10. Ufficialmente invitata

211 5 0
                                    


«Ho sentito dire che la persona più importante della famiglia Andrew verrà a vivere proprio qui vicino, la zia Elroy, è molto irascibile. Ecco perché danno quella festa stasera, è un ricevimento in suo onore.» mi fa sapere il cuoco della famiglia Legan, mentre lo sto aiutando a fare una torta.

Ora capisco. E capisco anche perché Iriza ci teneva così tanto ad essere elegante. Potessi averlo anche io un vestito del genere, sarebbe meraviglioso.

***

Sono dentro camera mia, e ad un certo punto bussano alla porta. Con un "avanti" vedo Dorothy entrare.

«Sono certa che non ti piacerà, ma la signorina Iriza ti vuole parlare...» mi dice Dorothy, e sembra un po' preoccupata.

Cosa vorrà? Esco dalla camera, ma Dorothy mi ferma.
«Candy!»

«Sì?» le sorrido.

«Ti prego, sii molto forte.» mormora lei, quasi con timore.

«Non devi preoccuparti per me.» cerco di rassicurarla, dandole un breve abbraccio.

A questo punto mi dirigo verso la camera di Iriza e busso. «Entra.»

«Beh, che ne dici, non è stupendo questo vestito nuovo?» mi chiede con gentilezza, anche se si vede lontano un miglio che è tutta finzione.

«Sì, davvero!» vado verso di lei, volendo almeno sfiorare quel bellissimo vestito.

Io avendo vissuto sempre in campagna tra animali e natura sono abituata a semplici vestiti fatti da Miss Pony e Suor Maria.

«Ferma!» strilla Iriza, ci avrei scommesso.
«Non ti permetto di toccarlo, potresti sporcarmelo!»

Ad un certo punto la signora Legan chiama Iriza, dalla stanza accanto.
«Eccomi mamma!»

Mi lascia sola nella sua stanza insieme al suo bellissimo vestito. Eh si, è proprio bello.
Non ne ho mai visto uno uguale. Potrei provarmelo...no, meglio di no. Vado verso il vestito e lo prendo in mano, e immagino come sarebbe ballare con il mio principe. Un sorriso stupido mi si stampa in volto.

«Cosa fai col mio vestito?!» sbraita Iriza, che rientrata in camera senza che me ne fossi accorta.
«Una ragazza che viene da un orfanotrofio non può indossare un vestito come questo! E comunque, dobbiamo andare nell'ufficio di mia madre, come al solito tu porti solo guai!»

In quel momento sento le lacrime minacciare di uscire, ed esco dalla sua stanza. Come può una ragazza dall'aspetto tanto grazioso contenere dentro di sè tanta cattiveria?

Mi dirigo nell'ufficio della signora Legan, con Iriza al seguito. Appena dentro noto anche, posizionato dietro la sedia della donna che è seduta alla scrivania, il signor Legan, che ho avuto l'occasione di conoscere pochi giorni fa. È quasi sempre via per lavoro da quanto ho capito. È un uomo distinto e alto, dai brizzolati capelli scuri e la carnagione olivastra, come quella dei figli. Ma hanno preso solo questo da lui, per il resto sono identici alla madre.

Iriza si va subito a posizionare di fianco al fratello nel divano, e entrambi mi guardano con astio. Che avrò mai fatto?

«Senti Candy, ti ho fatto chiamare perché vorremmo sapere una cosa da te.» inizia a dire il signor Legan con tono benevolo. Lui sicuramente non è perfido come i figli e la madre, che non hanno mai una parola gentile per me. «Conosci forse Stear e Archie?»

Sgranò gli occhi, stupita da quella domanda. Ma cerco di ricompormi subito.
«Certo!»

«In quale occasione hai avuto modo di incontrarli?» aggiunge la signora Legan, guardandomi con sospetto.

White roses & freckles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora