre’.
Fred e George si diressero all'infermeria, accompagnati da Lee, che
ululava dal ridere, mentre Harry, Ron e Hermione, ridacchiando a loro
volta, entrarono per far colazione.》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora