3. Brighton

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È mattina presto. Fuori dalla finestra riesco a vedere le prime luci del mattino, l'alba è davvero un bel momento. Ma preferisco di gran lunga il tramonto, con quei suoi colori spettacolari che mi fanno sempre mozzare il fiato.

Ho preparato tutto, un cesto con dentro cibi e bevande. Ho anche lasciato un biglietto a Miss Pony e Suor Maria avvisandole di questa gita, spero non se la prendano troppo. Ora devo solo svegliare Annie.

Le spiego la mia idea, lei all'inizio ha rifiutato ma alla fine sono riuscita a convincerla. Quindi facendo più silenzio possibile usciamo di casa, inoltrandoci nel bosco adiacente all'orfanotrofio.

«Candy, guarda, c'è una collina!» esclama Annie emozionata, dopo che abbiamo attraversato il bosco.

Ormai il sole ha fatto del tutto la sua comparsa, e i tiepidi raggi ci illuminano con dolcezza. Sorrido vedendo quanto è felice, ero sicura che le sarebbe piaciuta questa gita.

Decidiamo di fermarci nella piccola collina che ha avvistato per mangiare i nostri panini.

«Senti Candy, sono sicura che ci sgrideranno davvero tanto Miss Pony e Suor Maria.» sussurra Annie, con gli occhioni azzurri preoccupati.

«Stai tranquilla, godiamoci questa giornata e basta.» ribatto io, facendole un grosso sorriso che la fa tranquillizzare subito.

***

Dopo aver finito di mangiare abbiamo fatto una breve camminata, fino a quando non ci siamo imbattute in un lago.

«Annie, che ne dici di farci un bagno?» le propongo, notando quanto l'acqua sembra calma e cristallina. Poi c'è una temperatura perfetta.

«Sei per caso impazzita?» esclama, come se avessi detto chissà quale pazzia. Si vede che è restia a fare una cosa del genere, ma la convincerò facilmente.

Ancora vestita decido di buttarmi. L'acqua è tiepida come avevo previsto, si sta benissimo.

«Annie dai, si sta da dio!» cerco di convincerla, voglio che anche lei si diverta.

Annie con mia grande sorpresa si avvicina e decide di entrare in acqua piano piano. Ma ad un certo punto delle onde ci vengono addosso e noi non riusciamo a rimanere aggrappate a riva, spaventata prendo la mano di Annie per non perderla.

«Candy!» urla lei terrorizzata.

La corrente continua a trasportarci non so dove e io sono fin troppo spaventata. Poi non vedo più niente.

***

Apro gli occhi lentamente, sentendo tutto il mio corpo intorpidito. Mi alzo a sedere, notando di essere sopra un letto morbido. Sono in una stanza dai muri bianchi, ma di certo non sono alla casa di Pony, le nostre pareti sono tutte di legno.

Spalanco gli occhi di scatto non appena ricordo quello che è successo. Mi volto spaventata e perfortuna vedo Annie nel letto di fianco a me che dorme, o è svenuta? Ma dove siamo finite?!

«Oh, ti sei svegliata vedo.» un signore abbastanza giovane, alto e snello si avvicina al letto con un dolce sorriso.

«Lei chi è...?» mormoro, non capendo nulla di quello che sta succedendo. Da essere dentro un lago, mi ritrovo in quella stanza che a primo impatto sempre terribilmente elegante.

White roses & freckles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora