Voglio che il signor William venga qui per vedere quanto sono cambiata. Da quando sono stata adottata dagli Andrew non faccio altro che immaginare il suo volto, inoltre coglierei l'occasione per ringraziarlo per tutto ciò che sta facendo per me.Finita di scrivere la lettera vado fuori, voglio provare a cercare Terence. Devo ancora ringraziarlo per avermi aiutata l'altra notte.
«Ehi Candy! Ti stavo aspettando.» Iriza è appoggiata al muro fuori dal dormitorio, insieme a Louise.
«Che cosa vuoi da me, Iriza?» si avvicina a me, con un sorriso strafottente stampato in volto.
«Vorrei sapere in quale mese e in che giorno sei nata.» chiede con tono duro.
«Non hai sentito in classe? Sono nata nel mese di Maggio.» ribadisco, scocciata.
Assottiglia gli occhi.
«Non ci credo! Sarai stata presa dall'orfanotrofio in Maggio, ma ciò non prova che sei nata in quel mese.»«Devi provare che sei nata in Maggio, altrimenti non potrai essere la reginetta dei fiori!» aggiunge Louise.
«Ma la prova l'avete avuta! Non se la sono mica inventata, l'avranno sicuramente presa da qualche documento!» ribatto, stringendo i pugni.
«Può essere un documento falso!» sbraita Iriza.
Sorrido divertita.
«Ah! Ora capisco, siete così invidiose perché voi non potrete essere le reginette!» ridacchio. «Io sarò la regina della festa, e voi siete solo invidiose.» faccio un piccolo inchino improvvisato.
«Ora dovete scusarmi, ma ho molta fretta.» mi congedo così, e a quanto pare le ho lasciate senza parole, se ne sono state zitte.***
«Ti sembra abbastanza profonda, Neal?» osservo la buca che i miei compagni hanno scavato, e annuisco.
«Questa trappola servirà a dare a Terence la lezione di cui ha bisogno, per quella volta in cui ha difeso quell'orfanella di Candy.» sorrido con soddisfazione.
***
Forse troverò Terence se vado lassù, nella mia seconda collina di Pony. Comincio a scalare la collina, ma Terence non c'è.
«Mh, vediamo dove posso trovarlo.» mormoro mentre faccio avanti e indietro. «Sarà senz'altro nelle scuderie!» comincio a correre per andare lì.
Ma noto appesa ad un'albero la giaccia di Terence, allora non deve essere molto lontano da qui.
Poi un rumore alle mie spalle mi distrae e mi giro di scatto, e dietro un cespuglio noto Iriza che cerca di nascondersi. Mi starà seguendo, quella ficcanaso! Devo fare attenzione, chissà cosa penserebbe se mi vedesse parlare con Terence. Ma non posso andare via senza parlargli, come faccio?
Allora un'idea strampalata mi balza in mente. «Grazie per avermi aiutata, grazie di cuore! Grazie mio signore!» urlo a squarciagola, mio signore... ma cosa cavolo mi è saltato in testa. Meglio correre via.
***
Sono beatamente sdraiato su un ramo di un albero, e all'improvviso sento urlare.
«Grazie per avermi aiutata, grazie di cuore! Grazie mio signore!» ridacchio. Chi altri è, se non quella scatenata di Candy?
«Ma perché urla tanto...?» mormoro divertito. Mi è tanto simpatica quella ragazza, è diversa dalle altre.
«Quella Candy dev'essere pazza! Per quale motivo avrà gridato in quel modo?! Devo scoprirlo.» delle urla altrettanto forti mi distraggono.
Noto una ragazza dai lunghi capelli castani che comincia ad incamminarsi, quando ad un certo punto cade in una buca.
Comincia a chiedere, anzi, ad urlare aiuto. Così scendo dall'albero e mi avvicino.
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White roses & freckles
RomanceAmerica, inizio del Novecento. Mentre trascorre la sua infanzia presso un orfanotrofio, Candy White viene adottata da una ricca famiglia. Ma il suo ruolo tra le pareti domestiche è quello di compagna di giochi per i pestiferi figli dei padroni di c...