/Vacanze/

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La scuola, dopo aver fatto i soliti esami di fine anno, chiuse le porte per dare il benvenuto alle vacanze estive. Lily, James, Sirius, Marlene e Regulus fecero il loro ultimo esame, i M.A.G.O. prendendo il massimo dei voti. "Ti rendi conto Lils, ci siamo diplomati" disse James felice di ver finito il percorso di studi insieme ai suoi amici e sua moglie. "Si Jamie, ora non ci resta far altro che stare con Harry e fargli da genitori." rispose la rossa baciandolo subito dopo. Harry, era rimasto al castello mentre i genitori facevano gli esami, insieme ai suoi migliori amici. 

"Quindi quest'estate non vieni da noi?" chiese Ron triste. "No, ci vedremo. Mamma si é messa d'accordo con la tua, quest'estate ci vedremo, anche se devo fare attenzione ai mangiamorte, a Piton, Malfoy Senior" elencò e gli amici risero. "Stai messo bene vedo" commentò Ron "Ah e anche Minus" aggiunse unendosi alle risate. Poi vennero raggiunti dai suoi genitori con in mano i diplomi. "Avete finito?" chiese Harry abbracciandoli. "Si, possiamo andare a casa." disse il padre abbracciandolo a sua volta. 

Harry salutò i suoi amici, che con una passaporta andarono alla Tana, mentre lui con i genitori, Sirius, Marlene e Regulus a Villa Potter. Una volta arrivati con la smaterializzazione, Harry filò in stanza per una doccia fredda. Gli altri invece si cambiarono i vestiti e si misero fuori in giardino, gustandosi una limonata fresca, fatta da Berna, l'elfo domestico una volta appartenuta ai Potter. "Cosa succederà ora?" chiese Marlene seduta sulle gambe di Sirius. "Non lo so, ma qualsiasi cosa accada, la priorità e Harry. E' nel mirino dei mangiamorte, e Silente ha la sensazione che Tu sai chi potrebbe tornare davvero, e sta volta Harry non se la caverà bene. Mettiamoci anche che quest'anno si terrà il Torneo Tre Maghi" risposero James e Lily. "Quel torneo mortale dove tre studenti di case diverse si sfideranno?" chiese Marlene. "Si, e Silente ha messo la regola che si deve essere maggiorenni, gli studenti di età inferiore ai diciassette, sono esonerati." rispose James.

"Dai, almeno quest'anno Harry é al sicuro, anche se non penso parteciperebbe mai." disse Sirius. Harry aveva sentito tutto e scrisse ai suoi amici mettendoli al corrente del Torneo. Poi uscì in giardino e si sedette accanto al padrino. "Campione, allora cosa ti andrebbe di fare?" chiese quest'ultimo. "Non lo so." rispose pensando al Torneo e al fatto che Voldmeort potesse tornare da  un momento all'altro. "Vado in camera" disse e rientrò chiudendosi in camera per riflettere. Se Voldemort tornava lui lo avrebbe ucciso una volta per tutte. Odiava quell'uomo che tanto uomo non era e odiava la sua vita. 

Perché tra tutti i bambini proprio lui? Voldemort ha scelto lui personalmente, ma con quale criterio? Pensò che lo avesse scelto perché erano simili, ma poi si ricordò che no lui non era simile a quel mostro, lui era buono e combatteva contro di lui. Ma quella vocina fastidiosa gli ricordava che dentro di lui c'era una parte di Voldemort e che avrebbe potuto tradire tutti da un momento all'altro. Pensò ai genitori che sicuramente sarebbero stati in pericolo, a Regulus che aveva voltato le spalle al signore oscuro, a Remus che essendo un lupo mannaro era come lui il bersaglio principale, e a Sirius. Aveva troppo da perdere e pensò che i genitori e gli amici avrebbero fatto meglio a tornare nella propria epoca, però poi pensò che lì Voldemort era nel pieno dei poteri e sarebbero stati lo stesso in difficoltà.

Sospirò e nascose il viso nel cuscino, era stanco e l'anno scolastico non era ancora iniziato, poi era curioso su questo Torneo tre maghi, si consolò al pensiero che Silente non l'avrebbe mai messo in pericolo con un torneo, e si sentì un pochino sollevato. Intanto al piano di sotto si parlava del torneo e della coppa del mondo di Quiddich. "Arthur ha ricevuto i biglietti, adiamo?" chiese felice come una pasqua James ai suoi amici. "Si, facciamo venire anche Harry." rispose Sirius, che era felice tanto quanto James. "Va bene, allora confermo." disse Lily, che mentre i ragazzi andavano alla partita, lei e Marlene sarebbero state con Molly.

A cena, James lo disse a Harry che accettò felice. Sarebbe stato con i Weasley, e lui adorava stare con loro. "Senti un po' Harry, com'é iniziata tra te e Fred?" chiese il padre curioso mentre mangiavano il dolce. "Non lo so, così all'improvviso." rispose imbarazzato. "James non metterlo in difficoltà." disse la moglie. "Eppure pensavo che ti saresti messo con la sorella, al secondo anno aveva una forte cotta per te" aggiunse ignorando la moglie. "E' vero, ma a me lei non piace...non in quel senso." rispose e quando finì la cena, salutò tutti e andò in stanza.

Il resto dei mesi lo passò con la famiglia, c'erano giorni in cui usavano la piscina della casa, altri in cui andavano dai Weasley e altri ancora in cui pulivano casa. In casa c'era un aria di gioia, di famiglia, aria che Harry non aveva mai provato prima. Poi con grande gioia, arrivò il giorno della coppa del mondo, Harry e la sua famiglia raggiunsero casa Weasley e dopo una veloce colazione, si incamminarono verso la passaporta, incontrando nel cammino anche Amos Diggory con il figlio Cedric, il quale padre non finì di esaltare il figlio che aveva battuto Harry nel Quiddich , mentre Cedric si imbarazzava. Harry notò che Ginny e Hermione avevano fatto apprezzamenti su Cedric, e che Ron si era imbronciato. 

Poi, dopo aver utilizzato la passaporta, arrivarono nel luogo dove si sarebbe tenuta la partita. Pagarono per due tende e si divisero. I Weasley in una tenda, mentre Harry, il padre, Sirius, Remus e Reg in una seconda tenda adiacente. Attesero tutti la partita, nel mentre comprarono molti gadget, e Fred e George scommisero tutto quello che avevano con Ludo Bagman, un funzionante del ministero che si occupava di quel campo. Poi, finalmente la partita iniziò. Harry si divertì molto, e conobbe tramite Ron anche Viktor Krum, un giocatore professionista bulgaro. A vicnere però fu l'Irlanda.

Tutti, una volta finita la partita, si unirono in un unica tenda e festeggiarono, ma degli scoppi li fecero fermare. Erano i mangiamorte che stavano attaccando le tende, e preso di mira una famiglia di babbani. Harry e i ragazzi vennero fatti scappare, ma Harry si perse nella folla e si nascose tutto solo. Alla fine di quell'attacco venne raggiunto dai suoi amici, ma prima vide un ragazzo o un uomo che aveva puntato la bacchetta al cielo dove c'era un teschio. 

A raggiungerlo furono anche funzionari del Ministero, e Barty Crouch, che aveva accusato Harry di aver invocato il Marchio nero. James difese il figlio, che poi venne creduto. Qualcuno aveva preso la sua bacchetta, che trovò a pochi passi. Quando tornarono alla Tana la madre non finiva di abbracciarlo e di chiedere come stesse. Poi, restarono a dormire lì.

Anche quel giorno passò, così come gli altri e finalmente si tornava ad Hogwarts, come l'anno prima, si sarebbe ripresa la lettura del terzo volume ed Harry era curioso di sapere se nel libro era andata come l'aveva vissuta lui. La sera del banchetto iniziale, il Preside aveva annunciato del famoso Torneo, le sue regole e che ci sarebbero state altre due scuole. Poco dopo, arrivarono anche le due scuole ospitanti che si presentarono con due esibizioni, e una volta calmate le acque, il Preside prese il terzo volume. 

"Oggi si riprende la lettura, mettetevi comodi." e aprì il libro. Accanto ad Harry c'erano i genitori, il padrino, l'ex docente e Regulus. Che la lettura abbia inizio.

The story of Harry Potter -The boy who lived-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora