19. Un momento solo nostro

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La prima settimana in qualità di figlia adottiva degli Andrew vola in un lampo. Le mie giornate sono costituite dalle lezioni speciali per diventare una "vera signorina", che mi sono state imposte dai freddi e severi insegnanti scelti dalla zia Elroy. Però sto cercando di impegnarmi al massimo, un giorno voglio che lo zio William sia fiero di me.

E poi... voglio diventare una signorina degna di Anthony.

«Hai finito, Candy?» i miei tre amici mi corrono incontro, dopo che ho terminato la mia lezione giornaliera.

Sospiro in modo teatrale.
«Quant'è faticoso essere una signorina. Non ci si può arrampicare sugli alberi, e non parliamo di addentare una mela... sembra sia una cosa terribile, lo sapevate?»

«E tu, Candy? Che hai intenzione di fare?» mi chiede malizioso Stear, come a sfidarmi.

«Mi sembra chiaro!»

Inizio a levarmi le scarpe di pelle e i calzini, abbinati al colore del vestito, e mi do lo slancio per afferrare il braccio di una delle tante statue che ci sono nel giardino, ritornando poi con un balzo al mio posto. Stear fischia e grida allegramente.

«Ehi, fratello, non ci hai provato anche tu l'ultima volta? Peccato che tu non sia nemmeno arrivato alla statua: sei caduto nella fontana.» commenta ironicamente Archie.

Stear lo fulmina con lo sguardo, però poi si volta verso di me sorridendomi con gioia.
«Dimentichiamoci del passato. Fai bene, Candy, non saresti tu se ti comportassi in quel modo. Vero, Anthony?»

«Sì. Tu devi essere sempre te stessa, Candy. È quando sei spontanea che sei più affascinante.» risponde lui, guardandomi teneramente.

E mentre guardo i suoi occhi splendenti, mi sento così felice da aver quasi voglia di piangere.

In quest'ultimo periodo ho legato ancora di più con Anthony, e tutto sembra perfetto. Certo, c'è la zia Elroy che mi tratta con freddezza, i domestici che mi ignorano senza nascondere il loro disprezzo, ma io non potrei essere più felice di così.

Ho accanto tre splendidi ragazzi, e con loro al mio fianco nulla ha importanza. Ma, soprattutto, ho così vicino il sorriso di Anthony...

Quel giorno, in cui gli avevo confessato che mi piace, lui non aveva risposto nulla. O almeno penso.

Nonostante ciò, sento che da quel momento il ragazzo è diventato ancora più gentile e presente di prima. Non mi servono le parole per capire i suoi sentimenti.

Ogni mattina, mentre il resto della casa è ancora addormentato e avvolto dal silenzio, mi incontro con lui al giardino delle rose. Non ci siamo mai dati un vero appuntamento, ma sappiamo già dove andare, come se un sottile filo ci collegasse e ci portasse l'uno verso l'altra. Quello è un momento solo nostro. Avvolti dal dolce profumo delle rose, mi prendo cura dei fiori assieme ad Anthony, e spesso mi sento come se fossi all'interno di un sogno.

Scusate il capitolo corto:(
-giuro solennemente di non avere buone intenzioni

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