82. Guardare al passato

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Nella gif Patty Obrien. (immaginatela con gli occhiali)

Mi affaccio alla porta, sorridendo

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Mi affaccio alla porta, sorridendo.
«Chi mi cerca?»

Appena vedo chi c'è seduto sulle sedie della sala d'aspetto dell'ospedale, il mio sorriso svanisce.
«Neal, ma che ci fai tu qui?!» si sistema la cravatta che porta al collo.

«Sei sempre la solita, Candy...» mi osserva attentamente, con sufficienza.

«Che c'è? Ho del lavoro da fare.» esclamo, facendogli ben capire dal mio tono di voce che non ho per niente voglia di parlare con lui.

«Ma come ti permetti? Sto cercando di chiederti di uscire con me...» borbotta, arrossendo di colpo. «Vatti a cambiare.»

«Ma che...?» sono scioccata, io uscire con Neal?

«Non discutere! Io ti ho chiesto di uscire ed è tuo dovere accettare il mio invito!» sbotta, alzandosi di scatto dalla sedia.

Faccio spallucce, indifferente.
«Non verrò con te.»

«Come?!» esclama infuriato.

«Sono di turno...» gli volto le spalle, cominciando ad avviarmi di nuovo verso la porta.

«Non me ne importa!»

Lo guardo da sopra la spalla, spazientita.
«Importa a me!» ci conosciamo da un sacco di tempo... perché adesso mi chiede una cosa simile? Non che prima avrei accettato, non uscirei con lui neanche per tutto l'oro del mondo.

Lui indietreggia, rosso come un pomodoro e visibilmente nervoso.
«Almeno sei contenta che ti abbia chiesto di uscire?»

Scoppio a ridere divertita, non riuscendo a trattenermi.
«Come potrei esserne felice?»

«Potresti pentirti delle tue parole.»
dice duramente. «Potrei dire a tutti in ospedale il tuo segreto...»

«Di che parli?» chiedo confusa.

Lui sfoggia uno dei suoi soliti ghigni superbi, che caratterizzano tutta la sua famiglia.
«So che stai vivendo insieme ad Albert!» spalanco gli occhi, lui si avvicina a me e mi fa indietreggiare fino a farmi sbattere contro il muro. «Sembri sconvolta...»

«È come se fosse mio fratello!» esclamo, non riuscendo a dire altro.

«Se accetterai di uscire con me, non lo dirò a nessuno, altrimenti...» mi minaccia.

«Vattene via!» lo spingo lontano da me e mi stacco dal muro. «Dillo pure a chi ti pare, io non ho fatto nulla di male.»

Vado via, senza neanche aspettare una sua risposta.


Neal che vuole uscire con me... assurdo.

Esco a passo svelto fuori dall'ospedale, indignata. Sarà un altro dei piani subdoli di Iriza, ne sono certa. Ma come avrà fatto a scoprire di Albert... lo dirà davvero a tutti?

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