La scuola è finita e le vacanze estive sono iniziate. Io e le mie compagne ci siamo recate in Scozia, in un'altra sede della nostra scuola.
Abbiamo visitato Edimburgo, la capitale della Scozia, una delle città più caratteristiche del mondo. E ora trascorreremo le vacanze in un piccolo villaggio che si affaccia su un delizioso lago, poco distante dalla capitale.
«Vedete quella chiesa? È la nostra scuola.» Patty ci indica un magnifico edificio, contornato da tantissimo verde.
«Come? Io speravo tanto che non ci facessero studiare qui!» esordisco con aria contrariata.
«Ma no Candy, sta tranquilla. Questi saranno mesi di divertimento per noi.» mi rassicura Patty.
In lontananza sento una musica a me molto familiare.
«Ma sono cornamuse!» realizzo, contenta.«Suonano perché c'è una festa al villaggio.» mi fa sapere Annie.
«Davvero? Allora siamo arrivate giusto in tempo!» dico, mentre sorrido ampiamente.
Così cominciamo a correre verso il villaggio per vedere questa festa. È pieno di gente e di manifesti, e in lontananza vedo degli uomini vestiti in kilt che suonano.
Ricordo il mio principe della collina, anche lui suonava la cornamusa e indossava il kilt. Probabilmente veniva da questo paese.
Persa nei miei pensieri mi accorgo solo ora di un ragazzino che corre dietro ad una pecora, intimandole di fermarsi.
«Viene dalla nostra parte, io ho paura!» si allarma Annie, allontanandosi.
«Non c'è da aver paura!» mi avvicino alla pecora e comincio ad accarezzarla. «Guardate com'è docile.»
Il ragazzino che le correva dietro viene trafelato dalla nostra parte.
«Vedo che ti sei fermata! Ora prendi questa!» comincia a picchiarla con una bacchetta.Mi alzo di scatto in piedi.
«Non devi picchiarla!»«È colpa sua perché non fa altro che scappare!» dice fermandosi.
«Forse è fuggita perché non vuole essere tosata.» dice Annie, e solo ora mi accorgo che ha il pelo un po' tagliato sui lati.
«No, questa bestia pensa solo a darmi problemi.» risponde lui.
«Sarà freddolosa.» provo a dire.
Lui mi guarda stranito. È un bambino con grandi occhi scuri e i capelli castani.
«Cosa dici? Una pecora freddolosa? Non ho mai sentito niente di simile.» scoppia a ridere, però poi si blocca e comincia a fissarmi stupito.«Cosa ti prende adesso?!» chiedo, ma lui avvicina il suo viso al mio per guardarmi meglio.
«Lentiggini, naso all'insù...» mormora pensieroso. Io spaventata mi allontano, arrossendo. Che problemi ha questo ragazzino?
«Ma allora tu devi essere quella ragazza di nome Candy!» grida, indicandomi con stupore esagerato.
Lo guardo confusa e spaventata.
«Come fai a conoscermi se io non ti conosco?»In tutta risposta si mette a ridere.
«Sei proprio uguale.»«Che cosa vuoi dire?!» comincio ad arrabbiarmi.
«Sei proprio come ti aveva descritta.» spiega, come se fosse una cosa ovvia.
«Ma chi...?»
Non fa in tempo a rispondere che Suor Margaret ci chiama.
«Ma signorine che cosa ci fate laggiù? Ancora non potete andare in giro da sole!»
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White roses & freckles
RomanceAmerica, inizio del Novecento. Mentre trascorre la sua infanzia presso un orfanotrofio, Candy White viene adottata da una ricca famiglia. Ma il suo ruolo tra le pareti domestiche è quello di compagna di giochi per i pestiferi figli dei padroni di c...