23. Il coraggio di andare avanti

152 4 0
                                    

Ormai sono passati due mesi da quando ho abbandonato la casa degli Andrew. Quel giorno mi muovevo come una sonnambula, con il solo obbiettivo di raggiungere la casa di pony.

Ero arrivata a notte fonda, e Miss Pony e Suor Maria mi hanno accolta con un abbraccio, senza chiedermi nulla. Dicono che mi sono addormentata profondamente. Ma sentendo i miei lamenti nel sonno, Suor Maria mi aveva svegliata con una carezza. Sicuramente devo aver ripetuto innumerevoli volte il nome di Anthony. Le direttrici però non mi hanno fatto domande, aspettando che fossi io a parlarne. Ecco, loro in questi ultimi mesi mi hanno dato il coraggio di andare avanti.

Fatto sta che dopo essere tornata alla casa di pony, mi sono ritrasformata in un vero maschiaccio.

Jim, un ragazzino arrivato durante la mia assenza e ignaro della mia forza, ha provato a sfidarmi, ma si è poi ritrovato a cedermi lo scettro del capo.

«Su, Candy, fare a gara con un bambino più piccolo di te... non cresci proprio mai.» mi aveva detto in quell'occasione Suor Maria.

Ma i suoi occhi, proprio come quelli di Miss Pony, sorridevano. Erano sicuramente sollevate nel vedermi di nuovo allegra.

Tuttavia, io sento di non essere più la stessa. È come se in fondo al mio cuore si sia accumulata dell'acqua gelida e, di tanto in tanto, mi fa male. Non c'è giorno in cui io non pensi ad Anthony. E a Stear, e ad Archie.

Ma quando mi sentivo sovrastare dai ricordi, mi liberavo abilmente di Jim e degli altri bambini, a me ne andavo da sola sulla collina di pony. Mi sforzo sempre di trattenere le lacrime, l'ho promesso ad Anthony... devo continuare a sorridere. E l'avevo promesso anche al principe della collina.

Avevo scritto una lunga lettera allo zio William, chiedendogli perdono per aver fatto di testa mia ed esprimendogli tutta la mia gratitudine.

Gli avevo anche detto che ero pronta a vedere annullata la mia posizione di figlia adottiva degli Andrew, ma non ho ottenuto risposta. Ero certa di non essere più parte di quell'illustre famiglia.

Finché, un pomeriggio di qualche giorno fa, in cui è caduta la prima neve, è venuta a prendermi una lucida macchina nera che conoscevo molto bene.

prometto che tra poco ci saranno capitoli più lunghi :)

-giuro solennemente di non avere buone intenzioni.

White roses & freckles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora