●La foresta proibita (3)

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Dopo cena, James e Lily andarono a fare una passeggiata per i giardini. 《Cosa ne pensi della lettura?》chiese James alla ragazza. 《Penso che non voglio che Harry si metta mai più nei casini, ma l'hai sentito Albus...Harry è il prescelto...oh James》sospirò e il ragazzo la strinse. 《Siamo qui per lui, lo aiuteremo e lo proteggeremo》disse l'uomo anche lui preoccupato.

《James non voglio perderlo》《Non lo perderemo》disse e poco dopo tornarono nella loro stanza.

Ai piani alti, Harry stava parlando con i suoi compagni di dormitorio dell'imminente matrimonio. 《Quindi si sposano a Natale, che cosa romantica》disse Seamus seduto sul letto di Dean. Poco dopo andarono tutti a dormire.

In piena notte, Harry decise di alzarsi dal letto e di andare in quella dei gemelli,  aprì la porta e andò davanti al letto di Fred, silenziosamente ci si infilò e il rosso lo strinse. 《Ti ho svegliato?》《No》disse e poi lo coccolò, e finalmente si sddormentò.

L'indomani, eccoli in sala grande per la fine della lettura. Sta volta a leggere fu il Preside.

《I due ragazzi lo sentirono correre via, facendo
scricchiolare il
sottobosco alsuo passaggio, e rimasero a
guardarsi terrorizzati, fino a quando non udirono più niente attorno a
loro, salvo il
frusciare delle foglie.
‘Non pensi che glisia successo qualcosa, vero?’
sussurrò Hermione.
‘Se si tratta di Malfoy non me ne importa
proprio niente, ma se
capita qualcosa di brutto a Neville... In fin dei
conti, se lui è
finito qui, la colpa è nostra’.
I minuti passavano con lentezza esasperante.
Sembrava che il loro
udito si fosse fatto più acuto delsolito: le
orecchie di Harry
coglievano ognisospiro del vento, ogni
scricchiolio di rametti. Ma che cosa stava succedendo? E dov'erano gli
altri?
Alla fine, un gran rumore di ramispezzati
annunciò il ritorno di
Hagrid, seguito da Malfoy, Neville e Thor.
Hagrid era furioso. A
quanto pareva, Malfoy, per fare uno scherzo, si
era avvicinato a
Neville da dietro e l'aveva afferrato. Dalla
paura, Neville aveva
perso la testa e aveva fatto scoccare le scintille.》

Molti guardarono male il biondino, che si era abituato ormai. Neville arrossì.

《Harry, vai con Thor e con questo cretino.
Scusami’ aggiunse poi
bisbigliando rivolto a Harry, ‘ma spaventare te è
un po' più
difficile, e noi questa missione la dobbiamo
concludere’.
E così, Harry si incamminò verso il folto della
foresta insieme a
Malfoy e a Thor. Camminarono per quasi
mezz'ora, addentrandosisempre di più, fino a
quando seguire ilsentiero divenne quasi
impossibile,
tanto erano fitti gli alberi. A Harry sembrò che le
macchie disangue si facessero più frequenti.
C'erano schizzisulle radici di un
albero, come se quella povera creatura ferita si aggirasse là
attorno. Davanti a sé, attraverso i rami intricati
di un'antica
quercia, Harry scorse di nuovo una radura.
‘Guarda...’ mormorò, tendendo il braccio per
fermare Malfoy.
Per terra c'era qualcosa di bianco che
scintillava. Si avvicinarono
con grande circospezione.
Era proprio l'unicorno, ed era morto. Harry non
aveva mai visto
nulla di così bello e così triste. Cadendo, le
lunghe zampe
affusolate si erano divaricate formando angoli
strani, e la criniera bianco perla era sparsa sulle foglie scure.
Harry aveva già fatto un passo verso l'unicorno,
quando un fruscio
lo fece fermare di colpo. Ai margini della radura,
un cespuglio
fremette... Poi, dall'ombra, uscì una figura
incappucciata che avanzò strisciando come un
animale da preda. Harry, Malfoy e Thor
rimasero
impietriti. La figura incappucciata si avvicinò
all'unicorno, chinò
il capo sulla ferita che si apriva nel fianco
dell'animale e si mise
a berne il sangue.》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora