64. Il passato è passato

87 3 0
                                    

«Non farti scoprire. Gli animali non sono ammessi in reparto!» intimo a Mina, mentre la spingo su un carrellino coperto da un telo.

Appena arriviamo nella stanza del signor MacGregor Mina gli corre immediatamente incontro.

«Mina...» esclama, con gli occhi che brillano dall'emozione. «Mi sei mancata...» l'abbraccia e l'accarezza più volte. «Grazie.» si rivolge a me, sorrido.

I giorni passano e il signor MacGregor sta sempre meglio, l'ho iniziato anche a portare fuori tutti i pomeriggi. Ha sempre il sorriso impresso nel viso, è sereno come mai l'ho visto dopo che ha rivisto Mina. La direttrice e il dottor Frank sono ancora sbalorditi dal suo cambiamento.

«Quindi credevi che Mina fosse una persona?» il signor MacGregor ride divertito, mentre io lo spingo nella sedia a rotelle per il parco dell'ospedale.

«Ne ero convinta...» ridacchio a mia volta.

«Non sarà una persona, ma preferisco di gran lunga lei a chiunque altro.» mi fa sapere. «Sai Candy, sei molto meglio di quel mio assistente incapace.» poi si gira verso di me. «Quando starò meglio ti andrebbe di lavorare per me?»

Spalanco gli occhi, stupita.
«Wow! Dice sul serio? E mi pagherà bene?» chiedo scherzosamente.

«Ma certo!» ride di gusto, poi si fa improvvisamente serio. «E... Candy, per quello che ho detto su William Andrew... volevo scusarmi.»

«Ma no, che dice?!» esclamo sorpresa. «Sono io che devo scusarmi per quello che le ho detto!» abbasso lo sguardo. «E poi... in realtà non ho mai incontrato lo zio William, ho solo sentito che è un po' strano.»

«Di sicuro è una brava persona, visto che ti ha adottata.» ribatte, facendomi l'occhiolino.

«Anche lei è una brava persona.» faccio l'occhiolino a mia volta, divertita.

Mi guardo intorno per il parco, è davvero una giornata bellissima. Il sole filtra attraverso gli alberi e ci riscalda, il cielo è sereno, senza neanche una nuvola.

«Presto le porterò di nuovo Mina di nascosto!» esclamo felice.

«Potremmo anche evadere...» replica pensierosamente lui, io scoppio a ridere. «Candy, un giorno ti regalerò dei nastri per capelli simili a quello di Mina.» mi dice poi.

Lo guardo addolcita e mi immagino io sulla riva del lago, che gioco con Mina e il signor MacGregor che ci osserva divertito.

«Si riprenda presto, così potremo uscire.» mi fermo e mi metto di fianco a lui, sorridendogli entusiasta.

Appoggia la testa alla sedia e socchiude gli occhi, un sorriso sereno gli compare sulle labbra.
«Sì, sarebbe bello... è da tanto che non esco di qui.» dice a bassa voce.

Dei petali rosa cominciano a cadere dagli alberi come fossero neve, gli osservo meravigliata.
«Raccoglierò dei petali per decorare la sua stanza, così sarà profumata!»

«Sembra una bufera di neve...» ribatte lui, mentre dei petali si posano sui suoi capelli bianchi. «Io... ho un po' di sonno.» mormora poi.

Mi avvicino a lui e lo copro bene con la coperta.
«Si copra bene, allora.» dico dolcemente, poi mi guardo intorno. «Torno subito!»

Vado verso un mucchietto di petali e gli raccolgo tutti, poi corro dal signor MacGregor.
«Guardi quanti ne ho trovati!» esclamo fermandomi davanti a lui.

Non mi risponde, ha gli occhi chiusi e un sorriso gli increspa ancora le labbra.
«Si è addormentato...» ridacchio. «Su, torniamo dentro.» dico, cominciando a spingere la sedia a rotelle.

White roses & freckles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora