♤Ancora posta via gufo (2)

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Harry scosse la testa.
«È stato stupido, pensare che fosse lui» mormorò. «Voglio dire, lo sape-
vo che è morto».
«Credi che le persone scomparse che abbiamo amato ci lascino mai del
tutto? Non credi che le ricordiamo più chiaramente che mai nei momenti di
grande difficoltà? Tuo padre è vivo in te, Harry, e si mostra soprattutto
quando hai bisogno di lui. Altrimenti come avresti fatto a evocare proprio
quel Patronus? Ramoso è tornato a correre la notte scorsa».
A Harry ci volle qualche istante per capire quelle parole.
«La notte scorsa Sirius mi ha raccontato tutto di come sono diventati A-
nimagi» disse Silente sorridendo. «Un risultato eccezionale... e sono anche
riusciti a farlo a mia insaputa. E poi mi è venuta in mente la forma assolu-
tamente insolita assunta dal tuo Patronus quando ha attaccato Malfoy alla
partita di Quidditch contro i Corvonero. Quindi ieri notte hai visto tuo pa-
dre, Harry... l'hai trovato dentro di te».
E Silente uscì dallo studio, lasciando Harry solo con i suoi confusi pensieri.》

Silente sorrise ai tre ragazzi.

Nessuno a Hogwarts seppe la verità su ciò che accadde la notte in cui Si-
rius, Fierobecco e Minus scomparvero, a parte Harry, Ron, Hermione e il
professor Silente. Mentre si avvicinava la fine del trimestre, Harry sentì
molte teorie diverse su ciò che era successo veramente, ma nessuna di esse
si avvicinava alla verità.
Malfoy era furibondo per la faccenda di Fierobecco. Era convinto che
Hagrid avesse trovato il modo di far sparire l'Ippogrifo e metterlo al sicuro,
e sembrava offeso per il fatto che lui e suo padre fossero stati messi nel
sacco da un guardiacaccia. Percy Weasley, nel frattempo, aveva da dire la
sua sulla fuga di Sirius.
«Se riuscirò a entrare al Ministero, avrò un sacco di proposte da fare per
l'Applicazione della Legge sulla Magia!» disse all'unica persona che lo
stava a sentire, la sua fidanzata Penelope.
Benché il tempo fosse perfetto, benché l'atmosfera fosse così allegra,
benché sapesse che avevano fatto l'impossibile per aiutare Sirius a restare
libero, Harry non aveva mai affrontato la fine della scuola con il morale
così basso.
Di certo non era l'unico a rammaricarsi per la partenza del professor Lu-
pin. Tutta la classe di Difesa contro le Arti Oscure si rattristò alla notizia
delle sue dimissioni.
«Chissà chi ci toccherà il prossimo anno» disse Seamus Finnigan in tono
tetro.
«Forse un Vampiro» suggerì Dean Thomas speranzoso.
Non era solo la partenza del professor Lupin a opprimere Harry. Non
riusciva a fare a meno di pensare alla profezia della professoressa Cooman.
Continuava a chiedersi dove fosse Minus, se aveva già trovato rifugio da
Voldemort》

E ciò lo collegò ai suoi sogni. Prima o poi si sarebbe trovato faccia a faccia con lui.

Ma la cosa che lo abbatteva di più era la prospettiva di tornare
dai Dursley. Per forse mezz'ora, una gloriosa mezz'ora, aveva creduto che
sarebbe andato a vivere con Sirius... il migliore amico dei suoi genitori...
sarebbe stata la cosa più bella del mondo, a parte riaverli. E se nessuna
nuova voleva decisamente dire buona nuova, perché significava che Sirius
era riuscito a nascondersi, Harry non poteva non sentirsi depresso quando
pensava alla casa che avrebbe potuto avere, un desiderio ormai impossibile
da realizzare.
I risultati degli esami furono annunciati l'ultimo giorno del trimestre.
Harry, Ron e Hermione erano stati promossi in tutte le materie. Harry fu
stupito di essersela cavata in Pozioni. Aveva il fondato sospetto che Silente
fosse intervenuto per impedire a Piton di bocciarlo. Il comportamento di
Piton verso Harry durante l'ultima settimana era stato piuttosto preoccu-
pante: Harry non riteneva possibile che l'avversione dell'insegnante nei
suoi confronti potesse aumentare, ma di sicuro era così. Un muscolo si
contraeva in maniera sgradevole a un angolo della bocca sottile di Piton
tutte le volte che guardava Harry, e l'insegnante fletteva di continuo le dita,
come se morisse dalla voglia di stringergliele attorno al collo.
Percy aveva ottenuto il suo M.A.G.O. a pieni voti; Fred e George erano
riusciti a strappare una manciata di G.U.F.O. per ciascuno. La Casa di Gri-
fondoro, intanto, grazie soprattutto alla sua spettacolare prestazione nella
Coppa del Quidditch, aveva vinto la Coppa delle Case per il terzo anno di
fila. E così il banchetto di fine trimestre fu celebrato in un trionfo di deco-
razioni scarlatte e dorate, e il tavolo dei Grifondoro fu il più rumoroso di
tutti, perché tutti festeggiavano. Perfino Harry riuscì a dimenticare per un
po' il ritorno dai Dursley che lo attendeva l'indomani, mangiando, beven-
do, chiacchierando e ridendo assieme agli altri.》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora