41. Fuggire per i tetti

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«È stata una vera imprudenza affrontare in quel modo Suor Grey, non avrebbe mai dovuto farlo signorina Candy.» esordisce Suor Margaret, mentre saliamo le scale avvolte dal buio.

Alla fine Suor Grey, come se non fosse già abbastanza brutto non farmi partecipare alla festa di Maggio, ha deciso di rinchiudermi nella stanza delle punizioni della scuola.

Il carcere di cui parlavano Archie e Stear. Quindi esiste veramente...

«Ma è tutta colpa mia, mi dispiace molto, ora Candy si trova nei guai perché ha tentato di difendermi.» Patty abbassa il capo dispiaciuta.

«Patty non devi dire queste cose, sai, ero molto curiosa di vedere la prigione della scuola.» le faccio l'occhiolino, sorridendole.

Suor Margaret ci porta davanti a due porte, che sembrano proprio due celle di una prigione. «Dovrete stare in due stanze separate.» ce le indica. «E ora prima di entrare, mi dia la tartaruga per favore.» dice rivolgendosi a Patty.

Patty la stringe a sé.
«Oh Evelin...»

«Suor Margaret la prego, sia buona, mi lasci tenere la tartaruga, me ne assumo io tutte le responsabilità.» supplico, non posso vedere Patty star così.

Suor Margaret sembra pensarci su, e alla fine sorride. «E va bene, può tenere la tartaruga. Basta che nessuno se ne accorga.»

«Si, stia tranquilla. La ringrazio di tutto cuore.» è davvero buona con noi.
Mi giro felice verso Patty.
«Patty, lascia fare a me e vedrai.» le faccio un sorrisetto complice e prendo delicatamente la piccola tartaruga dalla sue mani.

Entro nella cella chiudendomi la porta di ferro alle spalle. È abbastanza grande.
«Sei fortunata, c'è un bel lavandino.» mormoro e la poso lì.

Chiederò ad Albert di prendersi cura di lei.
Però, ora che ci penso, io non potrò più partecipare alla festa. Quando Albert verrà a sapere il motivo, si metterà a ridere e mi prenderà scherzosamente in giro. E che cosa penserà lo zio William? È il mio benefattore, e io avrei voluto riceverlo come una vera signorina. E invece, quando verrà a sapere che la figlia adottiva è stata messa in punizione per aver mancato di rispetto alla direttrice, resterà molto deluso. Immagino anche le parole che direbbe la zia Elroy se lo sapesse: "Candy, sei la vergogna e il disonore della famiglia Andrew!"


È ormai l'alba, e non ho praticamente dormito. Sento la piccola tartaruga agitarsi nel lavandino, quindi mi avvicino.

«Evelin! Sei già sveglia?» ridacchio intenerita. «Patty mi ha detto che parlava spesso con te quando si sentiva sola, e io ora riesco a capirla, anche se non puoi rispondere va bene lo stesso, perché sei un essere vivente.» la prendo in mano accarezzando la testolina.

«Buongiorno signorina Patty, può uscire, la punizione è terminata.» sento dire da Suor Margaret fuori la cella.

Poi si affaccia alla mia porta.
«Buongiorno signorina Candy.»

Poso Evelin e mi avvicino, salutandola a mia volta.
«Posso uscire anche io di qui, vero?» chiedo speranzosa, consapevole delle risposta negativa.

«No, mi dispiace. Le ho portato la colazione.» mi mostra il vassoio con il cibo.
«Io ho provato a convincere Suor Grey a perdonarla, ma non ci sono riuscita.» aggiunge poi dispiaciuta.

«Candy, sapessi quanto mi dispiace.» commenta Patty.

«Non devi preoccuparti per me.» le sorrido incoraggiante e prendo il vassoio con la colazione.

*

Da fuori sento una musica da valzer, si staranno sicuramente esercitando per il ballo. Provo ad osservare da fuori la finestra, arrampicandomi visto che è molto alta, ma questa appena la spalanco si stacca.

White roses & freckles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora