Entro di fretta e furia nella mia stanza, che giornata ieri! Le mie compagne, ma sopratutto Franny, si sono infuriate con me per essermene andata durante il mio turno. E devo ammettere che hanno tutte le buone ragioni del mondo per essere arrabbiate, ma io dovevo assolutamente vedere Terence.
Esco dalla camera dopo essermi preparata ed essermi messa la mia divisa, oggi mi concentrerò sul lavoro. E riparerò al torto commesso ieri.
«Come fa ad avere tutta questa energia?» sento dire da una mia collega. «E dire che ieri non è neanche andata a dormire.»
«È tutta scena!» si intromette Franny, lanciandomi un'occhiata gelida.
Abbasso lo sguardo per misurare la febbre ad un paziente, dispiaciuta. È colpa mia, non posso prendermela con nessuno per questi commenti. Ma farò comunque del mio meglio.
È la pausa pranzo e sono appoggiata ad un albero, per ripassare la lezione di oggi. Quando ad un certo punto una mano si posa sulla mia spalla, mi volto di scatto.
«Scusami, sei tu Candy?» è il custode. Annuisco confusa. «La scorsa notte è passato un ragazzo che mi ha lasciato questo per te.» mi spiega con gentilezza, porgendomi un biglietto.
Confusa lo ringrazio e apro il biglietto, dopo che il custode se ne è andato.
Cara Candy,
Ti ho aspettato fuori dall'ospedale, ma non sono riuscito a vederti. Sei davvero a Chicago?
La mia compagnia teatrale lascerà la città col treno di domani a mezzogiorno in punto. Vorrei tanto vederti...
TerenceIl mio cuore comincia ad accelerare per l'emozione, lui è davvero venuto qui per vedere me... ma se andrà con il treno di oggi, e vorrebbe vedermi. Spalanco gli occhi.
Manca solo mezz'ora alla sua partenza! Devo sbrigarmi, se parto subito forse ce la faccio.***
C'è una folla assurda alla stazione, un sacco di gente è venuta per vederci partire e farci i complimenti per lo spettacolo. Mi guardo intorno disperatamente.
Una persona mi si para davanti, faccio una smorfia.
«Eccomi Terence, sono venuta apposta per salutarti!» esclama quella vipera di Iriza, con il suo solito ghigno irritante.
«Beh, grazie.» rispondo freddamente, ricominciando a guardarmi intorno.
«Verrò a broadway per vedere altre tue performance.» continua a blaterare, ma io non l'ascolto.
Candy avrà ricevuto il mio biglietto? Come mai non è qui?
«Terence, è il momento di salire o il treno partirà senza di noi.» mi richiama Susanna, annuisco, salendo sul treno con il cuore pesante.
Il treno sta partendo lentamente, e mi affaccio al finestrino. Quando ad un certo punto in lontananza vedo una persona correre.
Una ragazza con lunghi capelli ricci dorati al vento, gli occhi verdi, così verdi che riesco a vederli persino da questa distanza. Inevitabilmente sorrido.
«Candy!» urlo, sporgendomi dal finestrino. Alza lo sguardo e mi vede, continuando a correre. Per fortuna il treno è appena partito e va lentamente.
«Terence!» urla di rimando, con gli occhi che le brillano. Non è cambiato affatto, è sempre la mia Candy.
«Quell'uniforme ti sta davvero benissimo, Candy. Sembri un angelo!» esclamo più felice che mai, ammirando la sua bellezza. Lei mi sorride dolcemente continuando a correre, e a salutarmi con la mano.
Quindi Candy è davvero a Chicago. Non è rimasta in Europa, non c'è l'oceano atlantico a separarci. Siamo entrambi in America, c'è speranza per noi.
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White roses & freckles
RomanceAmerica, inizio del Novecento. Mentre trascorre la sua infanzia presso un orfanotrofio, Candy White viene adottata da una ricca famiglia. Ma il suo ruolo tra le pareti domestiche è quello di compagna di giochi per i pestiferi figli dei padroni di c...