●L'uomo dai due volti (2)

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《‘Solo cinque minuti’ implorò Harry.
‘Nemmeno per sogno!’
‘Ma ha lasciato entrare il professor Silente...’
‘Be', che c'entra: lui è il direttore, è una cosa
completamente
diversa. Hai bisogno di riposo’.
‘Ma misto riposando. Guardi, sono quisteso a
letto e... Oh, la
prego, Madama Chips...’
‘E va bene’ acconsentì lei, ‘ma soltanto cinque
minuti’.
E lasciò entrare Ron e Hermione.
‘Harry!’
Hermione sembrava sul punto di gettargli di
nuovo le braccia al collo, ma Harry fu contento che si trattenesse,
perché la testa gli
doleva ancora molto.
‘Oh, Harry, eravamo sicuri che tu ce l'avresti...
Silente era
talmente preoccupato...’
‘Tutta la scuola non parla d'altro’ disse Ron, ‘ma
che cosa è
successo veramente?’
Era uno dei rari casi in cui la storia vera è ancor
più strana e
appassionante delle voci incontrollate. Harry
raccontò loro tutto;
gli parlò di Raptor, dello specchio, della Pietra e
di Voldemort. Ron e Hermione erano un
pubblico ideale; trattenevano il fiato al momento giusto, e quando Harry disse quel che c'era sotto
il turbante di
Raptor, la ragazza cacciò un urlo.
‘Allora, la Pietra non c'è più?’ commentò Ron
alla fine. ‘Quindi
Flamel dovrà morire...’
‘quel che ho detto anch'io, ma Silente dice che...
com'era?... "per una mente ben organizzata, la
morte non è che una nuova, grande
avventura"‘.
‘Io l'ho sempre detto che è un po' svitato’ disse
Ron, che pareva
molto colpito dal livello di follia delsuo eroe.》

Grazie signor Weasley》disse il Preside gentile. 《Non volevo offendere signore》《Oh non l'hai fatto, a volte penso anche io che talvolta sono svitato》e gli sorride gentile.

《‘Be', io sono riuscita a ritornare indietro sana e
salva’ disse
Hermione. ‘Ho fatto rinvenire Ron, e c'è voluto
un bel po' di
tempo... Quando siamo corsisu alla voliera per
mandare il messaggio a Silente, lo abbiamo
incontrato nelsalone d'ingresso. Sapeva già
tutto, e ha detto soltanto: "Harry gli è andato
dietro, vero?" Poisi è precipitato su al terzo
piano’.
‘Tu pensi che lui abbia voluto farti fare tutto
questo
intenzionalmente?’ disse Ron. ‘Intendo dire,
quando ti ha fatto avere il mantello di tuo padre,
eccetera...’
‘Be'‘ esplose Hermione, ‘se è così... voglio dire,
è terribile... potevi anche rimanerci!’
‘No, non è così’ disse Harry pensieroso. ‘E' un
tipo strano,
Silente. Penso che abbia voluto darmi una
possibilità. Sapete, credo
che sappia più o meno tutto quel che accade qui.
Perciò doveva
essergli abbastanza chiaro che noi ci avremmo
provato, e invece di
fermarci, ci ha insegnato tanto da darci una
mano. Non credo sia un
caso, il fatto che mi abbia lasciato scoprire come
funzionava lo
specchio: probabilmente, ha pensato che era mio
diritto affrontare
Voldemort, se ce la facevo...’》

《Esatto Harry, eri al sicuro ad ogni modo. Ma ho preferito che seguissi la strada meno pericolosa e che non fossi solo》disse il Preside e Harry annuì.

《‘Sì, Silente lo va strombazzando ai quattro venti’
disse Ron tutto
orgoglioso. ‘Senti, devi rimetterti in piedi per la
festa di fine
anno di domani. Il conteggio dei punti è stato
ultimato, e
naturalmente i Serpeverde hanno vinto: tu
mancavi all'ultima partita
di Quidditch e, senza di te, il Pecoranera ci ha
stracciati... Ma
almeno il rinfresco sarà ottimo’.
In quel momento, entrò di corsa Madama Chips.
‘Siete rimasti quasi quindici minuti, e ora...
FUORI!’ disse in
tono che non ammetteva repliche. Dopo una buona nottata disonno, Harry sisentì
quasi tornato alla
normalità.
‘Voglio andare alla festa’ disse a Madama Chips
mentre questa era
occupata a rimettere in ordine le molte scatole di
dolcisul
tavolino. ‘Posso, no?’
‘Il professor Silente dice che bisogna dartelo,
questo permesso’
disse in tono un po' sdegnoso, come se a parer
suo il professor
Silente ignorasse quanto potessero essere
rischiose le feste.
‘Comunque, qui ci sono altre visite per te’. ‘Che bellezza!’ disse Harry. ‘Chi è?’
Mentre parlava, Hagrid era sgattaiolato dentro la
stanza. Come
sempre, quando si trovava in un luogo chiuso,
sembrava troppo grosso
per starci tutto. Sisedette accanto a Harry, gli
lanciò un'occhiata
e poiscoppiò in lacrime.
‘stata... tutta... colpa... mia... maledetto me!’
singhiozzò con la
faccia tra le mani. ‘Sono stato io a dire a quel
malvagio come
sfuggire alla sorveglianza di Fuffi! Proprio io
gliel'ho detto! Era
l'unica cosa che non sapeva, e io gliel'ho detta!
Tu potevi morire! E tutto per un uovo di drago! Giuro che non berrò
più neanche un
goccio! Mi meritavo d'essere buttato fuori e
mandato a vivere fra i
Babbani!’
‘Hagrid!’ disse Harry scosso, vedendo Hagrid
tremare di pena e di
rimorso, con i lucciconi che gli rotolavano giù per
la barba. ‘Dai,
Hagrid, l'avrebbe scoperto lo stesso. Parliamo di
Voldemort: l'avrebbe scoperto anche senza che
glielo dicessi tu!’
‘Hai rischiato di morire!’ singhiozzò Hagrid. ‘E
poi, non dire quel
nome!’》

Hagrid si scusò di nuovo ed Harry sorrise.

《‘Io l'ho
conosciuto, e lo chiamo per nome. Dai, Hagrid,
consolati: abbiamo
salvato la Pietra, ora non c'è più e lui non può
usarla. Su, prendi
una Cioccorana, ne ho a vagoni...’
Hagrid si asciugò il naso con il dorso della mano
e disse: ‘Questo
mi fa tornare in mente che ho un regalo per te’.
‘Non sarà mica un panino alla donnola, eh?’
disse Harry con un filo
d'ansia, e finalmente Hagrid accennò una
risatina incerta. ‘No. Ieri Silente mi ha dato una giornata di
libertà per
fabbricarlo... anche se naturalmente faceva
bene a buttarmi fuori...
A ogni modo, questo è per te...’
Sembrava un bel libro rilegato in cuoio. Harry lo
aprì, curioso.
Era pieno di foto magiche: da ogni pagina, suo
padre e sua madre gli
sorridevano salutandolo con la mano.
‘Ho mandato gufi e civette a tutti i vecchi
compagni discuola dei
tuoi genitori, chiedendogli delle foto... Sapevo
che tu non ne
avevi... Ti piace?’》

Ed Harry pianse proprio come la prima volta che lo vide, insieme a lui anche i genitori e gli amici dei suoi genitori.

《Harry non riusciva a parlare, ma Hagrid capì
ugualmente.
Quella sera Harry si avviò da solo alla festa di
fine anno. Era
stato trattenuto dalle assidue cure di Madama
Chips, che aveva
insistito per dargli un'ultima controllata, quindi la
Sala Grande era già piena. Era parata a festa
con i colori di Serpeverde, verde e
argento, per festeggiare il fatto che aveva vinto
la coppa per il
settimo anno di fila. Un immenso stendardo con
ilserpente di
Serpeverde copriva la parete dietro alla Tavola
delle Autorità.
Quando Harry entrò, ci fu un improvviso
silenzio: poi tutti cominciarono a parlare ad alta voce. Luisi infilò
in un posto
rimasto libero tra Ron e Hermione al tavolo di
Grifondoro, facendo
finta di non vedere che tutti gli altri erano in piedi
e lo
guardavano.
Per sua fortuna, di lì a pochi istanti Silente arrivò
e il brusio
sispense.
‘Un altro anno è passato!’ iniziò Silente con tono
allegro. ‘E io
devo tediarvi con una chiacchierata da vecchio
bacucco, prima che
possiamo affondare i denti nelle nostre deliziose
leccornie. Che anno è stato questo! Sispera che adesso abbiate la testa un po' meno
vuota di quando siete arrivati... E ora, avete tutta
l'estate davanti a voi per tornare a vuotarvela,
prima che cominci il nuovo anno...
‘Ora, se ho ben capito’ proseguì, ‘deve essere
assegnata la coppa
del dormitorio, e la classifica è questa: al quarto
posto Grifondoro, con trecentododici punti; terzo
Tassorosso con trecentocinquantadue
punti; secondo Pecoranera, con
quattrocentoventisei punti e primo
Serpeverde, con quattrocentosettantadue’.
Un boato di ovazioni e battimani esplose dal
tavolo di Serpeverde.
Harry vide Draco Malfoy che batteva ilsuo
calice sul tavolo, e quella visione lo fece star
male.》

《Hai affrontato Voldemort, una coppa delle case non è poi così importante》disse Marlene ad Harry, che le sorrise.

The story of Harry Potter -The boy who lived-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora